martedì 19 gennaio 2021

Recensione serie tv: The Boys 1° stagione


Una serie tv supereroistica, ma dal forte significato, adatta a un pubblico adulto

 


The Boys è una serie tv trasmessa da Amazon Prime, basata sull’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson che non ho letto, quindi non farò paragoni.



 Avevo scritto recensendo The Umbrella academy che era la serie tv supereroistica più originale e... antisupereroistica che avessi mai visto; ebbene, non avevo ancora visionato The Boys.

 

Violenta, irriverente, con scene al limite dell’assurdo: avete presente la serie con più cose da pazzi che abbiate visto in vita vostra, ovvero Nip/Tuck? Bene, siamo su quei livelli, però con superpoteri, quindi rendetevi conto.

 

I supereroi del gruppo dei Sette sono delle vere star mediatiche, la multinazionale Voughn li gestisce in tutto e per tutto come veri prodotti mediatici; lo scopo non è più quello di salvare vite, ma di far soldi a palate. Quasi ogni membro del gruppo ha un segreto, una debolezza, una perversione, e la CEO della Voughn , la Stillwell, fa di tutto per tenerli nascosti.

Ogni membro di questo gruppo è ispirato chiaramente a un supereroe Marvel e DC, diciamo che ne è una versione oscura, perversa. Il leader indiscusso è il potentissimo Patriota, ispirato da un mix tra Capitan America e Superman; ci sono poi A-Train, un velocista stile Flash/Quicksilver, che nella prima puntata passa sopra e fa a pezzi la fidanzata dell’impacciato Hughie; Abisso, un acquatico stile Aquaman/Submariner; Queen Maeve, la meno egoista del gruppo ma ormai rassegnata, ispirata a  Wonder Woman; ci sono poi Translucent, un invisibile/invulnerabile, Black Noir che non parla e non si capisce che poteri abbia, e l’ultima arrivata, Starlight, ragazza di campagna dalla faccia pulita e dai poteri elettrici che vuole davvero essere d’aiuto, ma si scontrerà con abusi sessuali, grettezza d’animo, bugie, manipolazioni e sopraffazioni.

Appaiono poi altri super minori, dalle vite molto tormentate.

 

Di contro, Billy Butcher mette insieme un gruppo di ragazzi, The Boys appunto, tra cui Hughie, per sputtanare agli occhi del mondo i Sette e la Voughn, cercando la vera origine dei loro poteri: tutti sanno infatti che gli eroi sono nati per volere divino con queste capacità, ma sarà veramente così?

 

Tutto questo è sviluppato in una trama avvincente, piena di azione e colpi di scena, che dà ampio spazio a quasi tutti i personaggi, anche se la storyline di Abisso è un po’ distaccata dalle altre; la recitazione è ottima, bene scene/costumi/effetti speciali.

 

Il significato ultimo della serie è sottolineare la nefandezza del sistema capitalistico e del vero potere, quello del marketing, che trasforma e manipola ogni cosa.

 

The Boys mi ha preso molto, anche se è a tratti davvero violento e disturbante (non vedrò mai più i delfini nello stesso modo...); vedrò al più presto la 2° stagione, già andata in onda.

 

Sono presenti scene molto forti, quindi VM 16 e sconsigliato alle persone molto sensibili e impressionabili.

 

Recap:

 

  • Titolo: The Boys
  • Genere: supereroi, dramma, azione, fantascienza
  • Produzione: USA (Sony/Amazon)
  • N. di puntate: 8+8
  • Rete di trasmissione in Italia: Amazon Prime Video
  • Cast: Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Chase Crawford, Jessie Usher, Elizabeth Shue

 

 


 

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