Un’antologia
fantasy con i gatti protagonisti
Veramente
un’idea originale quella della redazione di Hperborea: Cats of Sword & Sorcery, un’antologia di
racconti fantastici, del genere heroic/sword & sorcery , il cui protagonista deve essere un
gatto!
I
racconti sono stati selezionati tramite concorso, idem le bellissime
illustrazioni presenti all’interno del volume. L’opera vincitrice, Trasmutazione
felina di Fabio Leone, è la copertina del libro, pubblicato in ebook da Italian Sword
& Sorcery.
La sinossi:
Il gatto non è solo il compagno di vita ideale di tanti artisti, passati e presenti, è anche un eccezionale compagno d’avventura. E facilmente da presenza secondaria il suo ruolo può diventare quello di protagonista d’una storia, tanto più se in essa compaiono magia, antichi misteri o incomprensibili rituali notturni. Dai primi Faraoni a oggi, dall’Africa all’Artico, nessun altro animale è stato guardato come il gatto: affettuoso ma mai sottomesso, domestico ma non addomesticabile, saggio e comunque selvaggio. Nel tempo è stato divinizzato e demonizzato… e la sua collocazione nel fantastico è naturale quanto quella nel mondo reale. Occhi lucenti nel buio. In questa raccolta Sword & Sorcery si spazia dal racconto di taglio storico a quello fiabesco, ma il gatto è sempre tra i protagonisti perché "i gatti vedono nell’oscurità, e vedere nell’oscurità non vuol dire vedere bene anche con poca luce"...
L’antologia
si apre con un’introduzione di uno dei curatori e ideatori, Andrea Guido Silvi, La Torre del gatto, a cui segue una introduzione alla figura dei gatti nel
fantastico di Daniele Palmieri, La
dignità narrativa del gatto.
Il
primo racconto è Nel nome di Kesht, di Francesco Battaglia, un classico heroic
col protagonista, Felyx, che si aggira in una città dal sapore mediorientale
per poi introdursi nel tempio di Kesht, pieno di gatti, per cercare… qualcosa.
Un racconto molto avventuroso, con descrizioni
immersive, scorrevole e di piacevole lettura.
Il
secondo racconto è uno dei miei preferiti: Gertrud, di Nikolas Dau
Bennasib. Un’idea molto originale con
personaggi e situazione non scontata: la protagonista è una suora di uno strano
culto di Santa Gertrud, in uno strano convento con una inquietante madre superiora,
padrona di due sacri e altrettanto inquietanti gatti. La narrazione si svolge
in prima persona al tempo presente, in modo da vivere gli accadimenti mentre
accadono alla protagonista, e si viene catturati sin dalle prime pagine. Un
ottimo racconto.
Col
racconto successivo, Il libro dei morti di Mirko Di Bella, torniamo a
un’ambientazione mediorientale in cui la protagonista, Farah, aiutata dal suo
gatto Kaamil, è una Cacciatrice che viene reclutata per indagare su una
sparizione di cadaveri.
Narrato
sempre al tempo presente ma con pov esterno, il racconto ha uno stile molto
cinematografico, con frasi brevi che sembrano descrivere le inquadrature di una
macchina da presa; ad arricchire il tutto descrizioni molto ricche e di
piacevole lettura.
Il
burattinaio di Nagashino di Gianmaria Ghetta è un altro dei miei racconti
preferiti, tra l’altro la lettura è capitata in concomitanza con la visione del
docu- serie Age of Samurai (presto la
recensione), quindi l’ho letto con cognizione di causa; siamo nel Giappone del
1575 e siamo in mezzo a una guerra tra samurai: Oda Nobunaga, Tokugawa Ieyasu,
Oyamada Nobushige sono tra i combattenti più famosi della storia del Giappone,
e li ritroviamo nel racconto che descrive un combattimento tra le fazioni,
ammantandolo di magia. Il felino protagonista è molto speciale, il gatto
Yoshitsune avrà un ruolo rilevante. Un ottimo racconto, un’ambientazione
originale, stile molto scorrevole.
Segue
Paras e la Torre di Andrea Gualchierotti, un’avventura avvincente dai toni
divertenti, narrata con stile fiabesco e con l’aggiunta di qualche vocabolo
ricercato come piace all’autore, ma senza rendere il testo aulico. I protagonisti
sono il gatto Paras e l’umano Borheas che si vanno a cacciare in una torre…
stregata. Un racconto molto moto carino, l'ho adorato!
Dopo
abbiamo Stupido gatto di Mala Spina, e torniamo in un’ambientazione
mediorientale e desertica. Ho letto diversi racconti di Mala Spina, e li ho
sempre apprezzati molto per lo stile scorrevole e molto cinematografico: riesco
sempre a “vedere” molto bene cosa sta narrando l’autrice, e questo racconto
molto avventuroso non è da meno. Una giovane e due loschi figuri cercano di
entrare in una sfinge semi-sepolta dalla sabbia per impadronirsi di una
preziosa gemma, e sulla loro strada troveranno un misterioso gatto…
Il
racconto successivo è quello vincitore del concorso, Il gatto che volle farsi
re di Nicola Pagan. Si tratta di una storia che incuriosisce sin dalle prime
righe, ha un punto di vista narrante molto…particolare, e numerosi colpi di
scena inaspettati, ambientata in un contesto medievaleggiante, con re, principi
e stregoni. Sarà stato difficile per gli organizzatori scegliere il vincitore
tra tutti questi ottimi racconti, ma debbo dire che la vittoria è ben meritata!
Segue
L’Ombra e la Dea di Giuseppe Recchia, un racconto dall’ambientazione indefinita
e per questo molto affascinante, in cui un gruppo di sacerdoti sta per compiere
un sacrificio a un dio Ombra tra le rovine millenarie di una città morta,
Septhra. Una gatta avrà un ruolo fondamentale in questa vicenda, molto ben
scritta.
La
colonna di Frigga di Andrea Guido Silvi
si svolge in due luoghi differenti ma collegati tra loro grazie ai
poteri del mago protagonista; molta avventura, molti personaggi, molte
creature e… molti gatti, per un racconto molto avvincente che cattura e
incuriosisce il lettore. Ne vorrei sapere di più, è uno di quei racconti che
meriterebbe di essere trasformato in romanzo.
Il
gatto e la volpe di Giorgio Smojver è un racconto brillante, che racchiude in
sé diverse favole, miti e leggende, andando a creare un’avventura originale e
accattivante, dal linguaggio scorrevole ma
dove non mancano termini desueti. Metamorfi, fate, ricerche di oggetti e
persone: un classico della narrativa fantastica.
Conclude
la carrellata un saggio di Cristiano Saccoccia, Sbucare dall’irreale, dove ci
vengono consigliati libri fantastici in
cui compaiono felini, nonché fumetti che mi hanno assai incuriosito e che
probabilmente recupererò.
Prima
delle conclusioni, ricordo ai miei lettori che ho partecipato al concorso, non
l’ho vinto ma il mio racconto magifelino Ysi è stato inserito nel sito di
Hyperborea, leggibile gratuitamente!
Consiglio
l’antologia a tutti gli amanti del genere fantastico, dello S&S e… dei
gatti!
Recap:
- Titolo: Cats of Sword & Sorcery
- Genere: Sword & Sorcery, Heroic, fantasy
- Autori. AA.VV.
- Editore: Iralian Sword & Sorcery
- N. di pagine: 284
- Prezzo: € 0,99
- Link: Amazon
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