lunedì 17 febbraio 2020



Write together for human rights





Il progetto letterario in favore di un’associazione benefica organizzato da due gruppi Facebook vedrà presto la luce



Logo di Self creato dall'illustratore Antonello Venditti
(no, non il cantante)




Buon anno cari lettori, oggi parliamo di un progetto molto speciale, come vi ho anticipato nel post di fine anno.

Per la prima volta, due tra i più celebri e seguiti gruppi letterari (e non solo) di Facebook hanno unito le forze per organizzare un evento unico: 14 squadre composte da autori, editors, artisti, vidomakers e bloggers creeranno dei racconti a tema, che saranno raccolti in un’antologia i cui proventi andranno a un’associazione benefica che si occupa di diritti umani. Quale? Si saprà in seguito.

Partiamo dai due gruppi Facebook, Scrittori e lettori Fantasy, Self per i followers, e Scripta Manent: gli admin si sono gemellati per creare questo progetto, e già questo è un bellissimo segnale in un mondo, quello dei gruppi Facebook, certamente vario e interessante, ma fatto anche di individualismi, ripicche, protagonismi e via discorrendo, proprio come il mondo reale.
Basta così poco invece per collaborare e tirar fuori idee che possono davvero fare la differenza, e loro l’hanno fatto.


E veniamo a noi. Infiniti universi fantastici sarà il blog della squadra Terramare, composta, oltre che dalla sottoscritta Alessandra Leonardi, dall’autrice Eireann Leah Reid, dal disegnatore Fabio Leone, Andreina Grieco in veste di videomaker e dalla editor Teresa Alonzi.

Il racconto fantasy ideato da Eireann, “Mavis e il Millenario”, affronta due tematiche molto importanti, quelle del bullismo e della fiducia in sé stessi. I protagonisti sono “diversi” rispetto alle caratteristiche somatiche della propria razza, e questo li porterà a sentirsi esclusi, ma non rinunceranno a partecipare a una fondamentale missione.
Un chiaro esempio di come il genere fantasy racchiuda in sé messaggi decisi e profondi e non sia solo un genere escapista e d’intrattenimento.

Ma sentiamo direttamente dalle voci dei protagonisti come hanno lavorato al progetto.

 1) Eireann, Fabio, Andreina, Teresa: presentatevi ai lettori di IUF, lasciando anche i link ai vostri siti e alle vostre pagine social!

E: Ciao a tutti, sono Eireann e sono un’autrice emergente di racconti  fantasy. Da sempre affascinata da tutto ciò che è mistero, magia e paranormale, mi sto cimentando nella stesura della mia saga “Witch Hunters” (composta da racconti - che sto pubblicando in self - e romanzi). Se volete saperne di più su di me e i miei personaggi, ecco i miei contatti:

F: Salve a tutti, sono Fabio Leone, illustratore professionista.  Per quanto io ricordi ho sempre adorato il “creare” qualcosa con le mie mani. Non importava fosse disegnare, modellare, ritagliare o lavorare il legno... questa mia inclinazione si e' trasformata in uno studio sistematico solo diplomandomi in Accademia e poi iniziando a lavorare nell'editoria tramite una agenzia di illustratori.  Potete vedere molti dei miei lavori ai seguenti link:

A: Ciao a tutti. Sono Andreina, autrice della saga fantasy mediorientale "Yohnna e il Baluardo dei Deserti" e di un racconto per la raccolta di beneficenza "I viandanti di Eirahn". Oltre a scrivere amo cantare jazz, fare cosplay e frequentare fiere del fumetto. Il videoediting è una passione nata all'università che ho rispolverato per la causa.
Sito ufficiale: http://andreinagrieco.it

T: Ciao! Sono Teresa, e sono una media strategist, notate che non ho scritto “social”: mi occupo di comunicazione su ogni livello, ed i social sono solo una parte. Tutto è iniziato con i miei primi lavori in casa editrice, come editor e correttore di bozze, e nonostante il mio impiego attuale sia un altro continuo a lavorare con le parole, lavorando come editor free lance.

2) Perché avete deciso di partecipare al progetto Writetogether?

 E: Per mettermi alla prova. Ti confesso che non ho molta dimestichezza con i racconti, soprattutto quando si tratta di scrivere una storia con una traccia delineata da altri e in un numero di battute ben stabilito. Una bella sfida. Felice di averla accettata, anche perché mi ha dato la possibilità di lavorate con un team davvero affiatato e competente.

F: Almeno una volta l'anno cerco di ritagliare del tempo per lavorare a progetti a scopo umanitario. Inoltre lavorare con un nuovo gruppo di persone porta sempre a risultati nuovi e talvolta sorprendenti.

A: Ho scoperto l'iniziativa grazie a Vincenzo Romano, con cui ho collaborato per "I Viandanti di Eirahn". Non avevo ispirazione per un altro racconto, ma volevo partecipare lo stesso perché in questi casi ogni aiuto è importante. Appena ho letto "Videomaker", mi sono ricordata della mia passione dei tempi dell'università.

T: Stavo cercando un gruppo per lavorare ad un testo fantasy, così ho approfittato dell’occasione. Inoltre lo scopo umanitario del contest mi ha dato la spinta definitiva: così mi sono messa in ballo.


 3) Questa è la prima volta che lavorate “in gruppo”? Come vi siete trovati?

E: Ho avuto modo di lavorare a un racconto a più mani, tempo fa, per un contest su SeLF. Bellissima esperienza, anche se un po’ sconclusionata a causa dei tempi strettissimi e i vari impegni degli altri autori (c’era una fiera in mezzo) con i quali ho collaborato. Con il Team Terramare è stata subito intesa. Siamo riusciti a coordinarci e a gestire il progetto al meglio. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto insieme. Ognuno ha fatto la sua parte dando il meglio di sé. Sono orgogliosa di far parte di questa squadra.

F: È stata una esperienza gradevole e senza complicazioni. Il tema trattato mi ha permesso di creare una illustrazione adatta in relativamente poco tempo e ciò mi ha permesso di sperimentare anche con una inchiostrazione diversa dal mio “solito”. Tutto il team ha lavorato con impegno e dedizione. Una esperienza che ripeterei con piacere.

A: Questa è la seconda esperienza dopo i già citati Viandanti. Ho trovato il gruppo Terramare motivato, positivo e soprattutto velocissimo. Ricevere una bozza da Eireann quasi subito mi ha di sicuro velocizzato il lavoro.

T: Non è il mio primo gruppo di lavoro, ed avevo smesso di accettare gruppi occasionali, soprattutto se vengono dal web. Invece mi sono trovata molto bene, ci siamo mossi in armonia sin dall’inizio ed il racconto mi è piaciuto molto da subito. Mi sono approcciata con un pizzico di paura, ma ora mi sento fortunata ad aver partecipato con questo gruppo.




 4) Eireann, chi sono i protagonisti della nostra storia?
I protagonisti sono Mavis, una giovane e sfiduciata Drahian Impura bullizzata dalle sue coetanee e Lou, un vecchio Nagu Smilzo che ha lasciato il suo villaggio a causa della propria “diversità”. Insieme partiranno per un’importante missione che li porterà sia ad accettarsi che a farsi accettare dalle rispettive razze.


 5) Eireann, perché hai deciso di affrontare queste tematiche specifiche?

L’idea mi è venuta dopo aver ascoltato il racconto di mia figlia che aveva assistito a una scena di bullismo-razismo femminile in palestra, dopo un allenamento di basket. Un gruppetto di bullette di 11/12 anni aveva chiuso in bagno una loro compagna di origini asiatiche solo perché quest’ultima indossava una maglietta che loro reputavano “infantile”. Quando è riuscita a uscire è corsa via piangendo, nella totale indifferenza degli allenatori (adulti) che, evidentemente, avevano altro per la testa. La cosa mi ha sconvolta e inviperita a tal punto che ho iniziato a pensare di scrivere un racconto a tema per denunciare questi atteggiamenti di cui si parla sempre poco e con troppa leggerezza. Poi è arrivata l’occasione di partecipare al #writetogether e beh, il resto è storia.


 6) Fabio, come lavori in genere con gli autori, e nello specifico in questo caso sei riuscito subito a intuire le idee dell’autrice?

Avendo una esperienza decennale con autori ed art-director, posso dire senza cliché di averne viste davvero di tutti i colori: dal cliente che non ha idea di ciò che deve chiedermi all'art-director che sa spingermi verso direzioni nuove ed interessanti. La mia prassi di lavoro è strutturata attorno all'idea: “prima studio, poi disegno”, in pratica spendo l'80% del mio tempo sul progetto a parlare con il committente, capire cosa gli/le piace del mio portfolio, cosa cerca di ottenere da una illustrazione... una volte che tutti questi aspetti sono chiari, metto mano alla penna ed inizio a raffinare alcune idee. Se le idee hanno riscontro positivo allora tutto il resto procede speditamente... altrimenti si ritorna a studiare il problema. In questa occasione il team ha reagito subito positivamente agli schizzi proposti. Le idee alla base della illustrazione erano chiare e semplici, quindi non e' stato difficile passare dalla progettazione all'esecuzione in tempi brevi.



D.7) Andreina, come hai impostato il tuo lavoro di videomaker per questo racconto?

Vengo dagli Anime Music Video, dove la musica era la componente principale. Sono partita quindi cercando una colonna sonora gratuita che si adattasse al racconto di Eireann. Ho scelto una musica che parte con delle note acute di piano che ricordano il  pianto sommesso di Mavis, per poi esplodere con un tripudio di violini che suggeriscono un'avventura frenetica. Da lì in poi ho selezionato video e immagini gratuite che si adattassero sia al racconto e sia anche all'andamento della canzone. Mi sentivo un po' arruginita a usare i programmi dopo tanto tempo ma alla fine mi sento molto soddisfatta del risultato.



 8) Teresa, come affronti in genere l’editing e come hai lavorato sul testo dell’autrice in questo caso?

Editare una storia è un lavoro delicato, un autore quando scrive dà vita a qualcosa di nuovo, ed io entro nel suo mondo per fare dei cambiamenti. Bisogna muoversi con cura, cercando di immedesimarsi nell’autore per capire le sue scelte, ma si deve restare dalla parte del lettore e creare un testo comprensibile.
In questo caso mi sono sentita più libera perché non avevamo un target da valutare, questo mi ha permesso di accogliere il lavoro di Eireann senza paletti. Ci sono stati pochissimi aggiustamenti, ed è stato un piacere lavorare al testo.


 9) In che modo pensate che questa esperienza vi abbia arricchito?

E: Lavorare con un team così affiatato è stato pazzesco e mi ha fatto scoprire lati del mio carattere che non sapevo di avere. Attraverso poche indicazioni Fabio ha colto l’essenza di Mavis e Lou creando una cover spettacolare; Teresa mi ha seguito con la fase di editing in maniera davvero professionale; Andreina ha confezionato un booktrailer degno di nota e Alessandra ci ha offerto questo spazio sul suo blog. Che volere di più?

F: Il team ha lavorato in modo affiatato ed efficiente. E' energizzante vedere un gruppo così eterogeneo, composto anche da persone “emergenti”, dedicarsi con grande attenzione ad ogni dettaglio. 

A:  A credere nelle mie capacità e anche a cercare aiuto quando serve. Eireann mi ha aiutato con feedback e suggerimenti sui testi da inserire, Fabio ha modificato la sua illustrazione per permettermi di inserirla nel video.


T: Mi è piaciuto trovare un team tanto comprensivo, e sono stata stupita dalla professionalità di tutti. Non mi è sembrato un lavoro amatoriale, e mi sono trovata molto bene: posso dire di aver conosciuto dei veri professionisti.



 10) Cosa vi aspettate da questo progetto?

E: Siamo in 14 squadre e conoscendo la maggior parte degli autori, illustratori ed editor partecipanti, so già che l’antologia sarà un lavoro di altissimo livello. Non so ancora a quale ente verrà destinata l’antologia ma sono più che sicura che il progetto riscuoterà il successo e la visibilità che merita

F: Mi auguro che questo progetto possa avere un esito proporzionale all'impegno speso e riesca a lanciare tutte le persone coinvolte verso nuove occasioni lavorative.

A: Vista la valanga di persone partecipanti, immagino che avrà un bel ritorno di pubblico e quindi produrrà tanto ricavato in beneficenza. Sono curiosa di scoprire quale sarà l'ente benefico che sponsorizzerà il progetto.


T: Mi auguro di poter leggere delle storie interessanti, e spero che si ripeta anche l’anno prossimo.




Amici lettori e follower, non lasciatevi scappare questa antologia quando vedrà la luce! Vi terremo aggiornati sul progetto #Writetogether .
Intanto gustate il fantastico booktrailer creato da Andreina Grieco.
Stay tuned!



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