lunedì 15 maggio 2017



        Recensione  Cyborg 009: Call of Justice




Cyborg 009 ha inizio come manga nel lontano 1964. Creato da Shotaro Yshinomori, ha avuto in seguito la trasposizione in tre serie anime, delle quali in Italia è stata trasmessa nel 1982 solo la seconda. Breve trama: nove ragazzi vengono rapiti e trasformati in cyborg dall’associazione Spettro Nero, ma lo scienziato Gilmore li salva. Combatteranno contro Spettro Nero, cercando di ostacolare i suoi piani. In seguito sono usciti anche vari lungometraggi e OAV, tra cui Cyborg 009 vs Devilman, Re:Cyborg 009 nel 2012 e infine Call of justice, disponibile su Netflix in italiano, in 12 puntate.

RE: Cyborg 009 (2012)

Cyborg 009 vs. Devilman

i Cyborg anni '70



 Non avendo più rivisto la serie, né avendo recuperato i vari lungometraggi e OAV, mi sono approcciata a questa novità con un po’ di ansia da “non mi ricordo una ceppa”, invece per fortuna la prima puntata è congegnata in modo da essere un riassuntone delle puntate precedenti, specie per quanto riguarda i 9 cyborg e i loro poteri.
 Lucy Davenport, figlia di uno scienziato e giornalista, raggiunge il gruppo in Texas, e li informa di una nuova minaccia che incombe sull’umanità, quella dei Consacrati, un’antica razza di esseri  immortali dai misteriosi scopi. I nostri sono riottosi, anche perché hanno smesso di combattere; l’arrivo però di un potentissimo essere che li attacca fa loro cambiare idea. Entrano in gioco anche le forze armate delle Nazioni Unite, comandate da Takeru Igarashi e Catalina Canetti.
L’anime riprende le tematiche tipiche della serie, e dell’intera categoria dei cyborg se vogliamo, nonché degli eroi: il sentirsi umani anziché macchine, la solitudine di chi è diverso, la responsabilità gravosa di chi combatte per un bene comune superiore. Il protagonista dell’opera omnia è il Cyborg 009, Joe Shimamura; anche qui è il personaggio principale, ma trovano ampio spazio anche gli altri personaggi. Una delle cose che ho sempre apprezzato in questo anime è che i protagonisti hanno nazionalità differenti, non sono tutti giapponesi come nella stragrande maggioranza delle altre opere nipponiche. Cyborg 001, Ivan Whisky, è un infante russo che oltre a essere cyborg ha anche poteri psichici, e avrà importanza fondamentale in questa storia; 002 è Jet Link, statunitense, che vola a match 5; 003 è l’unica donna, la francese Francoise Arnaul con vista a raggi x e superudito, friendzonata con Joe da sempre: un avvenimento molto importante che la coinvolge farà scoprire a Joe stesso nuove cose sui propri poteri, ma anche ai suoi avversari.

SPOILER – SUGGERIMENTO:
 avete presente the Flash?...ecco.
FINE SPOILER


004 è Albert Heinrch, tedesco, dotato di armi un po’ ovunque nel corpo; 005 è Jeronimo, statunitense, superforte e invulnerabile; 006 è Chang Ku, cinese, spara fuoco dalla bocca; 007, ma guarda un po’, è l’inglese Britannia, con poteri mimetici; 008 è il keniota anfibio Kinuma; infine il nipponico 009, che è un velocista.
Com’è tipico di tutte le serie giapponesi, non sempre è chiaro chi è amico e chi è nemico; alcuni personaggi sono doppiogiochisti, altri cambiano casacca… e altri  sacrificano la loro vita. Ci sono diversi colpi di scena, il ritmo è alto ma non così tanto da impedire la comprensione degli avvenimenti; il combattimento finale mi ha ricordato molto I cavalieri dello Zodiaco, sia a livello di azione che a livello concettuale (combattere contro un nemico infinitamente più potente per salvare chi ci sta a cuore).
Come tutte le serie in CGI, gli sfondi e gli effetti sono eccezionali; i movimenti invece sono ancora un po’ troppo scattosi, poco fluidi, attendiamo miglioramenti. Alcuni personaggi in origine erano decisamente poco “credibili” a livello grafico, e sono stati reinterpretati in maniera più realistica, pur mantenendone intatte le caratteristiche.
Molto belle la sigla di testa “I. A.m a human”, che richiama l’Intelligenza Artificiale nel titolo, e la sigla di coda, ove scorrono insieme ai titoli fotogrammi del vecchio manga anni ’60-’70.
La serie mi ha piacevolmente colpito, la consiglio a tutti, anche a chi non ha seguito le vecchie serie. Cercherò di rimediare gli altri OAV!



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