Quinta tappa del blogtour Maschere d'Italia
Oggi ospitiamo la quinta tappa del blogtour dedicato a Maschere d'Italia (info qui sul blog) edito da Nps edizioni, con l'intervista a Maena Del Rio.
1) Come è nato il tuo racconto? Di cosa parla?
Il mio racconto è nato grazie a una
fortunata serie di eventi. Mi ero da poco imbattuta in una pagina di Facebook dedicata
al carnevale sardo e a una maschera dalle origini antichissime, che mi aveva
particolarmente affascinata per le sue caratteristiche peculiari. Perciò,
quando è arrivato il momento di scrivere il racconto per l’antologia di Nps, ho
subito pensato a S’ orcu e Montarviu.
Non solo: dato che tutto il rito del Carnevale
si poggia sui concetti di morte e rinascita, ho imperniato il mio testo sul
significato stesso della vita e sulle tre tappe che la contraddistinguono:
giovinezza, maturità, vecchiaia.
2) Quali maschere, o creature fantastiche,
conosceremo? Perché questa scelta?
Come ho spiegato nella prima risposta, ho
subito il fascino ammaliatore del Carrasecare Antigu, il Carnevale antico della Sardegna. I motivi
sono molteplici: fa parte delle mie origini, è espressione ancestrale della mia
terra e dei suoi abitanti. Soprattutto, ho ammirato il certosino lavoro di
studio e ricostruzione di maschere che, negli anni, erano cadute nell’ oblio.
Un po’ perché i riti erano particolarmente cruenti, un po’ perché soppiantate
da figure più conosciute come i Mamuthones.
Nel mio racconto, in particolare, ho scelto
le maschere che fanno parte del Carnevale di Siniscola. S’orcu e Montarviu, is
Gattias, la Partorja, e altre che, mi auguro, scoprirete leggendo!
3) Dove è ambientato il racconto?
Perché questa scelta?
Il racconto è ambientato nel paese che ha
dato i natali a queste maschere, Siniscola. Una scelta obbligata, dato che sono
caratteristiche proprio di quel territorio. Infatti, in Sardegna, ogni paese
aveva (il passato è d’ obbligo) un Carnevale tradizionale, con riti simili ma
mai uguali e maschere tipiche che difficilmente si sarebbero potute ammirare in
altri luoghi. Da qualche tempo si cerca di recuperare queste figure particolari
attraverso la ricostruzione storica e lo studio delle fonti, nonché i racconti
delle testimonianze dirette tramandate oralmente.
4) Un breve estratto dal racconto.
Quando la maschera si fermò, sa pratza e
s’Ocu si fece improvvisamente silenziosa. Mille occhi seguivano il personaggio
nel suo rituale sciamanico, mentre invocava la pioggia, con il teschio di
montone issato su una lunga verga alzata verso il cielo. E più sollevava il
bastone, più le fiamme de su Olone de sant’Antoni aumentavano d’intensità, fino
quasi a lambire le stelle.
Il calore emanato asciugava le ossa, la
pelle, gli occhi, infiammava gli animi. Le gole assetate bramavano il vino,
allo stesso modo in cui la terra resa arida dal gelo del lungo inverno bramava
l’acqua.
«Pro su Laore» sussurrò Egidio, e la sua
preghiera si perse in quella della moltitudine. «Per il raccolto, e la fine
dell’inverno» ripeté ancora, e inevitabilmente lo sguardo si posò su quello di
suo padre, l’azzurro di un tempo ora appannato dalle lacrime trattenute in una
vita di sacrifici.
Non l’aveva mai visto piangere, e convenne
che, forse, non sarebbe mai accaduto. Eppure, gli si strinse il cuore. E se non
ci fosse stato quel fuoco di mezzo, sarebbe certamente corso ad abbracciarlo,
in preda a un’urgenza di affetti tanto insolita quanto premonitrice. Invece
restò dov’era, perché quello era l’ordine delle cose e niente e nessuno avrebbe
potuto sconvolgerlo, nemmeno l’apprensione di un figlio per un padre il cui
filo della vita stava giungendo inesorabilmente alla fine.
Indicate una canzone, da ascoltare come colonna sonora al
racconto, o un'immagine (di qualunque tipo, foto, quadri ecc) da abbinare.
Carrasecare dei Tazenda
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MAENA DELRIO – Biografia
Maena Delrio nasce a Lanusei nel 1981. Nel 2000 consegue la maturità classica e si trasferisce a Tortolì, dove vive attualmente con il compagno e i tre figli. Nel 2013 vince il primo di tanti concorsi per racconti brevi al premio nazionale “Io Racconto”, con “Ginepri”, che parla della sua Ogliastra.
Nel 2018 pubblica la raccolta di racconti a quattro mani
“Oltre il confine” (Pentagora Edizioni), scritta con l’amica di penna Mara
Sordini. Per NPS Edizioni, ha partecipato al volume “Fantasmi d’Italia”. La
terra d’origine è spesso protagonista delle sue storie.
“Gli impiccati non muoiono subito”, suo primo romanzo, vince la seconda edizione del premio letterario “Misteri d’Italia”, promosso dall’associazione “Nati per scrivere”.
Non perdete le prossime tappe del blogtour!
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