SEGNALAZIONE: LA STREGA DELLA FONTE di SABRINA GUARAGNO
Genere: Fantasy
Casa Editrice: Nativi Digitali Edizioni
Data d’uscita: 22 novembre 2018
Pagine: 292
Prezzo E-book: 3,99 €
Prezzo cartaceo: 14,00 €
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Cari lettori, oggi vi segnalo questo fantasy, La strega della fonte di Sabrina Guaragno.
Trama:
"Vedo le sue labbra incresparsi in un sorriso inquietante, e un brivido di freddo mi scende lungo la schiena. Capisco che sta per correre da come tende la schiena e le braccia davanti a sé, ed entrambe iniziamo la nostra reciproca corsa verso la vittoria".
Alaisa, una ragazza umile ma determinata, è pronta per partire per il
viaggio più importante della sua vita, con l'obiettivo di raggiungere la dimora
della famosa Strega della Fonte e diventare sua apprendista: il suo sogno fin
da bambina!
Quello che Alaisa non sa, è che la magia conferisce grandi poteri, e per padroneggiarla al meglio è prima necessario fare i conti con le proprie aspirazioni e le proprie paure.
Il mondo segreto delle Streghe offre molte opportunità, ma anche molti rischi e ombre... tra tutti i nuovi intriganti personaggi che conoscerà, riuscirà a capire di chi potrà fidarsi, e da chi dovrà difendere tutto ciò che le è più caro?
Quello che Alaisa non sa, è che la magia conferisce grandi poteri, e per padroneggiarla al meglio è prima necessario fare i conti con le proprie aspirazioni e le proprie paure.
Il mondo segreto delle Streghe offre molte opportunità, ma anche molti rischi e ombre... tra tutti i nuovi intriganti personaggi che conoscerà, riuscirà a capire di chi potrà fidarsi, e da chi dovrà difendere tutto ciò che le è più caro?
Con "La strega della fonte" Sabrina Guaragno ci porta in un nuovo universo Fantasy intricato e affascinante, in cui le atmosfere romantiche si mischiano ad altre cupe e inquietanti. E dove il potere della magia permette a maghi e streghe di realizzare i loro sogni, ma anche il manifestarsi di veri e propri incubi...
Godiamoci un lungo estratto:
L’inizio del viaggio
Il giorno tanto atteso è finalmente
arrivato.
Mi sembra di aspettarlo da sempre,
da quando ero una bimbetta con le ginocchia sbucciate e tanti sogni infranti.
Da allora sono cambiate tante cose, sono cambiata tanto anch’io. Ma il mio
desiderio è rimasto immutato, come un obiettivo da
raggiungere, un’ancora a cui aggrapparsi.
Solo qualche giorno fa, ero a casa a
ricamare tovagliette da vendere al mercato con mia madre: ero una ragazza di
quasi diciassette anni che cercava di aiutare la famiglia ad andare avanti. E
oggi, invece, mi ritrovo qui, ad attendere il momento in cui incontrerò la
Strega della Fonte.
Quasi non riesco a crederci, mentre
cammino sull’erba troppo cresciuta del Prato. Per essere un posto quasi sacro
dove, ogni tre anni, dozzine di ragazzi e famiglie si appostano con ansia per
assistere alla “grande partenza”, non sembra avere nulla di speciale. Tranne,
forse, la natura molto più bella e lussureggiante rispetto a qualsiasi altro
bosco abbia mai visto.
«Eccoci arrivate» sussurro,
sistemandomi meglio la borsa sulla spalla e scostandomi un ciuffo di capelli
castani dal viso.
Mia madre sorride debolmente, mentre
Egea e Dacy ridacchiano. Nonostante ciò, nei loro occhi posso scorgere l’ombra
di preoccupazione che, ormai da un po’ di tempo, si annida nei loro pensieri di
bambine cresciute troppo in fretta.
È difficile prendere questa
decisione, scegliere di tentare la sorte per avviarsi in un viaggio con altri
ragazzi sconosciuti e agguerriti, per cercare la strana vecchietta: la Strega
Maestra della nostra regione che, ogni tre anni, prende con sé un nuovo,
fortunatissimo apprendista.
È difficile, ma non per me che ho
sognato fin da bambina di poter, un giorno, diventare una strega.
Il nostro villaggio, Erad, dista
solo qualche giorno di cammino da Farery, la cittadina dove ci troviamo adesso.
È stato faticoso arrivare fin qui a piedi, ma quando ho pregato mia madre e le
mie sorelline di rimanere a casa, non hanno voluto sentir ragione: mi avrebbero
accompagnato fino al punto dove il Prato si collega al Ponte, mi avrebbero dato
gli ultimi abbracci e baci, e sperato per me di non vedermi per tre anni, o
almeno di ritornare da loro senza nulla di rotto.
Il viaggio per raggiungere la cima
del monte Raif, in effetti, non sembra proprio essere una passeggiata.
È pomeriggio, il sole non è ancora
sul punto di tramontare, ma c’è già un piccolo drappello di persone in attesa.
Alcuni bambini giocano a rincorrersi, mentre gli adulti se ne stanno in piedi
in piccoli gruppi, parlottando fitto fitto. Solo tre o quattro persone, più
vicine al limitare del dirupo, sembrano avere l’espressione di chi versa nella
preoccupazione almeno quanto mia madre e le mie sorelle.
Il mio sguardo viene catturato
dall’immensità del luogo in cui mi trovo. Il bosco che circonda il camminamento
che ci ha portato dalla mia cittadina fino a Farery è bellissimo, abitato da
creature dai colori bizzarri, uccellini canterini che si posano su alberi
altissimi dalle foglie carnose e brillanti, fiori vividi e profumi inebrianti.
Ma il Prato è qualcosa di
spettacolare. Sembra che qualcuno l’abbia disegnato dal nulla, perché non ci si
potrebbe spiegare altrimenti l’enorme spazio a forma di semicerchio, sgombro da
arbusti e alberi, ma circondato da fusti dalle chiome floride. Termina su un
dirupo, con uno strapiombo improvviso, tanto che i fili di erba incolta
penzolano sulla roccia viva e sul vuoto.
Mi volto, guardo mia madre e le
sorrido. Poi abbandono la borsa piena di viveri vicino alla mia famiglia che si
riposa. Agguanto i lembi della lunga gonna, alzandoli appena mentre corro verso
il bordo del Prato.
Guardo giù e mi gira la testa. Il
vuoto si perde nel buio, spezzato solo dalla presenza di un' enorme cascata,
che sbuca dall’interno della roccia, dal versante opposto al mio, provocando
uno scrosciare roboante. Di fronte a me, oltre il baratro, si erge una montagna
gigantesca.
Alzo gli occhi al cielo, il sole che
me li brucia un po’. Guardo le chiome degli alberi sulla cima del Raif, e penso
che lì, da qualche parte, c’è una fonte. Che lì c’è la mia Maestra. Che devo
trovarla.
Scopriamo chi è l'autrice:
Sabrina Guaragno nasce a Bari il 27 giugno del 1993, ma trascorre la
sua infanzia e la sua adolescenza a Modugno.
Sabrina nutre anche una
passione viscerale per la mente umana: dopo il diploma come
operatore turistico, ha conseguito la laurea triennale in Scienze e
Tecniche Psicologiche e quella magistrale in Psicologia
Clinica presso l’Università Aldo Moro di Bari.
Attualmente, sta
svolgendo il tirocinio post-laurea presso il Dipartimento di Scienze della
Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università Aldo Moro di Bari.
Da qualche anno
gestisce il blog letterario Non servono le ali per volare, e
fa parte della redazione di Leggendo a Bari, blog legato
all’omonimo gruppo di lettura barese. Inoltre, fa parte dello staff di Psychondesk,
blog di psicologia, come membro del Comitato Scientifico, autrice e correttrice
di bozze.
La storia di Alaisa vi ha incuriosito?
Questo il sito web della saga:
Ecco le pagine social dell'autrice:
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/LaStregadellaFonteLaSagadiAlaisa
Account Instagram: https://www.instagram.com/la_strega_della_fonte/
E per finire in bellezza il booktrailer!
Grazie mille della segnalazione e del bellissimo articolo! <3
RispondiEliminaE' stato un piacere :)
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