DOPPIA
RECENSIONE : CLOAK & DAGGER ~ SERIE TV E FUMETTO
Genere:
supereroi, fantascienza, fantasy, avventura
Stagioni:
1 - continua
Puntate:
10
Produzione:
Marvel
Rete
italiana: Amazon Prime video
Cast:
Olivia Holt, Aubrey Joseph
Autori:
Bill Mantlo, Ed Hannigan, Rick Leonardi (no, non è mio parente!)
Editore:
Marvel /Play Press
Prima
uscita italiana: 1989
Prezzo
di copertina: £ 8.000
Link: ebay
Cari
fumettofili e teledipendenti, dopo aver visionato la prima stagione di Cloak
& Dagger mi sono messa a compiere una epica cerca tra i miei fumetti e ho
reperito il vecchio, anzi antico primo numero dell’albo dedicato ai due eroi
Marvel, e l’ho riletto a distanza di 30 anni.
Uno
shock culturale…
Il
volume riprende i quattro numeri della miniserie uscita negli USA nel 1983/84,
quindi diversi ani prima dell’uscita italiana, e l’introduzione recita così:
“Lei
è bianca, colta, ricca, pura: l’incarnazione della luce. Lui è nero,
balbuziente, tenebroso: l’incarnazione del buio. Il loro legame non è una
semplice alleanza: è la coabitazione forzata di due perfetti opposti che il
fato costringere a vivere insieme. […] Un dualismo puro.”
A
distanza di anni il cliché è evidente e anche un pochinino razzista se vogliamo,
ma all’epoca si trattava di una storia innovativa, con personaggi originali. I
due adolescenti si incontrano per caso a New York: lei, Tandy Bowen, fugge
della famiglia e lui, Tyrone Johnson, dalla polizia. Qui vengono rapiti e
utilizzati per sperimentare una nuova droga: da qui l’origine dei loro poteri. Lei, Dagger
emette lame di luce che feriscono i nemici, oppure aiutano i drogati a liberarsi
dalla dipendenza, quindi capacità curative; lui, Cloak, con la sua cappa connessa alla
dimensione oscura ha sempre bisogno di luce e a volte la "prende" dalle persone
che ingloba al suo interno, ma è anche un teleport.
Le
storie sono molto drammatiche, ambientate nei bassifondi di NY, dove i due
agiscono come vendicatori fuorilegge, vigilantes mascherati che si rifugiano in
una chiesa, venendo però braccati dalla detective O’Reilly, che non ammette i
loro comportamenti da giudici-giuria-boia.
Ovviamente
le loro avventure sono continuate negli anni, intersecandosi con le vicende
degli altri supertipi Marvel, specie con gli X-Men in quanto per lungo tempo si
è dibattuto se i due avessero il gene X o meno. (È andata a finire che non ce
l’hanno).
I
due hanno anche subito un bel restyling nei numeri più recenti.
La sceneggiatura vista con occhi moderni non appare il massimo,
specie per quel che riguarda le didascalie onnipresenti e super-spiegone, nei
fumetti attuali quasi completamente abbandonate; i volti del disegnatore mio omonimo
Leonardi sono molto molto espressivi anche se a volte eccede nelle smorfie; le
vignette dettagliate e dinamiche; i colori sono realizzati coi retini. Carina
la cover coi due personaggi a tutto campo, lui con la sua cappa nera
aspira-luce e risucchia- presone e lei con le sue daghe di luce.
E
veniamo alla serie tv.
La
prima differenza che salta all’occhio è l’origine dei loro poteri. I due da
piccoli vengono investiti dall’esplosione causata dall’industria Roxxon, poi si
rincontrano otto anni dopo; inoltre lui è ricco mentre lei no, capovolgendo lo
stereotipo del fumetto.
Inoltre
siamo a New Orleans invece che a New York. Come mai? Boh! Forse perché NY
pullula di supereroi e avrebbero quindi dovuto fare dei crossover?
Ricordiamo
che C&D fa parte del MCU e che nel
corso della serie ci sono varie citazioni di altri supereroi.
Pure
poteri sono un po’ diversi, anche se ancora nella prima stagione i due non
sanno utilizzarli al meglio: ad esempio, lei riesce anche a scoprire i desideri
altrui, lui le paure.
Il
tono è molto young adult; ci sono lunghe sequenze sottolineate da una buona ma
un po’ invadente colonna sonora dove vengono mostrate le loro vite da teenager,
sconvolte dai poteri e dalla missione che si sono prefissati: fare tana alla
Roxxon, colpevole di tanti crimini ambientali e non. Non manca l’avventura; ci
sono molti comprimari, tra cui i parenti dei due e la detective O’Reilly,
presente anche nei fumetti.
La
serie ingrana nella seconda parte, la prima parte come al solito è dedicata
maggiormente alla presentazione dei personaggi e dei loro poteri.
Commento finale: la serie è stata di mio gradimento, ho compreso l'intento di attualizzare i personaggi e renderli appetibili per un pubblico giovane, pienamente riuscito.
La
seconda stagione si preannuncia interessante, e non manca molto: è annunciata
per la prossima primavera.
Stay
tuned!
Ho visto la serie e mi è piaciuta abbastanza.
RispondiEliminaAspetto la seconda stagione :)