mercoledì 25 maggio 2022

RECENSIONE: #LEMIEPRIGIONI DI AA.VV

 

Un’antologia di racconti storici ambientati in varie epoche

 

 


 

 

Questa antologia, #lemieprgioni, edizioni Archeoares, è una delle pochissime antologie di racconti storici pubblicate negli ultimi tempi. Uscita a fine 2020, raccoglie storie scritte durante la pandemia, per questo il titolo evocativo ispirato all’opera di Silvio Pellico.

 

La sinossi recita:

Quando Silvio Pellico compose "Le mie prigioni" descrisse la sua terribile e tormentata esperienza di detenzione iniziata nelle carceri di Venezia e terminata nella fortezza asburgica dello Spielberg, dove trascorse anni durissimi, segnati dalla solitudine e da condizioni tutt’altro che dignitose. Fu grazie all’immaginazione e alimentando il suo spirito, componendo poesie, leggendo libri, che lo scrittore tentò di reagire per rimanere aggrappato al mondo.#lemieprigioni è un’antologia di racconti a tema storico che intende rendere omaggio all’opera più famosa dello scrittore ottocentesco, traendo ispirazione dalla sua esperienza, alla quale, forse, ognuno di noi si è sentito un po' più vicino durante questi mesi di quarantena.

 

 

 Leggere questa antologia, a cui ho avuto l’onore di partecipare con un mio racconto ambientato nell’antica Roma, dal titolo Fuoco ardente, è sembrato come fare un viaggio sul Tardis del Dottor Who, passando da un’epoca all’altra, da un luogo all’altro.

Le regole del concorso prevedevano che ci fosse almeno un personaggio storico, noto o meno noto, ma realmente esistito, quindi ho conosciuto personaggi nuovi o vicende collegate a quelli più noti, di cui non avevo sentito parlare.

 

Il primo racconto, Redivivi di Isabella D.P. Bonnet, è ambientato proprio durante la pestilenza del 1575, nel nord Italia; la protagonista è Donna Elisabetta, che cerca di salvare la popolazione rinchiudendola nella sua dimora. Un racconto molto interessante di cui mi ha colpito soprattutto il linguaggio utilizzato, perfettamente aderente all’epoca in cui sono ambientate le vicende.

 

La seconda storia è La casa di Lenin, di Evelin Cascella. Siamo a Gorkij, nel 1024. L’autrice ci presenta gli ultimi giorni di vita dello statista russo, mentre ripercorre il suo passato, facendoci scoprire dettagli poco conosciuti sul personaggio. Molto scorrevole e interessante anche questo.

 

Stefano Cortese con Diecimila anni ci porta nella Cina del 210 a.C. con un breve e affascinante racconto sull’Imperatore Qin Shi e della sua battaglia contro gli uomini-pesce, tra realtà e visionarietà. Non conosco assolutamente la storia della Cina, quindi mi ha colpito particolarmente.

 

Troppa attenzione al vento (storia di Alberico) di Carlo Crescitelli è la storia di un missionario in Cina i primi del 1900, Alberico Crescitelli. I brani sono inframmezzati da passi biblici. Un racconto interessante e commovente.

 

 

Beatrice Cubello, la dama dimenticata di Quirra di Maena Delrio è ambientato in Sardegna nel 1412 (e negli anni a venire), narra la vicenda di questa dama, una storia tragica che mi ha appassionata molto. Uno dei miei racconti preferiti, dallo stile coinvolgente, e che apre una finestra sulla storia sarda, poco conosciuta ai più. L’autrice sarda ha da poco vinto a Lucca città di carta  il premio bandito da Nps edizioni per il suo nuovo romanzo, complimenti!

 

Nel racconto successivo già siamo un po’ più “dalle mie parti”, nel senso che sicuramente sono più a mio agio con la storia romana che con gli altri periodi. Il racconto s’intitola La vendetta di Berenice di Fiorella Franchini, siamo a Neapolis nel 79 d.C. e la vicenda si svolge in un luogo nascosto, protagonisti un liberto, alcuni romani e alcuni ebrei. Interessante storia che ci offre una nuova … interpretazione, se così vogliamo dire, senza spoilerare, sul disastro di Pompei e sulla prematura morte dell’Imperatore Tito!

 

Sulle orme di Anthimos di Mattia Impeduglia ha una doppia ambientazione, a Napoli nel 1965 e nell’antica Grecia, nel 445 a.C. Un’archeologa è sulle tracce del misterios architetto Anthimos… un racconto molto accurato, sembra un avventuroso resoconto di un ritrovamento avvenuto veramente e presumo l’autore sia un archeologo. Un altro dei miei racconti preferiti, molto emozionante e sono liete di aver fatto la “conoscenza” di Anthimos!

 

Segue Fuoco ardente di Alessandra Leonardi, ovvero la scrivente. Questo racconto è ambientato nell’80 d.C., a Roma, l’evento è l’inaugurazione del Colosseo, il personaggio storico citato è l’Imperatore Tito Flavio e i protagonisti sono una vestale e un pretoriano, che vivono un amore proibito. Da questo racconto è nato I libri fatali, contenuto in “Oracoli”, ma la storia è molto diversa ovviamente!

 

Per il racconto successivo facciamo un balzo in avanti di molti secoli: Dietro a tutt’e due! di Francesca Librandi è ambientato in un paesino della Calabria all’inizio del XX secolo, è la storia di una donna, Francesca, narrata con uno stile molto avvincente che mi ha tenuta attaccata alle pagine. 

 

Le pagine della sabbia di Lorenzo Nardean ha ambientazione contemporanea, ma il protagonista fa la conoscenza di un anziano signore che gli racconta la sua avventura durante la II guerra mondiale, in Africa. Il racconto si tinge ben presto di mistery con un tocco di paranormale (o realismo magico, come lo chiamano ora).

 

Il destino di un angelo di Stefania Nicolai è un racconto che mi è piaciuto molto, scorrevole, ben scritto, che rivela la conoscenza della location da parte dell’autrice, ovvero la Napoli sotterranea e le sue mille storie. Lei ci racconta quella di un povero bambino reietto, di un altro bambino durante la II guerra mondiale, e del particolare incontro tra i due. Alla fine mi sono chiesta se questa è un’esperienza che l’autrice o qualcuno a lei vicino ha vissuto veramente, nonostante il paranormale faccia capolino anche qui.

 

Sotto le sue ali, tra le sue piume di Guido Pelizzari ha un’ambientazione non meglio precisata, ma dato che parla di Longobardi e Gepidi contro i Goti presumo sia intorno al VI secolo, quel caotico periodo dopo la caduta dell’Impero romano. Molto d’azione, si apprendono gli usi e costumi di quei popoli.

Lettere di madri di Mattia Randi è ambientato nel XVI secolo, a Fondi nel Lazio; una madre entra in possesso di uno scrigno contenente una lettera che parla di sua figlia, rapita anni addietro e caduta nelle mani del Rey di Algeri, Ariadeno Barbarossa. Scopriamo in questo racconto le usanze degli harem e delle corti mediorientali in maniera avvincente, ho letto il racconto tutto d’un fiato ed è uno dei miei preferiti, mi ha colpito.

 

Il penultimo racconto è Il colore della pece di Manuel Santagati, che ci porta nel XIX secolo nel Nord America, tra gli schiavi che raccoglievano il cotone. Un racconto molto scorrevole, raccontato dal punto di vista dello schiavo protagonista.

 

Chiude la carrellata Woodstock di Antonietta Spinozzi, l’ambientazione più “contemporanea” dell’intera raccolta. Narrando la vicenda di una giovane fotografa statunitense, l’autrice ripercorre alcuni avvenimenti di quell’estate del ’69, concludendo col famoso concertone di Woodstock. Descrizioni molto immersive, sembrava quasi di essere lì.

 

 

Curiosità: i racconti sono stati inseriti in ordine alfabetico considerando il cognome dell'autore.

L'edizione è curata, la cover originale; l'unica pecca forse è l'aver legato l'idea dell'antologia alla quarantena e al Covid, magari potrebbe non invogliare alla lettura ora come ora, ma essendo racconti storici vanno bene sempre.

 In conclusione, una raccolta che mi ha colpito molto favorevolmente e che consiglio a tutti gli appassionati di Storia e non solo. 

 

 

Recap

 

  • Titolo: #lemieprigioni
  • Autori: AAVV
  • Editore: Archeoares
  • Genere: racconti, storico
  • N. di pagine: 260
  • Prezzo: € 15
  • Link: Amazon 

 

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