mercoledì 10 luglio 2024

BLOGTOUR MASCHERE D'ITALIA DI AA VV

 Quarta tappa del blogtour dedicato a Maschere d'Italia 






Oggi ospitiamo la quarta tappa del blogtour dedicato a Maschere d'Italia, antologia di racconti edita da Nps edizioni, per ulteriori info c'è la pagina dedicata qui sul IUF.


Protagonista è Daniela Tresconi, che ci parla del suo racconto.

 

1)      Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?

Quando mi è stato chiesto di partecipare all’antologia, confesso di essermi trovata in difficoltà, non ero a conoscenza di una maschera ufficiale della Liguria. Ho chiesto aiuto a Marco Raffa (mio ex capo servizio al Secolo XIX), che sapevo essere un appassionato e competente rievocatore storico della mia regione. Ho scoperto un mondo che non conoscevo e che mi ha appassionato, una maschera presente negli spettacoli dei comici fin dal cinquecento ma che alla fine del XVI secolo acquista una sua dignità grazie a Francesco Andreini, un celebre capocomico.

Il racconto pone l’accento sulla frenesia della vita di oggi, sull’incapacità di apprezzare i sogni e le fantasie, soffocati dalla razionalità e dalla pianificazione. Sarà un gruppo di maschere vecchie e consunte, guidate da un Capitano sbruffone, a far riscoprire al nostro protagonista la sua parte fanciullesca e gioiosa.

2)      Quali maschere, o creature fantastiche, conosceremo? Perché questa scelta?

Ho cercato di raggruppare in una sorta di convivio, un buon numero di maschere tipiche della commedia dell’arte genovese, un gruppo variopinto, descritto nei modi di fare e negli abbigliamenti e guidato dalla maschera principale, quella di Capitan Spaventa. Nel racconto troverete Baciccia della Radiccia e il suo servitore Barudda, il Marcheise e la Marcheisa, Sciò-Reginna e molti altri. Sulla scia di un percorso di recupero delle tradizioni carnascialesche, avviato anche dal Comune di Genova, volevo rappresentare uno spaccato della storia di questi personaggi, del folcklore genovese e della Liguria in generale, con figure che incarnano lo spirito brontolone e spigoloso di chi vive in questo lembo di terra schiacciato tra i monti e il mare.

 

3) Dove è ambientato il racconto? Perché questa scelta?

Il racconto è ambientato a Genova, non poteva essere altrimenti. Del resto, come scriveva il nobile letterato genovese Anton Giulio Brignole Sale nel “Carnovale”, “«l’Italia ha pochi luoghi dove il Carnevale si festeggi siccome in Genova…»: Sicuramente si riferiva all’attività dell’Accademia degli Addormentati alla quale lui e altri nobili partecipavano per ideare eventi magnifici in occasione del Carnevale.
Si trattava di eventi spettacolari (coreografie mitologiche e letterarie, tornei e giostre di cavalieri in vesti sfarzose) che animavano il “quartiere nobiliare” di Strada Nuova ed erano di fatto – così come le “veglie” negli splendidi palazzi – eventi autocelebrativi dei nobili al governo della Repubblica di Genova, oltre che ottime occasioni per fare apprezzare la città agli ospiti importanti e ai viaggiatori in visita e/o in transito.

4) Un breve estratto dal racconto.

«Ma stiamo scherzando? Sto parlando con due marionette? Ma chi siete?»

«Come chi siamo? Non sei di Genova, tu? Non ci conosci? Siamo due personaggi famosissimi, due

maschere della tradizione genovese: io sono il conte Baciccia della Radiccia» mi risponde quello

vestito da marinaio. «Lui è Barudda, il mio fedele servitore».

«O santa pace, ma siete due marionette! Devo aver presa una bella botta, se mi sembra di sentirvi

parlare».

«Parla pi-pi-piano» balbetta il servitore. «Se il nostro capitano si accorge che stiamo parlando con

qualcuno, si secca, si secca moltissimo».

«Il vostro capitano? Vuoi dire che qua sotto non siete soli?»

«No, non siamo soli» interviene il Conte. «C’è il nostro capitano, il Capitan Spaventa». Si gira

verso l’amico con un sorriso ironico. «Questo qua non conosce Capitan Spaventa, ma coze l’ha intu belin sabbietta?»

5) Indicate una canzone, da ascoltare come colonna sonora al racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc) da abbinare.


Allego la foto di Capitan Spaventa impersonato da Marco Raffa, autorizzato dal Centro Coordinamento Nazionale Maschere Italiane ad indossare la maschera ufficiale.



 Biografia Daniela Tresconi

Nasce a La Spezia (Liguria) nel 1965. Lavora in un Ente pubblico, occupandosi di comunicazione e cultura. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti, ha collaborato con il Secolo XIX, scrive per il Magazine lucchese L’Ordinario e per il blog letterario Bosco dei sogni fantastici, curando letture e recensioni.

Fa parte dell’Associazione culturale viareggina Nati per scrivere ed è membro del direttivo e fon-datrice dell’Associazione Lucca Città di Carta.

Organizza personalmente eventi culturali e incontri con gli autori. Ha scritto romanzi, racconti e fiabe per bambini.


Non perdete la prossima tappa qui su IUF il 12 luglio, e le tappe successive come da banner!

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