La biografia di un personaggio particolare vissuto a fine 1700-inizio 1800
Cari lettori,
oggi parliamo di una biografia: Memorie di James Hardy Vaux, truffatore e ladro, a cura di Mauro Cotone, edito da Haiku.
La trama. Completamente immerso – “come un pesce nell’acqua” – nel mondo criminale dei primi anni del XIX secolo, James Hardy Vaux (1782-?) abbandona la sicurezza di una famiglia che spesso rimpiangerà per dedicarsi a ogni sorta di truffe e raggiri. Arrestato e deportato per tre volte in Australia, sperimenta gli orrori delle navi-prigione, le traversate oceaniche e la durezza della permanenza all’altro capo del mondo. In occasione dei rientri in patria, non smette di delinquere, spinto da quello che egli stesso chiama “il mio cattivo genio”, per finire poi i propri giorni nel Nuovissimo Mondo, in un anno imprecisato.
Nella seconda permanenza australiana scrive il Nuovissimo Vocabolario del Gergo criminale, uno strumento fondamentale per la conoscenza del linguaggio della malavita inglese.
Con uno stile inaspettatamente colto, per un ragazzo dedito a una vita facile all'insegna del furto e del raggiro, James Hardy Vaux ci fa vivere dall'interno l'esistenza precaria di un giovane che si è lasciato alle spalle la convivenza civile. Una serie di avventure nelle quali è possibile leggere la ribellione delle classi diseredate, che hanno scelto di vivere ai margini della società, sfidandone le convenzioni fino alle estreme conseguenze. Aderendo totalmente al proprio stile di vita, l'autore si getta a capofitto nella sua lotta solitaria, dandoci uno spaccato impietoso della società inglese del tempo. Il volume è arricchito da un’appendice interessantissima: un vocabolario del gergo criminale scritta dallo stesso Vaux.
Leggiamo un brano della biografia, narrata da Vaux medesimo.
Quella stessa sera fui formalmente accolto come
membro di questa confraternita fraudolenta e, dopo
una libagione al caffè Piazza, tutti tornarono in scena,
dove io poco dopo capitai come per caso; così, dopo
aver giocato qualche partita con il biscazziere,
dimostrando grande mancanza di capacità, fui infine
sfidato da uno del nostro gruppo, che era stato visto
in altre occasioni giocare bene. Naturalmente, furono
fatte grandi scommesse contro la mia persona: così
nel bel mezzo del gioco, fingendomi irritato dalla
diffusa sfiducia degli astanti verso di me, iniziai a
riscaldarmi e attirai le scommesse di molti fra i presenti,
fino a che vinsi la partita (con le puntate che stavano
sei a quattro contro); anche il mio antagonista si
cautelò facendo le stesse scommesse dei nostri
compari, dopo di che, non arrivando più altre
puntate, si rilassò un po’ nel gioco. Io migliorai
progressivamente e, per amore della forma, lasciai
che il punteggio arrivasse a venti pari: i babbei (o gli
estranei) iniziarono a dare di matto e cercarono di
tirarsi fuori, ma senza effetto. Presi dunque un rischio
con successo e vinsi la partita, con grande sconforto
di quelli che così risolutamente mi si erano messi
contro. La persona che giocava con me disse che
avevo vinto solo per fortuna e per un gioco scriteriato
e, gettando via con aria infuriata le ricevute delle
scommesse, giurò che avrebbe giocato con me il
giorno successivo per una somma maggiore, e mi
avrebbe dato cinque punti di distacco. Questa
trovata tolse qualsiasi sospetto dalle menti dei perdenti,
che avevamo interesse a mantenere all'oscuro del trucco.
Poiché l'ambiente si stava facendo caldo,
ci allontanammo uno alla volta, ci incontrammo
al solito posto e procedemmo alla divisione dei
guadagni della serata, che ammontavano a circa trenta sterline.
Conosciamo il traduttore e curatore del libro, Mauro Cotone.
Mauro Cotone, laureato in Scienze Politiche,
ex dirigente amministrativo del Mibact, è autore
di pubblicazioni di carattere specialistico nell'ambito
del pubblico impiego. Ha tradotto e curato, su riviste di settore,
testi di pensatori del radicalismo inglese, nonché
il trattato del 1793 La giustizia politica di William Goodwin.
Ha pubblicato ricerche sullo stampatore Giambattista
Bodoni e sul Risorgimento italiano. Nel 2012 ha tradotto
e curato Il Lavoro e i Poveri nella Londra vittoriana,
prima traduzione italiana dell’opera del giornalista
Henry Mayhew. Nel 2017 ha pubblicato La forza della
necessità - Antologia del radicalismo inglese dei secoli
XVIII e XIX. Per la collana “Settemari”, di cui è codirettore
nell’ambito della casa editrice Haiku, ha
tradotto e curato Jack Sheppard. Il bandito più amato
di Londra, del 1839, di William Harrison Ainsworth
(2019), St. Leon l’Alchimista, del 1799, di William
Godwin (2020) e le Memorie di James Hardy Vaux.
Truffatore e ladro del 1819 (pubblicate sempre nel
2020). Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari
nazionali per racconti e romanzi, pubblicando due
raccolte di racconti (Tratti di penna, 2009 e La casa di
via Donatello, 2011) e tre romanzi: La bicicletta di
Rasputin (2016), I giorni (2017) e La vita sessuale degli
Ittiti (LuoghInteriori 2018), che ha vinto la sezione
Narrativa del Premio letterario “Città di Castello”
edizione 2017.
Recap
- Titolo: Memorie di James Vaux, truffatore e ladro
- Autore: James Vaux
- Curatore e traduttore: Mauro Cotone
- Editore: Haiku
- Genere: Biografia, storico
- Cover: Luigi Conci
- Uscita: 2020
- N di pagine: 300
- Prezzo: € 14,50
- ebook: € 8,68
- Link: Amazon
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