lunedì 5 settembre 2022

RECENSIONE: CATS OF SWORD & SORCERY DI AA.VV.


Un’antologia fantasy con i gatti protagonisti

 

 


 

Veramente un’idea originale quella della redazione di Hperborea:  Cats of Sword & Sorcery, un’antologia di racconti fantastici, del genere heroic/sword & sorcery , il cui protagonista deve essere un gatto!

I racconti sono stati selezionati tramite concorso, idem le bellissime illustrazioni presenti all’interno del volume. L’opera vincitrice, Trasmutazione felina di Fabio Leone, è la copertina del libro, pubblicato in ebook da Italian Sword & Sorcery.


La sinossi:

Il gatto non è solo il compagno di vita ideale di tanti artisti, passati e presenti, è anche un eccezionale compagno d’avventura. E facilmente da presenza secondaria il suo ruolo può diventare quello di protagonista d’una storia, tanto più se in essa compaiono magia, antichi misteri o incomprensibili rituali notturni. Dai primi Faraoni a oggi, dall’Africa all’Artico, nessun altro animale è stato guardato come il gatto: affettuoso ma mai sottomesso, domestico ma non addomesticabile, saggio e comunque selvaggio. Nel tempo è stato divinizzato e demonizzato… e la sua collocazione nel fantastico è naturale quanto quella nel mondo reale. Occhi lucenti nel buio. In questa raccolta Sword & Sorcery si spazia dal racconto di taglio storico a quello fiabesco, ma il gatto è sempre tra i protagonisti perché "i gatti vedono nell’oscurità, e vedere nell’oscurità non vuol dire vedere bene anche con poca luce"...

 

L’antologia si apre con un’introduzione di uno dei curatori e ideatori, Andrea  Guido Silvi, La Torre del gatto, a cui segue una introduzione alla figura dei gatti nel fantastico di Daniele Palmieri,  La dignità narrativa del gatto.

 

Il primo racconto è Nel nome di Kesht, di Francesco Battaglia, un classico heroic col protagonista, Felyx, che si aggira in una città dal sapore mediorientale per poi introdursi nel tempio di Kesht, pieno di gatti, per cercare… qualcosa. Un racconto molto avventuroso, con descrizioni  immersive, scorrevole e di piacevole lettura.

 

Il secondo racconto è uno dei miei preferiti: Gertrud, di Nikolas Dau Bennasib.  Un’idea molto originale con personaggi e situazione non scontata: la protagonista è una suora di uno strano culto di Santa Gertrud, in uno strano convento con una inquietante madre superiora, padrona di due sacri e altrettanto inquietanti gatti. La narrazione si svolge in prima persona al tempo presente, in modo da vivere gli accadimenti mentre accadono alla protagonista, e si viene catturati sin dalle prime pagine. Un ottimo racconto.

 

Col racconto successivo, Il libro dei morti di Mirko Di Bella, torniamo a un’ambientazione mediorientale in cui la protagonista, Farah, aiutata dal suo gatto Kaamil, è una Cacciatrice che viene reclutata per indagare su una sparizione di cadaveri.

Narrato sempre al tempo presente ma con pov esterno, il racconto ha uno stile molto cinematografico, con frasi brevi che sembrano descrivere le inquadrature di una macchina da presa; ad arricchire il tutto descrizioni molto ricche e di piacevole lettura.

 

Il burattinaio di Nagashino di Gianmaria Ghetta è un altro dei miei racconti preferiti, tra l’altro la lettura è capitata in concomitanza con la visione del docu- serie Age of Samurai  (presto la recensione), quindi l’ho letto con cognizione di causa; siamo nel Giappone del 1575 e siamo in mezzo a una guerra tra samurai: Oda Nobunaga, Tokugawa Ieyasu, Oyamada Nobushige sono tra i combattenti più famosi della storia del Giappone, e li ritroviamo nel racconto che descrive un combattimento tra le fazioni, ammantandolo di magia. Il felino protagonista è molto speciale, il gatto Yoshitsune avrà un ruolo rilevante. Un ottimo racconto, un’ambientazione originale, stile molto scorrevole.

 

Segue Paras e la Torre di Andrea Gualchierotti, un’avventura avvincente dai toni divertenti, narrata con stile fiabesco e con l’aggiunta di qualche vocabolo ricercato come piace all’autore, ma senza rendere il testo aulico. I protagonisti sono il gatto Paras e l’umano Borheas che si vanno a cacciare in una torre… stregata. Un racconto molto moto carino, l'ho adorato!

 

Dopo abbiamo Stupido gatto di Mala Spina, e torniamo in un’ambientazione mediorientale e desertica. Ho letto diversi racconti di Mala Spina, e li ho sempre apprezzati molto per lo stile scorrevole e molto cinematografico: riesco sempre a “vedere” molto bene cosa sta narrando l’autrice, e questo racconto molto avventuroso non è da meno. Una giovane e due loschi figuri cercano di entrare in una sfinge semi-sepolta dalla sabbia per impadronirsi di una preziosa gemma, e sulla loro strada troveranno un misterioso gatto…

 

Il racconto successivo è quello vincitore del concorso, Il gatto che volle farsi re di Nicola Pagan. Si tratta di una storia che incuriosisce sin dalle prime righe, ha un punto di vista narrante molto…particolare, e numerosi colpi di scena inaspettati, ambientata in un contesto medievaleggiante, con re, principi e stregoni. Sarà stato difficile per gli organizzatori scegliere il vincitore tra tutti questi ottimi racconti, ma debbo dire che la vittoria è ben meritata!

 

Segue L’Ombra e la Dea di Giuseppe Recchia, un racconto dall’ambientazione indefinita e per questo molto affascinante, in cui un gruppo di sacerdoti sta per compiere un sacrificio a un dio Ombra tra le rovine millenarie di una città morta, Septhra. Una gatta avrà un ruolo fondamentale in questa vicenda, molto ben scritta.

 

La colonna di Frigga di Andrea Guido Silvi   si svolge in due luoghi differenti ma collegati tra loro grazie ai poteri del mago  protagonista;  molta avventura, molti personaggi, molte creature e… molti gatti, per un racconto molto avvincente che cattura e incuriosisce il lettore. Ne vorrei sapere di più, è uno di quei racconti che meriterebbe di essere trasformato in romanzo.

 

Il gatto e la volpe di Giorgio Smojver è un racconto brillante, che racchiude in sé diverse favole, miti e leggende, andando a creare un’avventura originale e accattivante, dal linguaggio scorrevole  ma dove non mancano termini desueti. Metamorfi, fate, ricerche di oggetti e persone: un classico della narrativa fantastica.

 

Conclude la carrellata un saggio di Cristiano Saccoccia, Sbucare dall’irreale, dove ci vengono consigliati libri fantastici  in cui compaiono felini, nonché fumetti che mi hanno assai incuriosito e che probabilmente recupererò.

 

 

Prima delle conclusioni, ricordo ai miei lettori che ho partecipato al concorso, non l’ho vinto ma il mio racconto magifelino  Ysi è stato inserito nel sito di Hyperborea, leggibile gratuitamente!

 

Consiglio l’antologia a tutti gli amanti del genere fantastico, dello S&S e… dei gatti!

 

Recap:

 

  • Titolo: Cats of Sword & Sorcery
  • Genere: Sword & Sorcery, Heroic, fantasy
  • Autori. AA.VV.
  • Editore: Iralian Sword & Sorcery
  • N. di pagine: 284
  • Prezzo: € 0,99
  • Link: Amazon

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