BLOGTOUR IL MISTERO DI VIRGINIA HAYLEY -
QUARTA TAPPA
Titolo: Il mistero di Virginia Hayley
Autore:
Alessio Filisdeo
Editore:
NPS Edizioni
Genere:
urban fantasy / gotico
Pagine:
194
Formato:
cartaceo e digitale
Prezzo:
14 euro (cartaceo) / 2,99 euro (digitale)
ISBN:
978-88-31910-118 (cartaceo) / 978-88-31910-125 (digitale)
Uscita
ufficiale:
1 marzo 2019 (ebook), 15 marzo 2019 (cartaceo).
Disponibile
su tutti gli store di ebook
Disponibile
su tutti gli store di libri, in libreria (distribuzione Libro.co) e
sul sito NPS Edizioni
Hello cari lettori, IUF è lietissimo di partecipare al blogtour dedicato al romanzo di Alessio Filisdeo Il mistero di Virginia Hayley!
Questa la trama del romanzo:
Londra.
Autunno 1892.
Una
serie di efferati delitti a sfondo rituale sconvolge la città e
l’opinione pubblica.
Un
investigatore oppiomane, un’elegante dama straniera, un americano
dai modi spicci e un vecchio cacciatore aristocratico si ritrovano a
indagare sull’omicidio della giovane Virginia Hayley, che Scotland
Yard cerca pervicacemente di nascondere.
In
una corsa contro il tempo, tra bassifondi degradati, sontuose sale da
ballo e magioni infestate da antiche presenze, i quattro riluttanti
compagni si ritroveranno invischiati loro malgrado in un inquietante
complotto interno all’Impero Britannico, cercando al contempo di
scongiurare il Crepuscolo di Ra e l’avvento del caos.
Leggiamo un estratto:
Qualunque
organo governativo rappresentiate realmente, di qualunque società
segreta o circolo facciate parte, dimenticate gli accadimenti
connessi a Virginia Hayley. Inseguirli, e badate che questa non è
una minaccia, vi distruggerà.
Il
mondo, dicono, è un luogo oscuro e crudele. Credetemi, non volete
sapere quanto in realtà sia ancora più oscuro e crudele.
Qualche notizia sull'autore:
Nato
ad Ischia nel 1989, Alessio Filisdeo vive a Barano d’Ischia.
Comincia
a scrivere racconti fantasy, e a tema supereroistico, a sedici anni
finché, una bella notte, non si trova ad assistere per caso alla
proiezione del film culto Intervista col Vampiro.
Sboccia
immediatamente l’amore per la figura del vampiro aristocratico, per
il genere gotico e per i grandi classici ottocenteschi. Il passo da
fan del genere a fanatico cultore è più breve del previsto.
Conclude
il suo primo romanzo storico a tinte sovrannaturali all’età di
diciannove anni. C’è un solo problema: ormai i “vampiri di una
volta” di cui ha scritto sono passati di moda.
Ma
Alessio Filisdeo non demorde: destreggiandosi tra la passione per la
scrittura e alcuni lavoretti part-time (confermando quindi lo
stereotipo dello scrittore perennemente squattrinato con tante belle
speranze), e spaziando momentaneamente tra più generi e personaggi,
aspetta pazientemente il ritorno alla ribalta della creatura dannata
in tutto il suo maledetto splendore.
Per
il momento ha pubblicato tre opere di genere urban fantasy, e una di
genere gotico, con la casa editrice Nativi Digitali Edizioni.
E ora veniamo agli argomenti che analizzeremo in questa quarta tappa del blogtour, ovvero i simboli presenti nel romanzo.
Pentacolo
Il pentacolo è
il simbolo magico per eccellenza. Viene spesso erroneamente associato al Male,
in quanto in epoca Medioevale la Chiesa lo bollò come tale, ma nelle antiche
culture pagane fungeva semplicemente da protezione verso le forze invisibili, o
da catalizzatore di energie mistiche.
Secondo alcune
culture, le estremità del pentacolo raffigurano i cinque elementi del cosmo
(acqua, aria, fuoco, terra e spirito); per altre, invece, il rapporto che
intercorre tra il mondo fisico e quello divino, col corpo umano disposto
geometricamente nel pentalfa.
Le
interpretazioni, insomma, sono innumerevoli.
Ne “Il mistero
di Virginia Hayley” il pentacolo sarà un simbolo adoperato dall’assassino, il
cui scopo verrà rivelato col progredire della storia.
Occhio
di Ra
L’Occhio di Ra,
o Occhio di Horo, o ancora Occhio di Horus, è probabilmente il simbolo più
famoso e conosciuto dell’antica cultura egizia.
Raffigura, per
l’appunto, l’occhio sinistro del dio del sole, spesso rappresentato con la
testa di falco, ricettacolo di un grande potere mistico, tanto sulla vita
quanto sulla morte.
Secondo i miti,
Horus perse il suo occhio durante una feroce battaglia contro Seth, dio del
caos e suo acerrimo rivale, cercando di ristabilire l’ordine naturale sulle
terre d’Egitto.
Ne “Il mistero
di Virginia Hayley” l’Occhio di Ra ricoprirà un ruolo di primaria importanza, a
testimonianza di come, tra le altre cose, durante il periodo vittoriano
rinacque nella società accademica (e non solo) un grande interesse per la
cultura del Nilo.
Le
Grand Guignol
Originariamente
nome del celebre teatro parigino, sul finire del XIX secolo Le Grand Guignol
assunse un significato tutto suo.
Era un termine
(in parte sopravvissuto fino ad oggi) che stava ad indicare una
rappresentazione teatrale, un intero genere addirittura, caratterizzato da
storie particolarmente macabre e violente.
Gli spettacoli,
spesso grotteschi e perversi, mettevano in scena sesso e nudità, omicidi e
sovrannaturale, e fin da subito ottennero uno straordinario successo di
pubblico.
Le Grand
Guignol, che toccò l’apice della sua popolarità proprio a Londra, durante la
prima metà del XX secolo, fu a tutti gli effetti il precursore del cinema
horror e splatter. Ironicamente cadde in disgrazia soppiantato proprio da
quest’ultimo.
Ne “Il mistero
di Virginia Hayley” i protagonisti vengono chiamati a riflettere su questo
singolare fenomeno, dimostrando, nonostante tutto, una visione d’insieme poco
lungimirante, e ancor meno benevola, nei confronti di una “moda passeggera”.
Jack
lo Squartatore
Figura che non
avrebbe bisogno di nessuna presentazione, quella dello Squartatore di
Whitechapel ha per secoli influenzato, direttamente o indirettamente,
l’immaginario collettivo di genere.
Tra l’estate e
l’autunno del 1888, Jack mutilò, seviziò è uccise almeno cinque donne,
divenendo il più celebre assassinio seriale del XIX secolo e della Storia
Moderna.
Descrivere per
intero la sua storia, parlare delle indagini, dei sospetti, delle teorie
complottiste e delle mezze verità che non portarono mai a una cattura
richiederebbe un tempo davvero eccessivo.
Libri e film
sull’argomento si sprecano e, nel caso, per i curiosi, sapranno assolvere al
loro compito.
Certo è che Jack
lo Squartatore, a scapito dei secoli, continua a solleticare insistentemente la
morbosa fascinazione delle menti più disparate.
Ne “Il mistero
di Virginia Hayley”, ambientato nel 1892, si avvertono ancora gli echi di
inquietudine connessi alla figura dello Squartatore, e di come l’opinione
pubblica nutra un forte senso di sfiducia verso le forze dell’ordine.
Non perdete le tappe successive del blogtour! Prossimo appuntamento: blog Peccati di penna, il 7 marzo!
Grazie mille! ;)
RispondiEliminaSiam qui apposta!
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