RECENSIONE:
AMISTAD LA FIGLIA DELLA LUNA
di
FRANCESCA REDEGHIERI
Il
romanzo narra le vicende eroiche (ed
erotiche) delle Amazzoni ai tempi della seconda guerra punica
Genere:
romance storico- mitologico fantasy
Editore:
Emma books
Collana:
Vintage
Pagine:
347
Prezzo
di copertina: €10,90
Link:
Amazon
Stavolta
ho scelto di leggere qualcosa che si differenzia dai generi che prediligo:
Amistad la figlia della luna, romanzo che affonda a piene mani nella storia e
nella mitologia ma con una forte componente sentimentale ed erotica.
La
vicenda si svolge nel 219 a.C., durante la seconda guerra punica (poco prima
del mio racconto I libri fatali contenuto in Oracoli, dunque), e segue le
vicende delle due amazzoni Amistad e Briseide, gemelle con una maledizione e di…
misteriosa provenienza, come si evince subito dal mitologico prologo.
Sinossi
:
Anno 219 a. C.
L’esercito romano sta espandendo la sua brama di potere e solo un uomo sembra
poterne arrestare l’avanzata: Annibale. Per questo i popoli che vogliono liberarsi
dall’oppressione di Roma si uniscono al grande comandante cartaginese, tra di
essi le leggendarie Amazzoni. Nei ranghi di questa stirpe di donne guerriere,
le cui epiche gesta le hanno rese temibili in ogni angolo del mondo conosciuto,
ci sono due sorelle, non solo di spada ma anche di sangue. I loro nomi sono
Amistad e Briseide. La guerra cambierà bruscamente il corso della loro vita,
sconvolgendo tutto ciò in cui hanno sempre creduto, ma insegnerà loro il potere
dell’amore. Il prezzo da pagare però sarà alto: l’uomo che condurrà Amistad
alla scoperta di una passione dolce e inaspettata è infatti un romano, il
nemico. I due si troveranno così su schieramenti opposti, in una sfida contro
il fato che si prenderà gioco di loro. Sullo sfondo, l’eco di una lontana
maledizione divina. Le scelte di Amistad saranno difficili da affrontare, a
volte persino inammissibili. Ma quando c’è di mezzo l’amore, nulla sembra
essere impossibile…
Pur
non essendo particolarmente originale (origini misteriose, incontri fatali,
amori impossibili o quasi, tradimenti vari, c’è tutto il classico necessaire) ,
lo stile molto scorrevole ed avvincente, equilibrato in ogni parte
(descrittiva, d’azione, emotiva) e l’ambientazione ben studiata rendono il
romanzo molto piacevole a leggersi, accattivante e coinvolgente. I personaggi
sono ben delineati, con un loro carattere specifico, e restano bene impressi.
Ci
sono diverse scene erotiche, che , gusto personale, a me non piacciono molto,
ma con obiettività devo dire che sono scritte bene e mai volgari.
La
scelta dei nomi mi incuriosisce. Perché chiamare la protagonista Amistad, che è
un termine spagnolo che non ha nulla a che vedere con il luogo e l’epoca? Gli
altri nomi sono tutti coerenti col tempo e col luogo, a parte il mercenario
spartano che si chiama Random (“casuale” in inglese): la sorella si chiama
Briseide come la schiava di Achille, poi c’è Pentesilea la regina delle
Amazzoni, Clonia che è la madre adottiva delle due, e poi i personaggi romani,
come il co-protagonista Longino (come il noto legionario che colpì Gesù sulla
croce con la sua lancia).
I nomi
delle località sono molto precisi.
Tra i
personaggi storici presenti spicca
Annibale Barca.
Quello
che invece non mi è piaciuto sono i diversi errori storici che, nonostante
traspaia lo studio a monte effettuato dall’autrice, potevano essere facilmente
evitati.
Va
bene che è un romanzo non propriamente storico, c’è molta mitologia e quindi un po’ di fantasy, ma ci si poteva
attenere ugualmente alla veridicità di alcuni fatti senza dover modificare la
trama.
Il principale errore è quello di chiamare Roma “Impero”, e anche se una
o due volte viene chiamata Repubblica, come giustamente era, viene anche citato
un imperatore che non poteva esserci
dunque in nessun modo. Un’altra imprecisione
sta nella crocifissione: la protagonista e il suo amante romano Longino hanno
paura che l’amazzone possa venir catturata e crocifissa, ma questo è
impossibile perché i Romani non crocifiggevano le donne. Tralasciando la figura
del senatore Gaio Flaminio, rappresentato
come un uomo avido e corrotto mentre era
un bravo tribuno della plebe , un'altra svista che non ho ben capito si trova
nel modo in cui Longino chiama la sua bella, ovvero “mea bellator”,
tradotto sarebbe “mia guerriero”. In
latino è un errore, perché non “mea bellatrix”, mia guerriera?
Il
finale mi è piaciuto, anche se ho qualche perplessità sull’origine delle due
sorelle, che non dico per non spoilerare; non risolve tutte le sottotrame: è
evidente come ci si possa attendere un seguito, che infatti è appena uscito col
titolo di “ Briseide, la figlia del sole”; tra l'altro c'è anche un altro breve romanzo, "Castalia la figlia del corvo", che si inserisce tra i due romanzi.
Circa
l’edizione, è accurata, ci sono pochissimi refusi e la cover è in linea con
quelle di Emma Books, creata appositamente e perfetta nella sua semplicità.
Passiamo
all’intervista all’autrice, Francesca Redeghieri, che potrà risolvere i dubbi e
le perplessità sopra espresse.
1)
Ciao
Francesca, benvenuta su Infiniti universi fantastici. Ti va di parlarci in
breve di te e della tua passione per la scrittura?
Ciao Alessandra è un piacere essere qui con voi e come
prima cosa volevo ringraziarti per aver letto la storia di Amistad e averle
dato una possibilità. Mi chiamo Francesca e come amo descrivermi io, sono una
raccontastorie a tempo perso. Scrivo principalmente di notte e nei momenti in
cui le varie attività quotidiane ( lavoro, casa, famiglia) mi lasciano un
attimo di tregua, così accendendo il mio pc mi immergo nel mio mondo fantastico.
2)
Cosa
ti affascina della mitologia greca e romana e delle Amazzoni?
Da sempre sono affascinata dalla mitologia e da
quell’alone mistico che la circonda, in più le Amazzoni sono donne guerriere
con gli attributi. Chi è che non sarebbe affascinato da loro?
3)
Cosa
ne pensi della mia recensione? Cosa dici riguardo le imprecisioni da me riscontrate?
Grazie per le belle parole che hai usato e sono felice che
alla fine e nonostante tutto, il libro ti sia piaciuto. Come effettivamente hai
detto anche tu c’è stata una grande e lunga ricerca. A volte si impiega più
tempo in quella che nella stesura stessa del romanzo. Sono fondamentali al fine
di riuscire a incastrare perfettamente ciò che hai nella testa con i fatti
reali che sono accaduti e che riempiono le pagine dei libri di storia. A volte
però, e me ne dispiace, può succedere d’incappare in uno scivolone e mi
riferisco al fatto che alcune volte ho definito Roma un Impero anziché una
Repubblica.
Invece per quanto riguarda la crocifissione non sono
assolutamente d’accordo con la tua critica. I due protagonisti hanno il timore
che se Amistad venisse catturata rischierebbe di essere giustiziata come nemica
di Roma. Lei sarebbe a tutti gli effetti una schiava di guerra e di conseguenza
punibile con la morte. I romani non si sarebbero fatti alcuno scrupolo,
nonostante il suo essere donna, a metterla in croce, anzi. C’erano solo un tipo
di persone che nell’antica Roma non sarebbero mai stati crocifissi: i Romani
stessi, sia che fossero stati uomini o donne, loro erano intoccabili solo per
il semplice fatto di essere romani.
4)
Come
mai hai scelto per la tua protagonista un nome non in linea con quelli
dell’epoca?
Il nome Amistad invece indipendentemente dall’origine
spagnola è stata una mia scelta personale, perché mi piaceva l’idea che
un’amazzone portasse addosso un nome che richiamasse la loro amicizia
inscindibile, la loro sorellanza.
5)
Cosa
troveremo nel sequel del romanzo? Si tratta del finale o è previsto un terzo
volume?
Il volume successivo a quello di Amistad è Castalia La
Figlia Del Corvo ed è una sorta di epilogo lungo di una coppia secondaria
presente nel libro di Amistad e a cui mi ero particolarmente affezionata, poi
segue il libro su Briseide La Figlia Del Sole e come ultimo ci sarà un’altra
novella che chiuderà la serie.
La serie Amazzoni è composta da quattro volumi
autoconclusivi, nei quali ogni singola guerriera racconterà la sua storia, ma
la maledizione che aleggia nell’aria sarà il loro filo conduttore.
6)
Altri
progetti?
Sto ultimando un romance contemporaneo ambientato nel mondo
del baseball e che mi piacerebbe pubblicare entro la fine dell’anno, in più ho
in progetto anche uno spin off della serie Amazzoni che si collegherà al libro
di Castalia.
Grazie per essere stata con noi!
Grazie a voi.
In conclusione, il libro mi è piaciuto, lo consiglio a chi
ama storie appassionanti e romantiche ma con ambientazione storico-mitologica e
con combattimenti, scene d’azione e ambientazione diversa dalle solite storie
romance, con un tocco di hot; meno a chi bada molto a tutti gli aspetti storico-culturali
del passato.
Il booktrailer del libro:
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