Cinerecensione:
Indipendence day 2 – Rigenerazione
A
venti anni esatti dalla prima invasione, troviamo una Terra in pace e armonia,
avanzata tecnologicamente grazie ai resti delle navi aliene. Proprio durante i
festeggiamenti del 4 luglio, anche stavolta appare un oggetto alieno, vicino
alla base lunare (no, non Alpha!), che la presidente Lanford ordina di
abbattere. La minaccia sembra neutralizzata, quando appare una nave immensa, di
3000 miglia di diametro. Will Smith non è nel cast, quindi il capitano Steven
Hiller è lost in action; al suo posto c’è il figlio, Dylan Hiller, pilota anche
lui, che, insieme agli altri giovani piloti Morrison, Miller, la Whitmore Jr
(figlia dell’ex presidente, presente nel film),
comandati dal generale Adams, con l’aiuto degli scienziati Levinson Jr,
Okun (personaggi già presenti nel precedente film) e Catherine Marceaux, faranno
di tutto per fermare la minaccia aliena.
Emmerich
è Emmerich: non si può pretendere da lui trame intricate, colpi di scena degni
di questo nome, introspezione psicologica dei personaggi e originalità; si va a
vedere un suo film per assistere agli effetti speciali megagalattici, a scene d’azione
farcite da simpatiche battute, combattimenti stellari (a proposito, molto mecha
/ techno design è “ispirato” a Star Wars…), catastrofi imminenti e a molteplici,
simpatici personaggi le cui storie si intersecano nel corso degli avvenimenti.
Essendo andata a vedere questo film proprio con l’intento di passare due orette
di pura evasione spensierata, l’ho apprezzato , come il resto del pubblico di grandi e piccini presente
in sala che ha anche applaudito al finale. Gli attori della vecchia guardia
sono stati ottimi, mentre mi hanno molto deluso le giovani leve, poco
espressivi e finti, specie la cinese, e con l’eccezione di Hemsworth, un po’ meglio
degli altri. La trama, ovviamente, è scontatissima, il ritmo però è alto.
Consigliato
a chi vuole trascorrere due ore di puro entertainment fantascientifico.
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