CINE-RECENSIONE
: VENOM
Genere:
supereroi
Produzione:
Marvel (Usa)
Durata:
112’
Regia:
R. Fleischer
Cast:
Tom Hardy, Michelle Williams,Riz Ahmed
Nel
film su uno dei più grandi nemici di Spiderman… non c’è Spiderman! Non viene
neppure accennato, e non solo lui: non c’è nessun legame con il resto del MCU,
come se fosse una storia a parte. Non è questo il peggior difetto del film.
Eddie
Brock è un giornalista d’inchiesta che viene licenziato per le sue indagini sul
potentissimo dottor Drake, che fa esperimenti con degli esseri alieni, i
simbionti, fondendoli con alcune cavie umane, dei poveri barboni. Brock,
mollato pure dalla fidanzata, insieme a una dottoressa pentita entra nel mega-edificio
dove avvengono gli esperimenti e il simbionte si unisce a lui, trasformandosi
in un essere ibrido, che poi diventerà un supereroe badass tipo Deadpool. Ogni
tanto stacca teste e se ne nutre, ma così, in allegria. Dopo combatterà un
cattivone peggio di lui, sempre ibrido umano-simbionte alieno (non faccio
spoiler ma chi è lo capirebbe anche un neonato).
Nei
fumetti Marvel il simbionte si era unito a Spiderman durante le Guerre segrete
organizzate dall’Arcano in un altro pianeta, in una famosissima saga del 1988,
diventandone il costume e potenziandone le capacità. L’unione all’inizio
sembrava funzionare, poi Peter inizia a diventare più violento e così se ne
libera (il punto debole di Venom resta uguale a quello del fumetto). Il
simbionte così finisce a unirsi con il giornalista sfigato e aspirante suicida
Brock, che odia Spiderman perché lo ritiene la causa del suo licenziamento. Un
personaggio quindi molto diverso dal giornalista del film, che ha
caratteristiche positive al contrario del Brock fumettistico; di conseguenza
il Venom del fumetto è molto più
pericoloso e letale di quello del film.
Questa
pellicola suscita numerose perplessità di vario genere.
Innanzitutto
la prima parte è cupa, quasi drammatica, mentre nella seconda si punta di più
sulla doppia personalità del personaggio in chiave comica (con pochi esiti) e
sulle scene d’azione, cambiamento di registro che disorienta; poi ci sono delle
assurdità sparse, quella che mi ha dato più fastidio è stata l’ingresso
nell’edificio di Eddie e della dottoressa che poi passeggiano all’interno
tranquilli e beati. Cacchio, le telecamere non c’erano?! Oppure i simbionti che
non si adattano e in pratica uccidono i loro ospiti umani quasi all’istante,
mentre guarda caso si adattano benissimo proprio a Eddie e al suo nemico,
perché sì.
Alla
fine la strana “coppia” un po’ schizoide che si viene a creare non è nemmeno
male, il film non è noioso e ottimo sul lato tecnico, la musica è acida quanto
basta, recitazione bene, ma proprio non ci siamo.
Per
rassicurare i fan: Stan Lee, appare; c’è il primo finalino che rivela il
villain del sequel (capiranno chi sia solo i Marvel-fan Veri Credenti); c’è un
finale inaspettato alla fine dei titoli di coda, che immagino introduca l’universo
Ultimate o quello 2099, non saprei dire nemmeno io.
Direi
che si può tranquillamente non vedere. Non saprei nemmeno dire se è adatto ai
bambini perché qualche scena fortina c’è, ma la trama è davvero semplicistica
per interessare davvero un adulto. Magari dai 10-11 anni in su può andare.
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