Recensione:
Berserkr di Alessio Del Debbio
Editore:
Dark Zone
Pagine:
190
Prezzo
cartaceo: 14,90
Prezzo
e-book: € 2,99
Link: Amazon ebook
Berlino, inizio del terzo millennio. La Guerra Calda è
finita, gli Accordi dell’89 sono stati firmati e la città è stata divisa in
sette zone, ciascuna assegnata a una delle antiche stirpi. All’interno
della ringbahn vivono gli uomini, protetti dalla Divisione,
incaricata di mantenere la pace e impedire sconfinamenti e scontri tra le
stirpi. Misteriosi omicidi, provocati da sconosciute creature sovrannaturali,
iniziano però a verificarsi in tutta la città, rischiando di frantumare il
delicato equilibrio raggiunto. La Divisione incarica Ulrik Von Schreiber di
indagare, aiutato dal pavido collega Fabian, ben sapendo quanto abbia a cuore
il mantenimento della pace. Ma Ulrik non è soltanto un cacciatore, incarna lo
Spirito Protettore della Città, l’Orso di Berlino, che non attende altro che
liberare la propria furia.
Nel suo nuovo romanzo Alessio Del Debbio ci porta in una Berlino
fantastica, dove gli umani convivono con le Sette Stirpi, ma la convivenza è
tutt’altro che pacifica nonostante gli Accordi e la protezione dell’Orso e
degli altri agenti che operano nella Spirale, edificio segreto sotterraneo.
Questo mi ricorda la saga dei Guardiani della Notte di Luk’janenko, capostipite
dell’urban fantasy, in cui le forze del bene e quelle del male stipularono un
fragile patto e non c’è una netta distinzione tra buoni e cattivi, ma poi la
storia diverge.
Il protagonista assoluto del romanzo, autoconclusivo (che
bello!), è Ulrik, personaggio ambivalente, non certo il classico eroe ma un tipo
gaudente e menefreghista. Almeno all’inizio: nel corso della storia
l’approfondimento del personaggio ci permette di scoprire le sue motivazioni.
Anche gli altri personaggi si ritagliano il loro spazio, seppur
la scena è dominata da Ulrik e dalle sue azioni.
Come dicevo, l’ambientazione è la città di Berlino,
probabilmente nel 2001 perché si parla di marchi e non ancora di euro; l’autore
conosce molto bene la città e cita posti precisi, come luna park abbandonati e
parchi, però mi sarebbe piaciuta qualche descrizione in più perché io la città
non la conosco per niente.
Il linguaggio è adeguato al personaggio e alle storie
narrate, quindi abbastanza forte; non mancano scene horror.
Il ritmo è frenetico, ci sono moltissime scene d’azione,
flashback, dialoghi asciutti, un romanzo che trascina e si fa divorare con
gusto!
Il finale è inaspettato, e non dico di più per non
spoilerare.
Anche in questo romanzo l’autore ci mostra le sue creature
fantastiche: abbiamo gli Ulfhednar come ne La Guerra dei Lupi (qui recensione), abbiamo gli
Oceanini, le streghe e i loro alberi magici come nei racconti de L’ora del
Diavolo (qui recensione) e di altre antologie; non solo, ma vengono citati espressamente Alois e
Markus, personaggi di La Guerra dei Lupi: che si tratti allora di un crossover
o di uno spin off? …
Oltre ai classici vampiri, licantropi e streghe, tra le Sette
stirpi ci sono altre creature del folklore germanico, come i simpatici coboldi,
a cui è delegata la parte più umoristica e sdrammatizzante della storia, i
Silfi e altre di cui non avevo mai sentito parlare come gli Alp. Anche da
questi dettagli emerge il lavoro e lo studio dietro ai testi dell’autore,
appassionato di folklore tedesco oltre che toscano.
Circa l’edizione, la cover di Livia De Simone è davvero
ottima, esprime tutta la potenza e il fascino dell’Orso berlinese. Brava!
E ora facciamo qualche domanda all’autore.
1) Ciao
Alessio, bentornato nei miei Universi Fantastici! Ci racconti qualcosa di
questo romanzo? A cosa ti sei ispirato?
Ciao Alessandra, grazie per l’ospitalità! “Berserkr” è nato
dal mio amore per Berlino. Era da tempo che volevo scrivere una storia
ambientata in questa città, così una sera, mentre guardavo la mappa di Berlino
e pensavo alla sua storia, ho immaginato di dividere la città in settori. Un
po’ come accadde alla fine della Seconda guerra mondiale, nella nostra linea
temporale, però in questo mondo ogni settore è affidato a una stirpe
sovrannaturale. Sette stirpi che si sono fatte la guerra per molto tempo e che
adesso devono convivere se vogliono mantenere l’equilibrio. Da qui è nato
“Berserkr”.
2) È
uno spin off o un crossover di La Guerra dei Lupi?
“Berserkr” è un romanzo
autonomo e autoconclusivo, si può leggere e gustare da solo. Tuttavia, quando
scrivo una nuova storia, mi diverto a aggiungere riferimenti o citazioni ai
miei lavori precedenti, per cui quando mi sono trovato a pensare ai licantropi
di Berlino ho deciso di riutilizzare Markus, Alois e gli altri ulfhednar, già
comparsi in “La guerra dei lupi”. Ma le due opere non sono in continuity,
“Berserkr” si svolge in una linea temporale alternativa, una specie di universo
Ultimate! ^^
3) Sei
d’accordo con la mia recensione? Vuoi aggiungere qualcosa?
Molto contento, complimenti per l’impegno! Aggiungo soltanto
che il romanzo non si svolge nel 2001, come hai, giustamente, ipotizzato. Siamo
vent’anni dopo la firma degli Accordi dell’89 (anno non casuale, in quanto è
quello del crollo del Muro di Berlino, nella nostra linea temporale), quindi, a
voler dare una data, si va verso il 2009/2010, ma non il nostro 2009/2010,
bensì quello del mondo di “Berserkr”, in cui la storia non si è sviluppata come
la conosciamo noi. C’è stata la Guerra Calda, anziché la Guerra Fredda, e ogni
nazione ha avuto i suoi problemi a gestire le creature sovrannaturali, come
accennato dai riferimenti al Giappone e ad altri stati. Un mondo
geograficamente simile al nostro ma in cui il sovrannaturale è entrato con
prepotenza nella quotidianità.
4) Ci
sarà un seguito di Berserkr o è concepito per essere autoconclusivo?
“Berserkr” è un romanzo
autoconclusivo. Al momento ci sono un paio di racconti ambientati nello stesso
universo narrativo, ad esempio “Sunday, gloomy Sunday” (inserito nell’antologia
“Jukebox”, della mia associazione Nati per scrivere) e “Progetto Heimdallr”
(inserito nella nuovissima antologia “Tutta colpa dello zodiaco”, sempre della
mia associazione NPS). In futuro potrei scrivere un altro romanzo,
indipendente, ma sempre con protagonista Ulrik. Magari una nuova avventura, non
credo che lui direbbe di no; quando si tratta di menar le mani è sempre in
prima fila!
5) A
cosa stai lavorando in questo periodo? Progetti futuri?
Al momento sto scrivendo il
terzo e conclusivo capitolo di “Ulfhednar War”. Il secondo libro, “I figli di
Cardea”, uscirà a maggio, sempre Il Ciliegio Edizioni, in occasione del Salone
del Libro di Torino, e si preannuncia cupo e ricco di intrighi.
6) E i
progetti della tua Associazione culturale, Nati per Scrivere?
Tanti, troppi da
riassumere! Al momento siamo impegnati nella promozione della nuova antologia
“Tutta colpa dello zodiaco”, che contiene dodici racconti, ispirati ai segni
dello zodiaco. Poi a marzo partirà “Raccontando”, una rassegna letteraria
ospitata dal bar Why not? di Viareggio, dedicata ai racconti: presenteremo
infatti antologie di racconti di autori toscani, durante informali aperitivi
letterari. Infine, a maggio ci sarà una super novità! Chi è interessato, può
seguire Nati per scrivere sia su Facebook che sul nostro sito, per non perdersi
tutti gli aggiornamenti! 😊
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scrivere: https://www.facebook.com/natiperscrivere/
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https://natiperscrivere.webnode.it
Grazie per essere stato con
noi, alla prossima!
Grazie a te! Al prossimo
ululato!
Grazie mille! :)
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