RECENSIONE:
BLADE RUNNER 2049
Dopo
aver letto millemilla commenti dei Blade Runner-fans che gridavano alla lesa maestà,
sono entrata in sala temendo di assistere a uno spettacolo deprimente e banale.
Invece
il film mi è piaciuto, e anche molto.
L’agente
Kappa continua il lavoro del suo predecessore Deckard, ovvero stermina
Replicanti vecchio modello ancora in giro nel 2049. Los Angeles è sempre
martoriata da una pioggia incessante, le sue vie pullulano di personaggi di
ogni genere e campeggiano ovunque ologrammi giganti (v. Ghost in the Shell).
Kappa vive proprio con una domestica/ologramma, Joi, ma il loro legame appare
da subito andare oltre il rapporto elettrodomestico-utilizzatore.
Un
giorno viene rinvenuto lo scheletro di un Replicante che contiene una scoperta
sensazionale, e Madame, la capa poliziotta (umana) di Kappa, lo incarica di
risolvere la situazione al più presto, perché le conseguenze potrebbero essere
catastrofiche. Questa inchiesta lo porterà a indagare anche su sé stesso e sul
proprio passato, mettendo in dubbio tutta la sua vita.
Mi
unisco alla schiera di coloro che hanno detto che questo sequel è un omaggio al
primo film, e aggiungo che non lo è solo per le atmosfere, realizzate anche
grazie a una fotografia eccellente, ma soprattutto per la tematica che è poi il
cuore dell’opera: un’indagine su cosa sia umano e cosa non lo sia, su quali
basi e principi possiamo effettuare questa divisione.
Il
tema è stato ripreso anche da altre opere sci-fi, tra cui Battlestar Galactica;
e…
SPOILER!
L’idea
del Replicante che partorisce è così simile a ciò che avviene alla Cylona
Athena proprio in Battlestar Galactica…
FINE
SPOILER!
Il
regista Villeneuve dilata i tempi per permettere allo spettatore di venire
assorbito pienamente nella storia, nel luogo e nel tempo. Con questo non sto
dicendo che il film è lungo e palloso, bada ben!, sto suggerendo che non è un
action movie o un film di supereroi dove tutto è frenetico; una decina di
minuti si potevano anche tagliare (dura 2h e 40!), ma anche così com’è non ci
si annoia. Le scene d’azione sono comunque presenti, alternate a altre in cui
immagina, si riflette, ci si meraviglia di quello che si sta vedendo, e ci si
commuove pure.
SPOILER!
La
scena d’amore tra K e Joi è davvero struggente… (sospiro).
FINE
SPOILER!
Villeneuve
è stato anche capace di inserire alcune trovate molto originali, che non
spiattello per non spoilerare troppo; dico solo che c’è anche uno spezzone del
vecchio film…
La
storia è molto “spiegata”, a un certo punto anche in maniera didascalica direi,
ma riesce in pieno ad appassionare lo spettatore nel susseguirsi delle vicende
e dei colpi di scena, che non mancano; nonostante ciò,alla fine del film rimane
il dubbio che qualcuno possa aver mentito, o non detto tutta la verità,
lasciando ampio spazio per un sequel.
La
fotografia è da premio Oscar: il DOP Roger Deakins (sì, l’ho cercato su Google,
embè?...) è stato fenomenale nel riprodurre le atmosfere dell’originale. Buona
parte hanno avuto anche il team del trucco e parrucco (c’è un personaggio
acconciato uguale a Rachel, e non è un caso…) e i costumisti (questi ve li
cercate, se proprio ci tenete a sapere come si chiamano :-P), bisogna
ammetterlo.
La
colonna sonora è all’altezza, così come il montaggio.
Passando
agli attori, a me Ryan Gosling non piace proprio, che devo dire? Che se la
cava? A mio parere qualcun altro avrebbe fatto meglio, ma non so essere
obiettiva a riguardo. Per il resto del cast non ho nulla da eccepire. Harrison
Ford è sempre sul pezzo, Ana de Armas molto graziosa e nel personaggio, Jared
Leto bene, come la Robin Wright.
SPOILER!
Ormai Harrison
Ford sembra essere pienamente a suo agio nel ruolo del padre poco consapevole… eheheheh!...
FINE
SPOILER!
Come
sequel credo che sia uno dei migliori della storia del cinema; per concludere
affermo senza ombra di dubbio che i detrattori di questo film lo criticano per
partito preso e per fare gli snobboni sapientoni. Già lo criticavano prima dell’uscita,
solo per il fatto che qualcuno avesse osato fare un sequel di Blade Runner! Con
questo non voglio dire che debba per forza piacere a tutti, ma denigrarlo solo
per il fatto che hanno osato fare un sequel che non potrà mai essere all’altezza
del primo film mi pare proprio una sciocchezzuola.
Detto
ciò,io consiglio il film anche ai fans di vecchia data, anzi soprattutto a loro; chi non ha visto il primo film non so quanto possa capirci.
Miracolo! Sono riuscita a vederlo! Due elementi decisamente positivi: fotografia e finale. Il resto, alla prossima puntata perché qui occorre scrivere un trattato. ;)
RispondiEliminaVero!
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