RECENSIONE
SERIE TV: STRANGER THINGS 2° STAGIONE
Genere:
fantastico, horror, fantascienza, avventura
Puntate
2° stagione: 9
Stagioni:
2
Produzione:
USA
Rete
trasmissione italiana: Netflix
Dopo
averci emozionato con le sue atmosfere anni ’80 della 1° stagione, Stranger Things fa il bis con questa 2° stagione, ma le atmosfere non
sono più tanto quelle di E.T. quanto quelle di IT. Sì, perché i piccoli
protagonisti crescono, restano sempre dei ragazzini ma crescono, come cresce la
presenza del Sottosopra e dei mostri che ne provengono, dando un tocco horror
alla stagione.
Troviamo
Will sempre alle prese con i suoi problemi, tra cui la mancanza della cara
Undici; ritroviamo anche gli altri gruppi generazionali, quello degli
adolescenti (la storyline a mio avviso meno avvincente ) e quella degli adulti,
su tutti spicca la mamma di Will Winona Ryder, semrpe un po’ nevrotica e
pasticciona ma molto combattiva.
Undici
è la vera protagonista della serie, il personaggio ormai cult è quello che ha
un’evoluzione, una crescita più evidente rispetto agli altri: da vittima
diventa padrona delle proprie azioni, non dico di più per non spoilerare.
A
non essere affatto cambiata è la cittadina di Hawkins, sempre restia nei
confronti di chi è diverso e magari un po’ speciale.
Lo
sguardo rimane quello dei bambini, infarcito da citazioni nerd, ma quest’anno i
bambini hanno un anno in più.
Attendo
con ansia la terza stagione, sperando che i produttori riescano a mantenere
intatte le caratteristiche della serie cult senza sfociare nel ridicolo,
rischio sempre alle porte per le serie di genere soprannaturale, proseguendo
sulla scia già tracciata da questa ottima seconda stagione.
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