Recensione Cyborg 009: Call of Justice
Cyborg
009 ha inizio come manga nel lontano 1964. Creato da Shotaro Yshinomori, ha
avuto in seguito la trasposizione in tre serie anime, delle quali in Italia è stata trasmessa nel 1982 solo la
seconda. Breve trama: nove ragazzi vengono rapiti e trasformati in cyborg dall’associazione
Spettro Nero, ma lo scienziato Gilmore li salva. Combatteranno contro Spettro
Nero, cercando di ostacolare i suoi piani. In seguito sono usciti anche vari
lungometraggi e OAV, tra cui Cyborg 009 vs Devilman, Re:Cyborg 009 nel 2012 e
infine Call of justice, disponibile su Netflix in italiano, in 12 puntate.
RE: Cyborg 009 (2012) |
Cyborg 009 vs. Devilman |
i Cyborg anni '70 |
Non
avendo più rivisto la serie, né avendo recuperato i vari lungometraggi e OAV,
mi sono approcciata a questa novità con un po’ di ansia da “non mi ricordo una
ceppa”, invece per fortuna la prima puntata è congegnata in modo da essere un
riassuntone delle puntate precedenti, specie per quanto riguarda i 9 cyborg e i
loro poteri.
Lucy Davenport, figlia di uno scienziato e
giornalista, raggiunge il gruppo in Texas, e li informa di una nuova minaccia
che incombe sull’umanità, quella dei Consacrati, un’antica razza di esseri immortali dai misteriosi scopi. I nostri sono
riottosi, anche perché hanno smesso di combattere; l’arrivo però di un
potentissimo essere che li attacca fa loro cambiare idea. Entrano in gioco
anche le forze armate delle Nazioni Unite, comandate da Takeru Igarashi e
Catalina Canetti.
L’anime
riprende le tematiche tipiche della serie, e dell’intera categoria dei cyborg
se vogliamo, nonché degli eroi: il sentirsi umani anziché macchine, la
solitudine di chi è diverso, la responsabilità gravosa di chi combatte per un
bene comune superiore. Il protagonista dell’opera
omnia è il Cyborg 009, Joe Shimamura; anche qui è il personaggio
principale, ma trovano ampio spazio anche gli altri personaggi. Una delle cose
che ho sempre apprezzato in questo anime è che i protagonisti hanno
nazionalità differenti, non sono tutti giapponesi come nella stragrande
maggioranza delle altre opere nipponiche. Cyborg 001, Ivan Whisky, è un infante
russo che oltre a essere cyborg ha anche poteri psichici, e avrà importanza
fondamentale in questa storia; 002 è Jet Link, statunitense, che vola a match
5; 003 è l’unica donna, la francese Francoise Arnaul con vista a raggi x e
superudito, friendzonata con Joe da sempre: un avvenimento molto importante che
la coinvolge farà scoprire a Joe stesso nuove cose sui propri poteri, ma anche
ai suoi avversari.
SPOILER
– SUGGERIMENTO:
avete presente the Flash?...ecco.
FINE
SPOILER
004
è Albert Heinrch, tedesco, dotato di armi un po’ ovunque nel corpo; 005 è
Jeronimo, statunitense, superforte e invulnerabile; 006 è Chang Ku, cinese,
spara fuoco dalla bocca; 007, ma guarda un po’, è l’inglese Britannia, con
poteri mimetici; 008 è il keniota anfibio Kinuma; infine il nipponico 009, che
è un velocista.
Com’è
tipico di tutte le serie giapponesi, non sempre è chiaro chi è amico e chi è
nemico; alcuni personaggi sono doppiogiochisti, altri cambiano casacca… e
altri sacrificano la loro vita. Ci sono
diversi colpi di scena, il ritmo è alto ma non così tanto da impedire la
comprensione degli avvenimenti; il combattimento finale mi ha ricordato molto I
cavalieri dello Zodiaco, sia a livello di azione che a livello concettuale
(combattere contro un nemico infinitamente più potente per salvare chi ci sta a
cuore).
Come
tutte le serie in CGI, gli sfondi e gli effetti sono eccezionali; i movimenti
invece sono ancora un po’ troppo scattosi, poco fluidi, attendiamo
miglioramenti. Alcuni personaggi in origine erano decisamente poco “credibili”
a livello grafico, e sono stati reinterpretati in maniera più realistica, pur
mantenendone intatte le caratteristiche.
Molto
belle la sigla di testa “I. A.m a human”, che richiama l’Intelligenza
Artificiale nel titolo, e la sigla di coda, ove scorrono insieme ai titoli
fotogrammi del vecchio manga anni ’60-’70.
La
serie mi ha piacevolmente colpito, la consiglio a tutti, anche a chi non ha
seguito le vecchie serie. Cercherò di rimediare gli altri OAV!
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