giovedì 28 giugno 2018



RECENSIONE SERIE TV: STRANGER THINGS 2° STAGIONE








Genere: fantastico, horror, fantascienza, avventura
Puntate 2° stagione: 9
Stagioni: 2
Produzione: USA
Rete trasmissione italiana: Netflix



Dopo averci emozionato con le sue atmosfere anni ’80 della 1° stagione, Stranger Things fa il bis con questa 2° stagione, ma le atmosfere non sono più tanto quelle di E.T. quanto quelle di IT. Sì, perché i piccoli protagonisti crescono, restano sempre dei ragazzini ma crescono, come cresce la presenza del Sottosopra e dei mostri che ne provengono, dando un tocco horror alla stagione.
Troviamo Will sempre alle prese con i suoi problemi, tra cui la mancanza della cara Undici; ritroviamo anche gli altri gruppi generazionali, quello degli adolescenti (la storyline a mio avviso meno avvincente ) e quella degli adulti, su tutti spicca la mamma di Will Winona Ryder, semrpe un po’ nevrotica e pasticciona ma molto combattiva.
Undici è la vera protagonista della serie, il personaggio ormai cult è quello che ha un’evoluzione, una crescita più evidente rispetto agli altri: da vittima diventa padrona delle proprie azioni, non dico di più per non spoilerare.
A non essere affatto cambiata è la cittadina di Hawkins, sempre restia nei confronti di chi è diverso e magari un po’ speciale.
Lo sguardo rimane quello dei bambini, infarcito da citazioni nerd, ma quest’anno i bambini hanno un anno in più.
Attendo con ansia la terza stagione, sperando che i produttori riescano a mantenere intatte le caratteristiche della serie cult senza sfociare nel ridicolo, rischio sempre alle porte per le serie di genere soprannaturale, proseguendo sulla scia già tracciata da questa ottima seconda stagione.



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