E non
è sempre un bene. La stagione 3 di Britannia inizia con un cambiamento che
sembra un po’ l’idea degli sceneggiatori privi di idee: introdurre una moglie
di Aulo Plauzio, nera, strega/sacerdotessa di un culto ctonio misterioso che fa
del cannibalismo il suo rituale fondamentale. Aulo aveva un figlioletto dalla
moglie precedente, sacrificato per ottenere potere da questa divinità; a fine stagione capiremo
chi è la divinità, rendendo però poco sensate alcune cose successe nelle stagioni precedenti.
Finalmente si dà un ruolo alla prescelta Cait, che inizia ad avere delle importanti visioni e scappa dai druidi.
Incontreremo nelle puntate un personaggio già intravisto nella 1° serie,
capiremo chi è e cos’è l’oggetto che tutti cercheranno da questo punto in poi.
Ritroviamo anche la regina Antedia, che incontrerà una Cait inizialmente in
fuga dal suo destino; tutti, compresi Divis e Phelan,si
ritroveranno in una sorta di Compagnia dell’anello, tra mille pericoli e
tradimenti vari. Ognuno infatti ha un proprio scopo privato in questo viaggio
alla ricerca dell’oggetto misterioso di cui sopra.
Il
nostro Aulo Plauzio, sempre interpretato da un ottimo David Morrissey, è un po’
sottotono per tutta la serie, in balia della strega e dei rimorsi per il
figlioletto.
Chi otterrà ciò che desidera?
Ho
seguito questa stagione con un po’ di perplessità, a causa delle forzature di
cui sopra e della poca coerenza nelle scelte di alcuni personaggi; sempre
ottima la messa in scena generale, con costumi e paesaggi notevoli, e bravi gli
attori. Il colpo di scena… dell’ultima scena mi è piaciuto e mi stimola a vedere
la quarta stagione, che però ancora non è stata confermata.
Recap
- Titolo: Britannia
- Genere: fantasy storico
- Produzione: Usa/UK
- Anno: dal 2018
- Stagioni: 3
- N. puntate: 9+10+8
- Rete di trasmissione in Italia: Sky
- Main cast: David Morrisey, Zoe Wanamaker, Sophie Okonedo, Eleanor Wortinghton Cox
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