Antologia "Fast Writing-scritti di rapida consultazione"
Seconda edizione
Queste sono le suggestioni del progetto, le idee da cui è partita l'iniziativa, perfettamente descritte in un articolo del sito Agripress :
Menti “multitasking”, “smart food” e “smart city”, “glocal” contro “global” contro local, wireless e Wi-Fi, tag e hashtag, smaterializzazioni multiple e contemporanee, surrogati di cibi, stampa 3D di qualsiasi cosa, fluorescenze metropolitane e realtà aumentata: quale narrativa è possibile oggi? Anzi, esiste una narrativa in grado di descrivere tali realtà e di ambientare storie all’interno di esse?
“Fast Writing” è il tentativo di risposta a tale interrogativo. Può darsi che, come la maggior parte fra i migliori quesiti, anche questo sia destinato a rimanere insoluto. Ci definiscono nativi digitali, siamo qui per sfida e per gioco, per provare a smentire l’accusa fatta alla realtà liquida che ci ha partorito, di aver fatto appassire ogni possibilità di poesia. Per dare una possibilità poetica ai “non-luoghi”, per estrarre - più o meno come levatrici - le storie, tirarle fuori da meccanismi apparentemente inestricabili, trascinarle via dal parabolico vortice che le risucchia e le astrae, o entrandoci anche noi. Perché i fast-food, in un certo qual modo, sono una sorta di “roccaforti” in cui troviamo riparo ad ogni ora del giorno e della notte in ogni angolo del mondo, in cui tutti abbiamo diritto a un’ inconsistente bolla di anonima invisibilità. I “non luoghi” sono pronti ad accoglierci con fredda “democrazia” e questo è per noi sufficiente per sentirci sicuri. Effimeri e temporanei, rappresentano un covo di “miracoli” inaspettati, di incubi irreali come videogames, crudeltà aggrovigliate, insoddisfazioni sociali, drammi interiori scanditi da tempi brevi, suonerie, sveglie, rumori di fondo, allarmi che suonano, ticchettii e scadenze.
Siamo tutti lì, ci siamo stati almeno una volta. Qui vogliamo sederci e osservare la mancanza di ordine cronologico, la liquidità spaziale, l’interconnessione dello spazio-tempo, l’infinitamente astratto intrecciato con l’assolutamente concreto, la fisica quantistica e la teoria della relatività riflessi nel tavolo di un fast-food.
Il fast writing, fusione di realismo e magia, è un nuovo modo di raccontare la realtà: il surrealismo e il fantastico non sono più tali, in quanto li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno; è la realtà stessa a rendersi magica e, pertanto, a perdere progressivamente la magia che possiede.
Gli scritti di “rapida consumazione”, già nella loro prima edizione, riportano questo: miracoli urbani che avvengono nel momento in cui non ci si crede più, ma da cui ci si lascia volontariamente affascinare. Perché ogni realtà può sorprendere e commuovere.
Anche le insegne fluo sospese nei “paradisi” capitalisti e i sorrisi di clown-mascotte e i distributori di cibo-spazzatura nascondono stratificazioni di vissuti disarmanti. Madri di famiglia, clochard, impiegati, neonati, disoccupati, migranti, studenti, ragazze promiscue, donne velate, scassinatori, scrittori frammisti a icone pop, immagini frammentate, colori fosforescenti, cibo surgelato, nomi stranieri - stranieri rispetto a dove? -, offerte del mese, estranianti schermate, hamburger preconfezionati, sorprese preconfezionate, forchette preconfezionate, uomini e donne preconfezionati e ritmi martellanti, quotidiane bizzarrie piante, automobili, aerei, pistole.
Gli scritti di rapida consumazione sono testi apolidi in cui “l’altrove” è ovunque e in nessun posto. Panino alla mano, carta e penna davanti, sguardo lontano.
L'antologia è composta da 22 racconti, tra questiil mio , "Angeli".
Le vite delle persone si intrecciano solo per caso? Giulia deve andare a un appuntamento di lavoro; Alfredo è un vigile che non vede l'ora di finire il suo turno; Pietro è un barbone che parla con gli angeli... La loro giornata si incrocerà, sullo sfondo una Roma caotica, esasperante, onirica ma sempre bellissima.
Una card del mio racconto:
L'antologia è acquistabile sul sito di Ensemble .
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