Un romanzo distopico di ambientazione italiana
Cari distopici, AWEN è un romanzo distopico autopubblicato da Arianna Rosa e ambientato, almeno in parte, a Roma.
Leggiamo una dettagliata sinossi:
Nel Dicembre del 2020 la AWEN, un'azienda fondata dalla coppia di americani Anne Willoby e Eugene Norton, compare sul panorama mondiale vendendo la possibilità di realizzare i desideri. Al loro potere sembrano non esserci limiti, di qualunque tipo di desiderio si tratti, di qualunque natura o raggio d'azione, essi sono in grado di trasformarlo in realtà, purché si abbia la possibilità di pagare. Ogni desiderio, infatti, ha un costo non indifferente, e più gli anni passano più il prezzo sale, arrivando a raggiungere la cifra esorbitante di ottantamila euro. Incuranti del limite, i ricchi del pianeta spendono montagne di soldi per dare vita ai loro sogni più reconditi, e la AWEN cresce in fama e importanza, aprendo filiali in tutte le maggiori metropoli e marcando sempre più la differenza tra coloro che possono e coloro che non possono permettersi un desiderio. Le priorità internazionali si spostano su valori differenti e il denaro, la fama, e di conseguenza anche l'aspetto fisico, che garantisce il rapido accesso a una facile notorietà, diventano i cardini della nuova esistenza.
Un nuovo ordine di emarginati si viene inesorabilmente a creare: i poveri, che non possono permettersi né un desiderio né un lavoro ben retribuito, poiché vincolato anch'esso a scuole di lusso fuori dalla loro portata; e i brutti, coloro che non hanno una bella presenza, che hanno dei difetti estetici, dei tratti somatici particolari, che non rientrano nella categoria di quelli canonicamente perfetti. Essi sono costretti a vivere ai margini, a sopravvivere nelle periferie, a rosicchiarsi uno spazio di vita fatta di stenti e di sacrifici, dove la morte può presentarsi anche a seguito di un'occasione mancata.
Ed è proprio a causa di una di queste morti assurde che Tommaso, Antea e Noah decidono di porre fine alle loro sofferenze e di strappare ai Willoby, e ai ricchi del mondo, la loro immeritata fonte di supremazia. Tutti e tre hanno dei sogni e dei relativi impedimenti che gliene rendono impossibile la realizzazione, almeno nella realtà in cui si sono ritrovati. Tommaso vorrebbe essere un grande chef, ma la sua stazza imponente e l'aspetto burbero gli sbarrano la strada. Noah è un campione delle arti marziali, ma i suoi genitori sono di nazionalità differenti, il suo essere un miscuglio di etnie diverse non è visto di buon occhio, e i soldi che guadagna non sono sufficienti a raggiungere l'obiettivo di partecipare alle olimpiadi. Antea è schiacciata dalle lentiggini che le ricoprono il viso, si sente inadeguata, insulsa e senza speranza, e l'unica cosa che vorrebbe davvero è dimostrare di valere qualcosa. In seguito ad un incontro fortunato su internet, Tommaso conosce Yara, una ragazza mulatta hacker di professione, determinata anche lei a distruggere la AWEN poiché, a causa sua, anche la sanità e altri campi fondamentali sono diventati irraggiungibili e schiavi del denaro, tanto da lasciar morire le persone che non possono permettersi una determinata cura. La madre di Yara, infatti, è morta di cancro al seno, e la ragazza soffre dello stesso male, ma non ha i soldi sufficienti per pagarsi l'operazione che le salverebbe la vita, né tantomeno per comprarsi un desiderio.
Unendosi nell'impresa impossibile di scardinare lo strapotere della AWEN e sovvertire così lo squilibrato ordine mondiale che imperversa, i quattro si fanno assumere nella nuova sede AWEN che sta aprendo nella loro città, Roma, con lo scopo di infiltrarsi tra le linee nemiche, acquisire le informazioni necessarie a muoversi con dimestichezza, e arrivare infine ad essere in grado di rubare la tanto misteriosa macchina che realizza i desideri.
All'interno del grattacielo troveranno ostacoli fisici che testeranno le loro abilità e il loro ingegno, ma anche imprevisti e sbarramenti inaspettati nella figura di Ted Sarlo, il capo della sicurezza interna, un uomo violento, cattivo e prepotente. Sarlo intralcerà loro la strada in maniera quasi involontaria, picchiando Noah, minacciando Antea e scontrandosi con Tommaso a causa delle violenze che Sarlo perpetra ai danni di una sua collega. Questi scontri metteranno a dura prova sia la determinazione dei ragazzi che la loro stessa amicizia, giungendo alla meta quasi completamente cambiati, solamente per scoprire che il premio tanto ambito non è affatto ciò che credevano.
La tanto misteriosa macchina dei desideri non è, difatti, una macchina, bensì un essere vivente, una creatura incatenata a un lettino e costretta ad usare i suoi poteri per esaudire i desideri con la forza.
Un estratto:
I primi banner pubblicitari iniziarono
ad apparire nell'estate del 2020. Senza spiegazioni, senza indicazioni,
senz'altra informazione se non questa semplice frase, a caratteri cubitali su
sfondi colorati di volta in volta differenti. Sembrava come se qualcuno avesse
smontato un enorme cubo di Rubik e ne avesse disseminato in giro i pezzi,
attaccandoli ovunque ci fosse stato abbastanza spazio, scrivendoci sopra quelle
parole misteriose, e assicurandosi che si vedessero e, soprattutto, si
leggessero bene. Ignorarli era pressoché
impossibile. Le città ne furono letteralmente invase, comparvero su ogni mezzo
pubblico, su ogni schermo gigante, su qualsiasi superficie considerata degna di
essere notata. Le gallerie delle metropolitane si trasformarono in quei
fuorvianti tunnel caleidoscopici che si trovavano nelle giostre per bambini, le
facciate dei palazzi in ristrutturazione presero le sembianze di bandiere mai
viste di un nuovo stato sconosciuto, le sale d'attesa degli aeroporti
somigliarono sempre più alla mastodontica scatola di un puzzle i cui tasselli
sono stati sparpagliati sul tavolo, pronti per essere ricollegati e insigniti
finalmente di un senso.
Perché era solamente questo che la
gente aspettava, alla fine. Un senso. Da quando sbucarono per la prima volta,
chiunque sulla Terra spese almeno un'ora della sua vita a congetturare sul
significato di quel bombardamento mediatico, senza tuttavia riuscire a
spiegarlo in alcun modo.
I più scettici la liquidarono
sgarbatamente come l'ennesima trovata acchiappa clienti di una qualche nuova
azienda in espansione. Un centro benessere super accessoriato, un tour operator
all-inclusive con chissà quali rari benefits, oppure sai quelle crociere dove
giri il mondo sdraiato in piscina a bordo di un palazzo galleggiante, che non
devi nemmeno allungarti per prendere il drink perché c'è sicuramente qualcuno
pagato per farlo al posto tuo? Ecco, una cosa del genere, la solita truffa
spilla soldi, vedrai, maledetto marketing moderno. Ti rimbambiscono fin quando
non ci caschi e alla fine ti prendono per sfinimento.
I più speranzosi, invece, si beavano
della vista di quelle lettere magiche, si lasciavano sommergere dalla bellezza
dell'opportunità che offrivano, e attendevano speranzosi la nascita di un mondo
in cui una cosa del genere fosse stata veramente possibile.
Realizzare i propri desideri.
Chi non ha mai avuto un desiderio? Chi
non ha mai immaginato di schioccare le dita, strofinare una lampada, agitare
una bacchetta et voilà, il sogno realtà diverrà.
Chi non ha mai voluto avere di più? Chi
non ha mai voluto essere di più?
Eppure, la magia non esiste. È una cosa
da ragazzini, da sciocchi superstiziosi, solo gli stupidi credono ancora che si
possa avere tutto e subito, guardando le stelle ed esprimendo un desiderio come
il personaggio di un cartone animato. Ma allora, che intendevano quei cartelli?
Cosa volevano dire? A quale subdolo giochetto mentale stavano giocando?
Fecero bene il loro lavoro. Tennero
tutti sulle spine per mesi. Li fecero arrovellare, li fecero scervellare, li
fecero addirittura arrivare a scommettere su quale potesse essere l'enigmatica
verità dietro a tutto quel mistero, dando vita a un mercato clandestino di
scommesse che oscurò persino quello sportivo. Li portarono allo stremo della
sopportazione, al punto da rischiare di vanificare tutto e perdere la tanto
agognata audience, poiché la bolla di curiosità aveva raggiunto l'apice
massimo. Se si fosse gonfiata un altro po’ sarebbe inevitabilmente scoppiata,
rispedendo tutta quell'attenzione così faticosamente guadagnata negli abissi
sconfinati dell'indifferenza cosmica.
E allora si rivelarono. Appena in tempo
per i regali di Natale, il Paradiso arrivò sulla Terra. In senso quasi
strettamente letterale, tra l'altro, perché quel nome, che tutti avevano atteso
con ansia, evocava precisamente quella sensazione lì.
AWEN.
Un termine uscito da una congiunzione
astrale di quelle che si vedono solo nei film, che capitano una volta in un
trilione di anni, che avrebbero fatto impallidire persino la cometa più
pretenziosa. Anne Willoby e Eugene Norton si limitarono ad usare le iniziali
dei loro nomi, e il destino, il fato o una semplice fortuna sfacciata fecero sì
che l'acronimo risultante fosse una parola reale, di derivazione gallese, che
si riferiva all'ispirazione poetica di cui si servivano i bardi e i cantastorie
per narrare le gesta dei grandi eroi del passato. Una coincidenza che dire
"curiosa" è altamente riduttivo, specialmente dato che loro stessi si
stavano ergendo a novelli eroi moderni.
Coloro che avrebbero salvato l'umanità
dal giogo dell'impotenza.
Per aggiungere ulteriori ingredienti
all'incredibilità di tutta la questione, tali lettere, messe insieme in quel
modo, non solo avevano una chiara assonanza con il termine inglese heaven, sfruttato immediatamente per il
suo significato, ma si prestavano anche eccezionalmente bene per lo slogan più
riuscito nella storia degli slogan degli ultimi mille anni:
Any Wish Exists Now
Qualsiasi desiderio esiste ora. Nel
senso che vive, respira, batte, è realtà, si può esprimere e, soprattutto, si
può realizzare. Ciò che la AWEN stava regalando al mondo, esattamente come
annunciato nella pubblicità, era la possibilità di far avverare i desideri. Di
qualunque tipo, in qualunque campo, con qualunque caratteristica e senza alcun
limite. Loro lo avrebbero trasformato in realtà.
Nacque un tumulto senza precedenti. New
York, la città dove il primo Dicembre del 2020 fu inaugurato il primo centro
desideri della AWEN, fu invasa dalla più grande mobilitazione di massa che la
storia avesse mai visto, seconda solamente alle guerre mondiali. Il cuore
pulsante di Manhattan si riempì di giornalisti, emittenti televisive,
rappresentanti politici e ambasciatori stranieri, nonché di gruppi di
associazioni culturali, associazioni benefiche, protestanti e manifestanti di sorta,
a cui si sommò una marea umana di anime trepidanti in attesa di vedere i loro
sogni prendere finalmente vita. Circondati da una sicurezza privata che
sfiorava l'assolutismo, i Willoby in persona spalancarono le porte del loro
magico mondo ultraterreno e diedero il benvenuto a tutti coloro che avessero
qualcosa da chiedere.
Quel giorno nessuno uscì di lì a mani
vuote.
Quel giorno nessuno rimase
insoddisfatto.
Quel giorno il futuro della civiltà
umana cambiò per sempre.
E non in meglio.
Conosciamo l'autrice dalle sue stesse parole:
Mi chiamo Arianna Rosa e sono nata a Roma il 23 Marzo 1989. Nel
2008 mi sono diplomata al Liceo Classico Orazio di Roma e nel 2012 mi sono
laureata all’università La Sapienza in Mediazione Linguistico-Culturale. Parlo
correntemente l'inglese e lo spagnolo, e attualmente sto studiando il
giapponese e il coreano da autodidatta. Da Gennaio ad Agosto di quest'anno ho
vissuto in Inghilterra in cerca di nuove opportunità lavorative e di vita
personale, ma purtroppo la pandemia che ha fermato il mondo ha fermato anche le
mie speranze. Rientrata in Italia, alterno lavoro, scrittura e studio nel
tentativo di non farmi scivolare l'esistenza tra le mani.
Leggo fin da quando ho imparato a farlo e scrivo da quando ho
scoperto che non mi bastava più leggere le storie degli altri, ma che volevo
inventare le mie. Ho iniziato scrivendo Fan Fiction, usando quindi personaggi
già noti, per imparare innanzitutto a sviluppare una trama originale. Sono poi passata
ai racconti brevi, ad un piccolo romanzo, per finire con alcuni romanzi
semplici, autoconclusivi, che non ho mai proposto perché ancora acerbi. Dopo
essermi cimentata con diversi generi (principalmente fantasy e young adult),
sono approdata sul distopico, il genere che meglio mi rappresenta al momento.
Ho scritto una trilogia interamente pubblicata su Amazon come self publisher,
di cui ho curato sia l'editing che le copertine. Dopodichè, ho iniziato la mia
ultima dilogia, il cui primo volume è AWEN e che sarà seguita da HART,
attualmente in lavorazione.
- TITOLO: AWEN
- AUTORE: Arianna Rosa
- GENERE: Fantasy distopico
- EDITORE: Self published
- N DI PAGINE: 278 in ebook, 365 in cartaceo
- PREZZO: 2,99 in ebook - 12,90 in cartaceo
- LINK : AMAZON
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