Un saggio sul periodo finale dell'età repubblicana nell'antica Roma
Cari amanti della storia antica,
oggi parliamo di un saggio sul periodo conclusivo dell'età repubblicana, Eroi e sangue nella Roma antica di Irene Salvatori, edito da Haiku.
A tratti ironico e informale, demitizzante, questo libro narra degli ultimi 90 anni della Repubblica romana. È la storia costruita non come elenco di fatti ma intorno a uomini le cui gesta appartengono a un passato talmente lontano che sembra non possa essere mai esistito. Eppure questi uomini vissero, respirarono, odiarono, amarono, lottando con forza e coraggio per le proprie convinzioni. È il racconto della grandezza di eroi noti o dimenticati che avevano un sogno solo: Roma.
Il saggio è una ricostruzione incalzante e accurata del periodo storico di riferimento. L’intento è quello di raccontare la storia che ha portato alla dissoluzione dell’esperienza repubblicana della Roma antica a favore del nuovo ordine che sarà quello imperiale. Nella narrazione dei personaggi scelti dall’autrice (Mario, Silla, Sertorio, i Gracchi, gli Scipioni, Catilina, Cesare) ritroviamo la volontà di ridare vita alle esperienze dei protagonisti, con un occhio sempre vigile sulla contemporaneità. Questa “fine annunciata della repubblica” è forse più vicina di quanto il libro stesso non racconti.
Leggiamo un brano:
Tempo fa, spulciando tra i file video di mio padre, ne è venuto fuori uno che anche se famosissimo non avevo mai visto: Scipione, detto anche l’Africano di Luigi Magni, 1971, con la nota accanto “da far vedere a Irene”. Il film è un capolavoro, non fosse altro per quei due mostri sacri. La fine della Repubblica di Gassman (Catone) e Mastroianni (Scipione Africano), i protagonisti. È il racconto del processo nel quale furono coinvolti l’Africano e suo fratello Scipione l’Asiatico. Un fattaccio giudiziario di 2200 anni fa che, a più riprese, tenne Roma con il fiato sospeso. Il processo fu infamante e gli Scipioni non ne uscirono bene. Scipione, che aveva reso grande Roma, amaramente lasciò la città, morendo senza troppi onori nella sua proprietà di Literno; il fratello cadde nel dimenticatoio mentre a Catone il Censore, il grande accusatore, fu intitolata una basilica al Foro Romano. Ma le cose raramente sono semplici e lineari. Sulle orme del film di Magni, voglio percorrere la strada che portò al processo per peculato dell’Asiatico e per alto tradimento dell’Africano; una strada fatta di angoli bui, insidie, ambiguità, invidie e brama di potere degne di una serie legal moderna.
Interessante!
Conosciamo meglio l'autrice, Irene Salvatori
Irene Salvatori vive e lavora a Roma. Archeologa e divulgatrice, è dal 1998 fondatore e presidente dall’Associazione culturale Storicum. Laureata in Lettere Classiche e Archeologia, con un secondo titolo universitario in Filosofia, ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione in Archeologia Classica. Ha partecipato a scavi archeologici in Italia e all’estero con l’Università degli studi di Roma “La Sapienza", esercita attività di consulenza presso cooperative di scavo romane ed è collaboratrice e editor presso il Museo storico della Liberazione in Roma. Parallelamente, ha coltivato la passione per la pittura, organizzando e partecipando a numerose esposizioni e mostre collettive e personali. Ha collaborato con rubriche culturali presso emittenti radiofoniche quali RCA e Radio Italia Anni ’60 Roma.
Nel 2020 pubblica Roma violata. Il vento e le ombre. 8 settembre 1943 - 24 marzo 1944 (Ugo Mursia Editore).
Recap
- Titolo: Eroi e sangue nella Roma antica
- Autrice: Irene Salvatori
- Genere: saggio; storia; Roma
- Editore: Haiku
- N. di pagine: 212
- Uscita: 2018
- Prezzo: € 14
- ebook: € 7,99
- Link: Amazon
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