lunedì 29 gennaio 2018



Offerta promozionale della Starlight + giveaway




A un mese dall’uscita delle prime due storie della collana Starlight, annunciamo che gli ebook saranno in offerta a 0,99 cs dal 26 gennaio al 5 febbraio su tutti gli store online!

La Starlight è un marchio editoriale della Pubme, entrato a far parte della PubGold, casa editrice attraverso la quale Pubme ha pubblicato diversi libri in passato. La Starlight è una delle nuove collane per la pubblicazione di libri, affidata in gestione a Jessica Maccario, e si occupa di racconti e romanzi fantasy.
Nata a ottobre del 2017, la collana ha esordito con due racconti lunghi che sono stati scelti tra tutti i racconti inviati dagli autori a novembre. La richiesta era di restare tra gli 80.000 e i 95.000 caratteri e, come spiega la direttrice editoriale, questi due sono stati scelti per la capacità delle autrici di presentare, in una cinquantina di pagine, due storie con dei personaggi interessanti e delle scelte che si rivelano inaspettate.

E non è finita qua! :)

Sulla pagina facebook della collana è stato aperto un giveaway.

Tutti coloro che commenteranno il seguente post (https://www.facebook.com/collanastarlight/photos/a.163301800922320.1073741828.163263254259508/189732621612571/?type=3&theater&notif_t=feedback_reaction_generic&notif_id=1516959039244344) con la foto di uno dei due ebook (o di entrambi), parteciperanno all’estrazione finale di un buono Amazon da 5 euro. A ogni foto verrà assegnato un numero.

Al superamento dei trenta partecipanti, il buono in palio sarà di 10 euro, quindi non mancate!
C’è tempo fino al 3 febbraio per partecipare. L’estrazione avverrà il 4 sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/collanastarlight/

  Un estratto per entrambi gli ebook:

Die Party di Silvia Castellano


 
“Sei pronto per la festa più pericolosa dell’anno?”
Tutti conoscono il “Die Party”, la festa più apprezzata dell’anno. Molti si stanno organizzando per andarci, ma a Lyla non interessa trascorrere la vigilia di Natale in un posto in cui ci sarà tutta la scuola. Con un nome così non le sembra nulla di originale e ha già i suoi problemi con Alex, alias Mister Arroganza, colui che sarebbe in grado di spezzarle il cuore in pochi attimi. Ma Jan, il suo migliore amico, sa essere molto persuasivo e Lyla si ritrova suo malgrado a varcare la soglia del locale.
Quella che si preannunciava come una normale festa tra ragazzi, diventerà a poco a poco il party più pericoloso dell’anno.
Un segreto si annida tra quelle pareti, ma le carte non sono ancora state svelate...
E tu, aprirai quella porta?

Estratto:
Avevo appena finito di vestirmi quando suonò il campanello.
«Chi è?» chiesi.
«Leonardo di Caprio» rispose la voce inconfondibile di Alex.
Alzai gli occhi al cielo chiedendomi cosa volesse da me a quell’ora. «Sei arrivato in ritardo, Leo» replicai, ma gli aprii lo stesso il portone d’entrata. Tanto sapevo che mi avrebbe infastidita finché non l’avessi fatto.
Socchiusi la porta, tuttavia non lo attesi lì – avrebbe potuto pensare che non vedessi l’ora che arrivasse –, piuttosto raccolsi i vestiti che avevo posizionato sulla sedia quando ero tornata e li infilai a caso nell’armadio.
«Ciao, Impiastro» fu il suo saluto.
Mi voltai a guardarlo. Feci finta di non aver sentito il soprannome che mi aveva affibbiato quando ero in seconda media e lui in terza, e dissi: «Ciao, Leonardo. Ti immaginavo diverso.»
Mi rivolse un sorriso sornione. «Mi spiace deluderti.»


La fine del Tempo, la fine del Mondo di Alessandra Leonardi




“Tutti sapevano che in quel periodo i Sapienti del Santuario del Ki giravano per i villaggi alla ricerca di bambini “speciali”, ma Taitun era distante dalle loro solite rotte.
Invece quel giorno arrivarono.”
Inizia così la nuova vita di Aleysha, prelevata da casa ad appena dieci anni e costretta a vivere nel Santuario insieme ad altri bambini come lei.
Aleysha ha un dono speciale e, proprio per l’energia che possiede e le abilità che apprende durante l’addestramento, si trova suo malgrado coinvolta in un progetto molto ambizioso: salvare il Mondo dalla distruzione.
Eppure, quello che desidera davvero la ragazza è di essere libera. Libera di tornare dalla mamma, di innamorarsi e seguire la strada che più preferisce. Libera di fare la sua scelta al di là di ogni obbligo. E l’incontro con Krynon la getta ancora di più nella confusione. Chi è quel ragazzo misterioso che l’aspetta nel bosco ogni giorno sempre alla stessa ora? Cosa le nasconde?
Combattuta tra scelte difficili e segreti da scoprire, Aleysha deve decidere se seguire il suo cuore o portare avanti il compito che le spetta. Il passo per liberarsi dalle catene è breve, ma ogni scelta ha le sue conseguenze… a volte imprevedibili.

Estratto:

«Credevi che non mi sarei presentato, eh?» mi disse. La sua voce era profonda e vellutata. Di nuovo avvertii che le mie guance stavano avvampando e non riuscii a rispondere. Venne verso di me, si avvicinò e mi mise un fiorellino appena colto tra i capelli, indugiando con le dita tra le ciocche.
«Che belli questi capelli d’argento… Allora, sei una Sapiente del Santuario? So che è crollato dopo il terremoto dell’anno scorso e vi siete trasferiti qui vicino.»
«Come lo sai?»
«Me l’hanno detto a Folgon, dove ci siamo incontrati ieri. Lavoro lì con la compagnia di attori.»
«Sei diverso da loro, lo percepisco dalla tua energia. Tutto questo è opera tua? Come ci riesci? Devi avere un ki molto particolare: se ti beccasse Marfon ti recluterebbe per il tempio!» dissi, riferendomi allo stato di immobilità in cui era piombata l’area. Questo sorprendente modo di utilizzare il ki mi era del tutto ignoto, mi affascinava e intimoriva allo stesso tempo. Krynon era disinvolto, parlava come se mi conoscesse da sempre; era avvolto da un alone di mistero che mi incuriosiva e mi attirava come un magnete.
Amazon: https://www.amazon.it/fine-Tempo-Mondo-Collana-Starlight-ebook/dp/B078JZHJMS/
Kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/la-fine-del-tempo-la-fine-del-mondo-collana-starlight
Bookrepublic: https://www.bookrepublic.it/book/9788871637792-la-fine-del-tempo-la-fine-del-mondo-collana-starlight/



venerdì 26 gennaio 2018



Segnalazione: I doni della Madre Terra di Chantal Lazzaretti





 Editore: Linee Infinite Edizioni 
Genere: Fantasy/fantascientifico 
Formato:cartaceo
Prezzo: € 15
Data pubblicazione: ottobre 2017
Pagine: 402
Collana: Phantasia 
Link di acquisto: Sito Linee Infinite



Questa è la sinossi del romanzo:

In un futuro lontano, il genere umano si trova coinvolto in un’avventura straordinaria alla riscoperta del pianeta Terra. Gli uomini arrivano da un mondo senz’anima, tecnologicamente avanzato ma ormai privo di ri­sorse, per ritornare alle origini.
Vogliono ripercorrere le orme dei propri avi, riscoprendo la vita senza le barriere e i filtri imposti dall’utilizzo  costante della tecnologia.
Madre Natura è pronta ad acco­gliere i propri figli regalando loro gioie e sfide da affrontare.
Tutto è nuovo e molte cose sono cambiate sulla Terra. Alexy vive sulla propria pelle quest’avven­tura e, insieme ai suoi compa­gni, scopre i misteri di questo nuovo pianeta. Il mare è senza dubbio l’attrattiva più grande e
i suoi segreti richiamano l’attenzione della ragazza.
Qualcosa la segue costantemen­te nelle sue esplorazioni marine e un ragazzo dai profondi occhi blu le compare davanti miste­riosamente. Una presenza ma­gnetica, ipnotica, che porta Alexy ad innamorarsi di lui
perdendo di vista la realtà.
Fantasia e certezze si alternano.
Nuovi luoghi ed esseri straor­dinari si susseguono mettendo in dubbio la presenza del ra­gazzo dagli occhi blu. Molte domande tormentano Alexy. Di chi si potrà fidare? Chi dice la verità? Qual è la realtà? Chi de­ve temere?


“Due occhi azzurri come il mare mi stanno guardando impauriti. Uno sguardo fermo, fisso su di me dubbioso, stupito e terrorizzato come può essere il mio.”
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Booktrailer:  






Conosciamo meglio l’autrice: 


Chantal Lazzaretti (1988) vive a Reggio Emilia. Sensibile, curio­sa, decisa, mostra da sempre interessi per l’arte in tutte le sue forme. Dalla madre eredita l’amore per i viaggi e dal padre
quello per la storia. Curiosità storiche e scientifiche, viste nel più vasto quadro della condi­zione umana, sono l’humus della sua narrazione, alimenta­te da una particolare visione e lettura del mondo antico e con­temporaneo. La passione per il fantasy, la fantascienza, il thril­ler, e la loro intersezione costi­tuisce nucleo e ragione dei suoi racconti. I “Doni della Madre Terra” è il suo primo romanzo.

I suoi contatti:
Pagina libro:
Instagram: chantallazzaretti
Facebook: Chantal Lazzaretti autrice 
Twitter: @chalazzaretti
Tumblr: chantallazzaretti






martedì 23 gennaio 2018



RECENSIONE: THE INHUMANS (SERIE TV)





 Ho cercato di guardare The Inhumans, miniserie di 8 puntate, senza lasciarmi influenzare dalle numerose critiche lette qua e là in rete (più che critiche diciamo vere e proprie stroncature…), ma non c’è stato niente da fare: la serie è effettivamente insalvabile.

I boss della Marvel avevano dapprima annunciato il film The Inhumans in uscita per il 2019, e noi fans tutti con l’hype!, visto che gli Inumani sono personaggi davvero intriganti, con molte tematiche su cui poter costruire un buon plot e tante peculiarità; e invece no, decidono di farci una serie, sempre inserita nel MCU, ma senza sfruttare tutto ciò che i personaggi avrebbero potuto dire.
 Già nella seconda stagione di Agents of Shield si era iniziato a parlare di cristalli terrigeni e in seguito degli Inumani stessi, essendo Daisy una di loro, e qui c’è il primo punto a sfavore: perché non inserire in una puntata di AoS qualche Inumano e/o un qualche Agente nella serie a loro dedicata? Niente, nessun collegamento tra le due serie. E vabbè.

Nel mondo Marvel, the Inhumans ovvero gli Inumani (creati da Stan Lee e Jack Kirby) sono una razza antichissima. Gli alieni Kree (che sono apparsi nella 5a stagione di AoS) arrivarono sulla Terra 25mila anni fa e presero alcuni umani per potenziarli geneticamente e usarli poi come armi per le loro guerre, ma poi li abbandonarono a loro stessi; costoro erano gli antenati dei moderni Inumani, e  vivranno nascosti per secoli, nella loro città, Attilan, tra i monti dell’Himalaya (poi si trasferiscono nella Zona Blu della Luna, ultimamente in una base volante sopra NY)
Attilan
organizzandosi in un rigido sistema di caste e sotto la guida della famiglia reale. Come viene narrato nel primo numero della serie a fumetti uscita nel
1965, lo scienziato Randac si accorge che, se sottoposti alle nebbie terrigene, gli Inumani acquisiscono incredibili poteri , diversi per ogni esponente della razza: questa pratica diventa poi un vero rito di iniziazione. Quindi abbiamo una famiglia reale dominante,  la popolazione inumana composta da individui con particolari poteri che vive n una città ipertecnologica e benestanti, e la casta inferiore che viene e schiavizzata nelle miniere, i Primitivi Alfa, che nel fumetto sono ominidi e nella serie tv persone normali ma senza poteri; già da questo si capisce come siano singolari questi personaggi e come si poteva sviluppare la serie, cosa che è stata fatta solo in parte.
Nei fumetti, la famiglia reale composta dal re Black Bolt/ Freccia Nera, sua moglie Medusa e una serie di parenti (Crystal, Gorgon, Karnak, Triton e anche il cane teleport Lockjaw) incontrano più volte i Fantastici quattro, i Vendicatori e gli X-Men, dando vita ad appassionanti avventure; uno dei più gravi pericoli per gli Inumani è costituito dal fratello pazzo di Freccia Nera, Maximus, che vuole impadronirsi del potere (ovviamente).


Tutta la serie tv è basata su questo tema. Maximus qui è meno pazzo che nel fumetto, non ha poteri (nei fumetti li ha, son poteri di controllo mentale) e convince i primitivi Alfa a ribellarsi alla famiglia reale, cacciarli e mettere lui sul trono. Così, Freccia Nera, Medusa, Crystal con Lockjaw, Karnak e Gorgon e Triton fuggono sulla Terra, guarda un po’ alle Hawaii (perché girare lì è fiscalmente comodo) e inizia una serie di avventure per nulla appassionanti e anche stupide, specie nel contatto con i terrestri.  
Ora, i poteri del gruppo effettivamente non sono facili da rendere. Freccia Nera ha una voce devastante, quindi deve restare muto, e visivamente non è il massimo vederlo gesticolare; l’attore poi ha zero carisma. Medusa ha dei lunghi capelli rossi che si muovono, ma l’affetto viene reso malissimo e solo nella 1° puntata, poi glieli tagliano a zero e in tutta la serie è rasata, quindi resa in pratica umana. L’attrice comunque è carina e bravina. Non male anche Crystal, che ha poteri sugli elementi, ed è molto carino anche come viene reso il teletrasporto di Lockjaw, una delle poche cose positive. Karnak, che ha il potere di trovare il punto debole delle cse e distruggere facilmente coi suoi colpi di karate, sembra un cretino e Gorgon, che ha piedi di cavallo, viene eliminato quasi subito, così come Triton, un uomo-pesce, si vede in  pochi episodi, forse perché non sapevano bene cosa farsene di uno coi piedi equini e uno dall’aspetto ittico.
Maximus è interpretato da Iwan Rehon, il Ramsay Bolton del Trono di Spade (da un Bolton a un Boltagon il passo è breve… eh eh eh! questa la capiranno in tre!!! :-D ),
Maximus/Iwan Rehon
una spanna superiore a tutti gli altri, l’unico a tenere a galla lo show che nel complesso appare insalvabile. I costumi sono uguali, e va bene; le scenografie di Attilan sulla Luna sono davvero misere, lontane dalle grandiose immagini di Jack Kirby e degli altri disegnatori Marvel; il montaggio è davvero pessimo, la sceneggiatura semplicistica, i colpi di scena troppo pochi per evitare gli sbadigli.
Di tutto ciò devono essersi resi conto anche i boss della Marvel, che hanno cancellato la serie. Vedremo mai il film? Se deve essere realizzato così, speriamo di no; mi chiedo però come continuerà la storia in Agents of Shield.
Non ci resta che aspettare per scoprirlo!

Le immagini sono copyright degli aventi diritto e sono state utilizzate al solo scopo illustrativo.




giovedì 18 gennaio 2018



Recensione: Nell’ombra e nella luce di G. De Cataldo




Genere: giallo storico
Pagine: 218
Editore: Einaudi
Anno: 2014
Collana. Stile libero big
Prezzo di copertina: € 14



Sinossi:

1848. Nella Torino di Carlo Alberto, che si accende a giorno con mille fanali per l'illuminazione a gas, un'ombra turba la festa. È l'ombra lunga di un demonio col naso d'argento, che somiglia a Scaramouche, ma strazia giovani donne. Il suo nome è solo sussurrato. Prima che la paura del misterioso Diaul generi rivolte, dovrà scendere in campo Emiliano Mercalli di Saint-Just, giovane ufficiale dei Carabinieri Reali, eroe di Pastrengo. Ma l'aitante Emiliano è un po' confuso. Come fa il Diaul a riempire di terrore le notti dei buoni cittadini, se lo stesso Emiliano l'ha spedito da un pezzo all'Ospedale dei Pazzarelli? E oltretutto dopo una caccia all'uomo che gli ha fatto perdere il suo migliore amico, il molto sapiente medico-detective Gualtiero Lancefroid, e la bellissima, affascinante, troppo libera fidanzata, Naide Malarò, idolo dei teatri cittadini.

Con il maldestro, coraggioso, contraddittorio Emiliano di Saint-Just, chiamato a investigare su efferate uccisioni, opera di uno sfuggente criminale che somiglia a un diavolo, Giancarlo De Cataldo ci trasporta in una Torino divisa tra slancio progressista e reazione, nuove tecnologie e vecchi pregiudizi, inconsueta per l'occhio di oggi, ma nella quale è facile ambientarsi per la naturalezza e la precisione dei dettagli: da una nuova grande piazza appena costruita alla mefitica paludosa Vanchiglia, a un gran ballo a Palazzo Carignano, a un dinamicissimo Ghetto dove gli ebrei combattono per non diventare il capro espiatorio della rabbia e della paura di tutti. E sotto i nostri occhi, mentre un Cavour infuriato rischia di esser preso a bastonate dal reazionario duca di Pasquier, e le alte sfere consigliano al giovane carabiniere di cercare il colpevole preferibilmente negli strati piú bassi e «infami» della città, impartendogli una lezione di modernissimo controllo sociale, si svolge una vorticosa, molto attuale commedia umana. Le opposizioni private e pubbliche di gelosia e amore, obbedienza e libertà, viltà e coraggio, politica e crimine, tipiche del futuro carattere nazionale degli italiani, fanno qui le prove generali, come a teatro. E il Diaul, che sia un mostro malvagio, un assassino seriale o la pedina di un complotto politico, diventa la cifra, il luogo geometrico delle contraddizioni di tutti. Senza smettere di far paura, tutt'altro.




Questo è il secondo romanzo di De Cataldo che leggo (il primo è stato il mitico Romanzo criminale) , e anche stavolta sono rimasta soddisfatta.
Il magistrato-scrittore dunque riesce a incuriosire e appassionare anche quando ambienta le sue storie in un’altra epoca storica. Per questo romanzo ha scelto quel Risorgimento che tanto gli interessa, e che invece come periodo storico è malvisto dagli editori, come ha raccontato lo stesso autore a un incontro alla Biblioteca Giordano Bruno ( Roma ) tenutosi nella primavera del 2016 e a cui ero presente anche io. 
De Cataldo alla Biblioteca G. Bruno (ph Alessandra Leonardi)
Il romanzo è ambientato nel 1848, ma la parte centrale è un excursus sui fatti avvenuti prima dell’aggressione a Emiliano del redivivo assassino, il Diaul, ambientata nel 1846; nella terza parte si torna al 1848. Ottima scelta, il flashback dà ancora più vivacità alla storia, che non risulta mai noiosa.

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«Lui era lí, chino su di me, come quella prima sera. Vedevo la sua bocca dalla piega amara, a stento coperta dal becco argenteo. La sua voce era quella di sempre: calda, profonda, educata. Posso riferirti esattamente le sue ultime parole: "Non è ancora tempo di morire, signor Saint-Just. Sarò io a decidere quando"».

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De Cataldo utilizza nella narrazione molti termini desueti che a me piacciono molto, e calzano anche a pennello vista l’epoca in cui si muovono i nostri eroi.
(Poi però se li uso io mi dicono che ho uno stile passato e da svecchiare, ma vabbè…)

I personaggi, Emiliano, Gualtiero e Naide, sono molto ben caratterizzati; l’ambientazione è perfettamente resa, anche se De Cataldo in alcuni punti non lesina l’infodump, specie nel capitolo in cui viene introdotto il ghetto ebraico di Torino… ma lo capisco! Dopo tutti i testi che è necessario studiare per approfondire un periodo storico poi ti rode non inserire nel romanzo il frutto delle proprie fatiche, anche se potrebbe essere tagliato tranquillamente!

Non conosco bene il periodo  in questione e quindi non sono in grado di accorgermi se ci sono sviste o errori storici, ma visti i dettagli penso che l’autore abbia approfondito molto.

Circa l’edizione, è curata; la cover invece non mi piace. C’è un quadro di Fattori del 1872 che ritrae tre carabinieri dell’epoca a cavallo, e va pure  bene perché il protagonista è un carabiniere, ma sarebbe stato meglio qualcosa di più rappresentativo e/o inquietante, come ad esempio la maschera che indossa il Diaul.  Pure il titolo è troppo generico, “Nell’ombra e nella luce” potrebbe andare bene per altre diecimila storie! Anche in questo caso potevano pensarci un po’ di più e personalizzare.

A parte questi dettagli, è un romanzo che consiglio a tutti, scorrevole, piacevole, interessante e che cattura.



lunedì 15 gennaio 2018



Segnalazione: "Abissi" di Paolo Cabutto



Genere: antologia horror
Editore: Talos Edizioni
Pagine: 185
Prezzo di copertina: € 10 (cartaceo)
Link: Ibs
             


Il libro d'esordio di Paolo Cabutto è un'antologia composta da 13 racconti di genere horror.

La sinossi dell'opera:

Un vicino di casa che ci conosce meglio di quanto immaginiamo,
macabri incontri in un cinema di periferia, una stazione della metro che
sembra sussurrare il nostro nome, una tragedia shakespeariana che
diventa realtà, l’ultima giornata di lavoro di un killer professionista. La
paura prende il lettore per mano e lo conduce attraverso tredici stanze
buie, in cui l’incomprensibile e il sovrannaturale intaccano la sicurezza
della nostra quotidianità. Non resta quindi che chiudere gli occhi, trarre
un respiro profondo e gettarsi negli abissi.


I titoli dei racconti:

1 Pennellate d'inquietudine
2 L'occhio di vetro
3 Prima visione
4 Un'interpretazione da manuale
5 Il quinto piano
6 La cena
7 Pollice verde
8 Incubi di mezzanotte
9 Vapore
10 Non è lui che deve morire
11 Il bosco
12 Il bacio della morte
13 Ultima fermata




L'autore

Paolo Cabutto nasce a Bra, in provincia di Cuneo, nel 1984. Lettore
appassionato sin dalla più tenera età, è perdutamente innamorato di
tutto ciò che è arte. Ha l’Inghilterra nel cuore e trascorrerebbe la vita
viaggiando. Numerosi suoi racconti sono stati pubblicati in antologie,
siti e riviste letterarie. Scrive di libri e film sul blog culturale “Blog con vista”.
Abissi” è la sua prima raccolta di racconti.










mercoledì 10 gennaio 2018


Presentazione  “La fine del Tempo, la fine del Mondo



Autrice: Alessandra Leonardi
Genere: racconto low fantasy
Pagine: 40
Editore: Collana Starlight/Pub.me
Link: Ibs
             Kobo
             Amazon
Prezzo: € 1,49 ebook 
(N.B. A causa delle nuove politiche di Amazon, al momento non è dato sapere se dopo il 15 gennaio l'ebook potrà mantenere il suo prezzo su tale store o verrà aumentato unilateralmente dal distributore stesso).






 “Tutti sapevano che in quel periodo i Sapienti del Santuario del Ki giravano per i villaggi alla ricerca di bambini “speciali”, ma Taitun era distante dalle loro solite rotte.
Invece quel giorno arrivarono.”
Inizia così la nuova vita di Aleysha, prelevata da casa ad appena dieci anni e costretta a vivere nel Santuario insieme ad altri bambini come lei.
Aleysha ha un dono speciale e, proprio per l’energia che possiede e le abilità che apprende durante l’addestramento, si trova suo malgrado coinvolta in un progetto molto ambizioso: salvare il Mondo dalla distruzione.
Eppure, quello che desidera davvero la ragazza è di essere libera. Libera di tornare dalla mamma, di innamorarsi e seguire la strada che più preferisce. Libera di fare la sua scelta al di là di ogni obbligo. E l’incontro con Krynon la getta ancora di più nella confusione. Chi è quel ragazzo misterioso che l’aspetta nel bosco ogni giorno sempre alla stessa ora? Cosa le nasconde?
Combattuta tra scelte difficili e segreti da scoprire, Aleysha deve decidere se seguire il suo cuore o portare avanti il compito che le spetta. Il passo per liberarsi dalle catene è breve, ma ogni scelta ha le sue conseguenze… a volte imprevedibili
.





Il racconto “La fine del Tempo, la fine del Mondo”  ha avuto una genesi molto particolare.
Tutto ha avuto inizio due anni fa, quando si è manifestata nella mia testa matta l’immagine di un’anziana donna che cammina tra le rovine in un mondo desolato, in  un’eterna alba.
Ho subito buttato giù questa idea, scrivendo sul mio quadernino  quello che poi è diventato l’incipit del racconto. Mi chiedevo, anzi mi rivolgevo direttamente alla donna, domandandole: “Chi sei? Da dove vieni? Qual è la tua missione? ” In quel periodo ero molto occupata col lavoro, e non riuscivo a concentrarmi sulla sua storia, o meglio, non riuscivo ad ascoltare le risposte di quel personaggio.
Nel frattempo sono passati un paio di anni, ho avuto molte altre idee e scritto altre storie mettendo da parte questa; finalmente una notte la  vecchietta si è ripresentata nella mia mente, consentendomi di portare a termine la sua storia.
Quando poi ho conosciuto la Collana Starlight di Jessica Maccario ho pensato che fosse un racconto adatto per questa Collana! 


Jessica  è stata davvero encomiabile: la curatrice della Collana si occupa oltre che della scelta dei testi, dell'editing, delle cover e dopo l'uscita della promozione, non lasciando mai l'autore solo in questa importantissima fase. 





Scrivere fantasy è affascinante ma non  semplice, perché è facile cadere nei cliché, che sono però al contempo la linfa di questo genere!
 Ho optato per un low fantasy in cui non sono presenti orchi, elfi e draghi, e la magia è rappresentata dalla manipolazione di  questa energia, il Ki, che ritroviamo anche nel mondo reale nelle discipline orientali, nonché  da altre forze naturali che non specifico per non rovinare la sorpresa.  Delle tipicità del genere fantasy ho mantenuto l’ambientazione medievaleggiante e la caratteristica del romanzo di formazione: Aleysha, la protagonista, è una “prescelta” con un grande potere, ma essendo rimasta chiusa in un Santuario per anni, non sa nulla del mondo; è ingenua e piena di dubbi perché le sono mancati gli affetti fondamentali, e diventerà pienamente consapevole di sé e del suo ruolo solo nel finale.
Ho evitato il manicheismo presente in molti fantasy: qui chi dovrebbe essere “buono” ha molti scheletri nell’armadio, e chi dovrebbe essere “cattivo” non lo è poi così tanto, avendo le sue buone ragioni.
La relazione amorosa che ho inserito non è accessoria, anzi è fondamentale per lo sviluppo della storia. Nei miei racconti precedenti non ho mai dato molta importanza alle storie d’amore, anzi a dire il vero non sono quasi mai presenti, perché preferisco in genere dare più importanza ad altri aspetti; stavolta invece ho voluto dare risalto anche alla relazione sentimentale. Non per questo ho infarcito il racconto di scene romantiche, intendiamoci! Non è un romance! 
L'incontro con Krynon risulta quindi determinante per la sua crescita interiore.

Aleysha

Krynon







Il tema principale che ho voluto affrontare nel racconto è quello della libertà di scelta, tema che ricorre anche in altri miei racconti, ma qui è 
affrontato in maniera diversa. La domanda di fondo è: “Quanto tutti noi siamo davvero liberi nell’effettuare le nostre scelte?”  Aleysha non è mai stata libera di fare nulla, perché, a causa del suo potere ha sempre vissuto ne Santuario, come dicevo sopra, costretta a severe regole. Come diceva Spider-Man, “da un grande potere derivano grandi responsabilità”, e in genere i “prescelti” soccombono ai loro doveri; Aleysha cosa deciderà? Seguirà la sua sorte o si ribellerà? Non lo dico per non spoilerare, ma sottolineo che lei non ha le basi per costruirsi  una forte identità e non ha capacità di discernimento;  fino alla fine l’indecisione della ragazza sarà sempre presente, e questo fa di lei una protagonista atipica.

L’energia citata nel racconto, il Ki, è mutuata da discipline orientali come il reiki, l’ayurveda (dove è chiamato prana) , l’aikido, il taijiquan, ed è l’energia vitale presente in tutte le cose. Al Santuario del Ki gli adepti imparano a percepirla e utilizzarla in molteplici applicazioni, dalla creazione di sfere di energia alla manipolazione degli oggetti, alle terapie di guarigione.

La via per il Santuario del Ki


 Circa la forma, quella del racconto, io tendo a essere molto sintetica; so che i cultori del genere fantasy in genere  amano i tomi da mille e mille pagine o le saghe interminabili, ma oggi come oggi c’è anche chi desidera leggere qualcosa di veloce e autoconclusivo. Io tendo a essere molto sintetica, quindi il racconto è il tipo di narrazione in cui, almeno finora, mi sono trovata meglio.

Mi aspetto e spero di riuscire con questa storia a coinvolgere il lettore, a trascinarlo nel mondo che ho immaginato, offrire un po’ di svago e perché no, anche di riflessione sui temi trattati.
Qualche lettore ha paventato l'idea di un ampliamento o un seguito, ma dico subito che ho già trattato tutti gli argomenti che desideravo trattare in questa storia, e non avrebbe senso dilungarmi e inserire ulteriori vicende che risulterebbero iterative e inutili alla narrazione, quindi non ci sarà un romanzo basato su questo racconto.



Un estratto:

Erano in quattro, due uomini e due donne; il più anziano di loro percepì subito la mia presenza, lasciò perdere le altre case e si diresse verso di noi. Vedendomi giocare nel giardino, disse che non aveva mai percepito tanto ki in una bambina della mia età; aggiunse che sarei dovuta andare via con loro. Io non volevo, ma i due Sapienti più giovani entrarono e mi acchiapparono, senza ascoltare i miei strilli. Stavo per essere strappata per sempre al mio piccolo mondo di bambina. Il terrore s’impadronì di me, mi sembrava di soffocare mentre vedevo mia madre che usciva di casa, disperata, trattenuta a stento da un paio di vicini. Tutti sapevano che non era concesso interferire coi Sapienti: non c’era più nulla da fare. Quell’immagine velata dalle lacrime, di mia madre che gridava e piangeva nel nostro giardino fiorito, mi rimase impressa per sempre.
Neppure ricordo il momento preciso del mio arrivo al Santuario, né le ore successive: ero troppo terrorizzata, non riuscivo a ragionare.
Solo in seguito presi atto che mi trovavo in un luogo adagiato tra i monti, in un’ampia spianata ricoperta di neve.
Quella prima notte al Santuario, non chiusi occhio.”

Qualche recensione:

 Libri e emozioni di Paola Bianchi, una recensione molto accurata sia nella forma che nel contenuto.

La testa fra i libri di Shuska Zanni, una recensione sintetica e precisa.

Su Amazon e su Kobo altre recensioni dei lettori.





Mi sono anche divertita a immaginare un cast stellare per una ipotetica versione cine/tv!

Aleysha potrebbe avere il viso dolce e fresco di Chloe Grace Moretz:





Krynon, il ragazzo che incontra Aleysha,  misterioso e affascinante, sarebbe un giovane Keanu Reeves:





Marfon, il Santone Supremo: per questa figura ho avuto l’imbarazzo della scelta, alla fine ho optato per il mitico Max Von Sydow:






I personaggi minori, ma non per questo privi di importanza:

Pharna, l’amica adepta al Santuario, verrebbe interpretata da Millie Bobby Brown.




Mayla, la Sapiente a cui è stata affidato il compito di vigilare su Aleysha, sarebbe Grace Adler.


Flaura, l’amata madre di Aleysha, sarebbe Holly Marie Combs.




Siete pronti per immergervi nella storia che ho immaginato?