giovedì 10 marzo 2022

SEGNALAZIONE: AL POSTO TUO DI TIZIANA IROSA E VINCENZO ROMANO

Un romanzo che unisce fantasy, giallo e rosa 





Cari lettori,

oggi parliamo di un romanzo multigenere, tra il fantasy, il giallo, il rosa e l'umoristico:  Al posto tuo di Tiziana Irosa e Vincenzo Romano.

La trama:

A chi non è mai capitato di dire a qualcuno: “Vorrei vedere te al mio posto?”

E se per una volta questo scambio funzionasse davvero, cosa ne sarebbe della nostra vita?

Leonardo Guerra è il popolare presentatore di un programma di documentari storici; Bianca Vinci è la direttrice di un piccolo museo. La sua carriera è stata stroncata proprio da Guerra, e da allora i due sono nemici giurati ed entrambi desiderano la gloria e la vendetta.

Il ritrovamento di un antico oggetto rituale li farà rincontrare, costringendoli a lavorare (e litigare) di nuovo fianco a fianco, ma mai potrebbero immaginare quel che il "Versus" è in grado di fare. Purtroppo, l’oggetto scompare misteriosamente e i due, insieme a un avvenente capitano dei Carabinieri e a un trafficante di opere d’arte, dovranno fare di tutto per recuperarlo. Se falliranno, Bianca e Leonardo resteranno nel corpo sbagliato per il resto della loro vita.

Una storia dalle sfumature gialle e rosa, nel cuore segreto di Napoli.

                       


Leggiamo un estratto di Al posto tuo


«Che vogliamo fare? Ci guardiamo in faccia o ci prendiamo questo caffè?»

Ora capisco perché i due sono amici: sono uno più cafone dell’altro.

Ci sediamo con lui. Un cameriere ci raggiunge in un attimo e fa per lasciare i menu sul tavolo.

De Marinis lo trattiene e gli strizza l’occhio. «Per me il solito. Chiedi a Pasquale, lui sa.»

«Cosa prendi?» chiedo a Guerra.

«Caffè alla nocciola.»

Questo pazzo distruggerà anni di sacrifici e rovinerà il mio corpo!

Provo a rimediare: «Non sarebbe meglio un caffè normale? Lo sai che ti fa male.»

Se proprio devo peccare, preferisco una sfogliatella.

«Hai ragione, meglio un caffè freddo con panna» dice, rivolgendosi al cameriere. «Ah! Anche una frolla.»

L’ho già detto che vorrei la vista laser di Goldrake per incenerirlo sul posto?

Permaloso com’è, non gli è andato giù che lo abbia chiamato stronzo. Meglio arrendersi, altrimenti mangerà una torta intera.

Il cameriere mi guarda aspettando che dica qualcosa.

«Per me un caffè, grazie» dico.

Il ragazzo si allontana, e de Marinis mi guarda fisso. «Mo il caffè me lo hai offerto, posso sapere che vuoi?»

Andiamo al sodo subito!

Guerra parte in quarta: «Vede, signor de Marinis, questa mattina noi…»

Quello solleva una mano. «Signurì, senza offesa, ma non ho chiesto a voi.»

Leonardo sbuffa e, con un gesto stizzito, mi cede la parola.

«Come ti dicevo, ho bisogno di un’informazione» spiego.

«Leonà, da quand’è che ti sei imparato a girare attorno alle cose? Dimmi che ti serve di sapere.»

«Riguarda un oggetto che sto cercando.»

«Di che si tratta?»

«Qualsiasi notizia può essere utile.»

«Aeh, le notizie. Le notizie le danno i giornali.»

Il cameriere torna con in mano un vassoio; sistema davanti a de Marinis un bricco con il latte, la tazzina in porcellana e due lingue di gatto adagiate in un piattino della stessa fattura. Sfoggiando un sorriso, con discrezione, sistema lo scontrino sotto il piattino del mio caffè.

De Marinis raccoglie col cucchiaino il ricciolo di panna che galleggia sul suo caffè nero e lo porta alla bocca, facendo un’espressione beata.

Aspetto che torni a guardarmi, per continuare: «Come ti dicevo…»

«Ci sta un problema, però: tu ti presenti qua, insieme a una direttrice di museo» mi interrompe, scrutando il mio corpo con un sorriso, «e vuoi sapere informazioni da me. Anche ammesso che io sappia qualcosa di questo ipotetico oggetto, non te lo direi, bellezza mia.»

Guerra ci riprova: «Mi scusi, ma a me interessa soltanto il recupero di…»

«N’ata vota! Voi mi dovete scusare ma, tra gli appassionati, vi si conosce come una persona educata. Oggi, però, signurì, continuate a interrompere un discorso comme na’ criatura[1]

Vedo me stessa assumere un’espressione contrariata: Guerra starà schiattando. Speriamo almeno che si renda conto delle persone che frequenta. Va bene che mi ha fatto un complimento dicendo che sono educata, ma non mi pare che, tra i due, sia io quella di cui non ci si può fidare.

«Peppe, per Bianca posso garantire io, è una persona discreta» spiego.

Non l’ho convinto, lo capisco dalla smorfia che gli affiora sulle labbra.

«Comunque,» riprende de Marinis con la sua cadenza fastidiosa, «del furto di stanotte io non so niente. Mi dispiace, guagliò. Se dovessi sentire qualcosa, ti faccio sapere.»

Sorseggia appena il caffè, mette il borsalino sulla testa, si alza, afferra una delle lingue di gatto e ci saluta con un cenno della mano. Impettito, si perde tra la folla di passanti.

 



[1] Letteralmente: bambina.





Conosciamo meglio gli autori, Tiziana Irosa e Vincenzo Romano


Tiziana Irosa è nata nell’assolata Palermo, ma si è dovuta adattare alle nebbie di Bergamo dove vive insieme alla famiglia e si occupa di acquisti e relazioni con l’estero nella società in cui lavora da più di dieci anni. Era poco più di una bambina quando il padre le regalò una raccolta di racconti di Agatha Christie. Fu subito colpo di fulmine. 

Divoratrice di libri, adora viaggiare per le capitali del nord Europa e dove sia possibile arrivare con un aereo. Fin da piccola la sua testa è stata popolata da storie e personaggi fantastici a cui non aveva mai dato un seguito, fino a quando, una sera di alcuni anni fa, si è messa davanti una pagina bianca del suo pc e ha iniziato a riempirla con migliaia di parole che ancora non è riuscita a fermare.

In self publishing ha pubblicato anche: Volevo una Quarantadue, Maledetta Cenerentola, Tutta colpa di un Cioccolatino e Uno per Tutte, Tutte per Me.

 

 


Vincenzo Romano è nato a Benevento nel 1980 e cresciuto a Napoli - con una parentesi professionale negli Stati Uniti - , dal 2010 vive a Pozzuoli con la famiglia, che ha ribattezzato #romanicomio. 


Appassionato di fantasy e fantascienza, si mette in testa di provare a raccontare storie.

Nel 2016 pubblica “Mezzosangue” (0111 Edizioni). I temi centrali del romanzo sono il superamento del pregiudizio, il valore della diversità, la ricerca di se stessi e il valore dell’amicizia.

Nel 2018 esce "Romanicomio: storie di figli, pensieri di papà", un breve testo di riflessioni sulla genitorialità, vista dal lato dei padri.

Nel 2019 cura l’antologia “I viandanti di Eirahn”, nove autori contribuiscono con un racconto ambientato su Eirahn, l’ambientazione di Mezzosangue. L’antologia ha uno scopo benefico e sostiene i progetti di Opportunity Onlus.

Nel 2021 il racconto “Alienazione”, scritto a quattro mani con Linda Talato, viene inserito nell’antologia “Oltre lo specchio” (Dark Zone Edizioni). Il progetto è patrocinato da Amnesty International, di cui sostiene i progetti.

Nel 2021 il racconto “Il suono” vince il premio “scelto dal pubblico” e viene inserito nell’antologia “Le migliori storie da Lo scrigno dei racconti” (Runa Editrice).

Curiosità: Gli autori si sono divertiti tantissimo a mettersi "al posto dell'altro" e il fatto di essere amici e di aver già lavorato insieme, non ha fatto altro che mettere su carta l'ilarità di certe scene vissute dai protagonisti di questa storia.


Recap



  • Titolo: Al posto tuo
  • Autori: Tiziana Irosa e Vincenzo Romano
  • Genere: Umoristico, con sfumature giallo, rosa e fantasy
  • Casa editrice: self publishing
  • Data uscita: 10 febbraio versione ebook e 15 febbraio versione cartaceo. Disponibile su Amazon e Kindle Unlimited
  • Link acquisto: https://amzn.to/3Bhh8ss (ebook) https://amzn.to/3Bk9cXd (cartaceo)
  • Prezzo: 0,99 – 11,99
  • Pagine: 300 circa


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