venerdì 26 febbraio 2021

SEGNALAZIONE: MEMORIE DI JAMES HARDY VAUX, TRUFFATORE E LADRO. A CURA DI MAURO COTONE

 La biografia di un personaggio particolare vissuto a fine 1700-inizio 1800




Cari lettori,

oggi parliamo di una biografia: Memorie di James Hardy Vaux, truffatore  e ladro, a cura di Mauro Cotone, edito da Haiku.

La trama. Completamente immerso – “come un pesce nell’acqua” – nel mondo criminale dei primi anni del XIX secolo, James Hardy Vaux (1782-?) abbandona la sicurezza di una famiglia che spesso rimpiangerà per dedicarsi a ogni sorta di truffe e raggiri. Arrestato e deportato per tre volte in Australia, sperimenta gli orrori delle navi-prigione, le traversate oceaniche e la durezza della permanenza all’altro capo del mondo. In occasione dei rientri in patria, non smette di delinquere, spinto da quello che egli stesso chiama “il mio cattivo genio”, per finire poi i propri giorni nel Nuovissimo Mondo, in un anno imprecisato.

Nella seconda permanenza australiana scrive il Nuovissimo Vocabolario del Gergo criminale, uno strumento fondamentale per la conoscenza del linguaggio della malavita inglese.

Con uno stile inaspettatamente colto, per un ragazzo dedito a una vita facile all'insegna del furto e del raggiro, James Hardy Vaux ci fa vivere dall'interno l'esistenza precaria di un giovane che si è lasciato alle spalle la convivenza civile. Una serie di avventure nelle quali è possibile leggere la ribellione delle classi diseredate, che hanno scelto di vivere ai margini della società, sfidandone le convenzioni fino alle estreme conseguenze. Aderendo totalmente al proprio stile di vita, l'autore si getta a capofitto nella sua lotta solitaria, dandoci uno spaccato impietoso della società inglese del tempo. Il volume è arricchito da un’appendice interessantissima: un vocabolario del gergo criminale scritta dallo stesso Vaux.


Leggiamo un brano della biografia, narrata da Vaux medesimo.


Quella stessa sera fui formalmente accolto come

membro di questa confraternita fraudolenta e, dopo

una libagione al caffè Piazza, tutti tornarono in scena,

dove io poco dopo capitai come per caso; così, dopo

aver giocato qualche partita con il biscazziere,

dimostrando grande mancanza di capacità, fui infine

sfidato da uno del nostro gruppo, che era stato visto

in altre occasioni giocare bene. Naturalmente, furono

fatte grandi scommesse contro la mia persona: così

nel bel mezzo del gioco, fingendomi irritato dalla

diffusa sfiducia degli astanti verso di me, iniziai a

riscaldarmi e attirai le scommesse di molti fra i presenti,

fino a che vinsi la partita (con le puntate che stavano

sei a quattro contro); anche il mio antagonista si

cautelò facendo le stesse scommesse dei nostri

compari, dopo di che, non arrivando più altre

puntate, si rilassò un po’ nel gioco. Io migliorai

progressivamente e, per amore della forma, lasciai

che il punteggio arrivasse a venti pari: i babbei (o gli

estranei) iniziarono a dare di matto e cercarono di

tirarsi fuori, ma senza effetto. Presi dunque un rischio

con successo e vinsi la partita, con grande sconforto

di quelli che così risolutamente mi si erano messi

contro. La persona che giocava con me disse che

avevo vinto solo per fortuna e per un gioco scriteriato

e, gettando via con aria infuriata le ricevute delle

scommesse, giurò che avrebbe giocato con me il

giorno successivo per una somma maggiore, e mi

avrebbe dato cinque punti di distacco. Questa

trovata tolse qualsiasi sospetto dalle menti dei perdenti,

che avevamo interesse a mantenere all'oscuro del trucco.

Poiché l'ambiente si stava facendo caldo, 

ci allontanammo uno alla volta, ci incontrammo 

al solito posto e procedemmo alla divisione dei 

guadagni della serata, che ammontavano a circa trenta sterline.


Conosciamo il traduttore e curatore del libro, Mauro Cotone



Mauro Cotone, laureato in Scienze Politiche,

 ex dirigente amministrativo del Mibact, è autore 

di pubblicazioni di carattere specialistico nell'ambito 

del pubblico impiego. Ha tradotto e curato, su riviste di settore, 

testi di pensatori del radicalismo inglese, nonché

il trattato del 1793 La giustizia politica di William Goodwin.

 Ha pubblicato ricerche sullo stampatore Giambattista

Bodoni e sul Risorgimento italiano. Nel 2012 ha tradotto

e curato Il Lavoro e i Poveri nella Londra vittoriana,

prima traduzione italiana dell’opera del giornalista

Henry Mayhew. Nel 2017 ha pubblicato La forza della

necessità - Antologia del radicalismo inglese dei secoli

XVIII e XIX. Per la collana “Settemari”, di cui è codirettore

nell’ambito della casa editrice Haiku, ha

tradotto e curato Jack Sheppard. Il bandito più amato

di Londra, del 1839, di William Harrison Ainsworth

(2019), St. Leon l’Alchimista, del 1799, di William

Godwin (2020) e le Memorie di James Hardy Vaux.

Truffatore e ladro del 1819 (pubblicate sempre nel

2020). Ha ottenuto riconoscimenti in concorsi letterari

nazionali per racconti e romanzi, pubblicando due

raccolte di racconti (Tratti di penna, 2009 e La casa di

via Donatello, 2011) e tre romanzi: La bicicletta di

Rasputin (2016), I giorni (2017) e La vita sessuale degli

Ittiti (LuoghInteriori 2018), che ha vinto la sezione

Narrativa del Premio letterario “Città di Castello”

edizione 2017.


Recap

  • Titolo: Memorie di James Vaux, truffatore e ladro
  • Autore: James Vaux
  • Curatore e traduttore: Mauro Cotone
  • Editore: Haiku
  • Genere: Biografia, storico
  • Cover: Luigi Conci
  • Uscita: 2020
  • N di pagine: 300
  • Prezzo: € 14,50
  • ebook: € 8,68
  • Link: Amazon


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