venerdì 24 marzo 2023

BLOGTOUR GLI IMPICCATI NON MUOIONO SUBITO: TERZA TAPPA, STORIA E LEGGENDE

 Un thriller mistery ricco di storia e leggende sarde





Cari lettori,

oggi ospitiamo la terza tappa del blogtour dedicato a Gli impiccati non muoiono subito di Maena Delrio, romanzo vincitore del concorso Misteri d'Italia di Nps edizioni, e parleremo di storia e leggende sarde.

Per la trama del romanzo, consultate il nostro articolo.

L'autrice racconta i misteri del luogo in cui è ambientato il romanzo, Tortolì:

Nel romanzo Gli impiccati non muoiono subito, la narrazione si alterna tra presente e passato. Questo perché il presente subisce gli influssi nefasti di una vicenda avvenuta cinquecento anni prima, e che ha come protagonisti un gruppo di monaci appena insediatisi a Tortohelie, l’antico nome di Tortolì e le leggende che si sono tramandate di bocca in bocca sul loro operato.

Cosa c’è di vero?

Nella realtà, i monaci di cui parlo sono realmente esistiti, ma si collocano in un arco temporale ben diverso, circa duecento anni più tardi, nel 1718. La leggenda narra che furono cacciati dalla popolazione perché sospettati di aver brutalmente assassinato delle giovinette dopo averle violentate, e seppellito i corpi mentre erigevano le mura del monastero. Vero è che, circa vent’anni dopo il loro arrivo, i monaci furono mandati via per decreto Regio, ma i documenti giunti fino a noi non menzionano le cause di questa partenza improvvisa. Il monastero divenne dunque granaio, polveriera durante le guerre mondiali, e infine, dopo un accurato restauro, teatro. Ancora oggi c’è chi sarebbe pronto a giurare di aver sentito la presenza dei fantasmi delle vittime aggirarsi sul palco e tra le stanze dagli alti soffitti, nonostante non siamo mai stati trovati scheletri durante la ricostruzione dell’edificio.

Nel periodo in cui ambiento le vicende di frate Ithocor, Tortolì sta attraversando uno dei periodi più floridi. È infatti capitale del piccolo giudicato di Agugliastra. Nel tratteggiare la famiglia dei Villahermosa, dunque, mi sono liberamente ispirata ai ritratti delle casate di quel tempo, mentre per le descrizioni del castello ho preso spunto dalle rovine del  vicino castello di Quirra.

Non perdete le tappe successive del blogtour e recuperate le precedenti, qualora le aveste perse!

Recap:




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