Recensione
: i Mondi del Fantasy VII di AA VV
Genere:
fantasy, fantascienza, horror
Editore:
Limana Umanita
Pag:
190
Link: sito Limana Umanita
Prezzo di copertina: € 15
La
nuova antologia dedicata al fantastico di Limana Umanita contiene 18 racconti
di autori emergenti o esordienti del panorama letterario italiano, qualcuno più
noto, qualcuno alla sua prima pubblicazione; sono racconti che spaziano tra
generi e sottogeneri, donandoci in poche pagine storie intense e coinvolgenti.
Quel
che ho riscontrato emergere in più d’un racconto è l’ironia, di certo un punto
a favore dell’opera nel suo complesso.
Il fantastico è una galassia immensa: dallo
sword & sorcery all’horror, dall’heroic allo steampunk. In comune hanno la
capacità di mostrarci ciò che è nascosto allo sguardo e può essere raggiunto
solo dagli occhi dei sognatori.
Il
primo racconto è un bel fantasy classico, “Respiro” di Micol Fusca, in cui i protagonisti elfi devono sottostare alle dure regole del loro
mondo. Un racconto che potrebbe essere un punto di partenza per un romanzo
completo: vien voglia di saperne di più.
Segue
“Il Tempio di destino”, di Alessio Del Debbio: lo scrittore viareggino ci dona
uno dei suoi classici racconti fantasy ambientato in Toscana, in cui troviamo i
suoi argomenti prediletti: creature del bosco, nonne dall’antico sapere, scorci
toscani, antichi palazzi e luoghi misteriosi, narrati con la sua prosa
scorrevole e coinvolgente. Uno dei miei racconti preferiti.
“Stragi
e popcorn” di Francesca Cappelli è un altro dei miei preferiti, un
fantascientifico ambientato in un esclusivo cinema galattico. Racconto pieno di
verve, ironia e fantasia che ho adorato dall’inizio alla fine.
Segue
il racconto di Alberto Pietrantoni, “Il
Sapore della Morte”, coinvolgente avventura di una killer dal particolare
potere paranormale. Originale e ben congegnato, uno stile dai tempi narrativi
giusti.
Molto
particolare il racconto urban fantasy di Giuseppe Gallato, “Il Settimo
custode”, ambientato in Scozia e dalle atmosfere un po’ oniriche, in cui il
protagonista Terzo riceve una missiva assai strana dal misterioso signor
Axiomata. Che bel nome! Buon ritmo, bello stile, finale a sorpresa.
“Anime
colorate” di Serena Artuso è un paranormal romance molto… caleidoscopico, ma devo ammettere che ci ho capito poco. Uno
scritto basato più sulle suggestioni che su un plot.
Originalissimo
il racconto diesel punk di Alberto Tivoli, “A tua immagine e differenza”, sia
come stile che come contenuti, in cui si rivisita la storia contemporanea e
vengono sottolineati gli orrori delle guerre.
“Vano
doccia” di Luca Simioni è un altro racconto che ho apprezzato moltissimo,
scorrevole, ironico e originale, un racconto paranormale ove Marina ha a che
fare con un fantasma dentro casa sua… molto furbetto!
Poi
c’ è il mio racconto, “L’altra dimensione”. “L’altra dimensione” è un urban
fantasy ambientato a Roma, in cui il poco convenzionale protagonista, Fabio
Meniconi, si trova a vivere un’avventura nella dimensione parallela alla nostra
insieme a un procione gigante , Klin (sì, omaggio al procione di Candy Candy, e
omaggio anche a Rocket Raccoon dei Guardiani della Galassia), ove incontra una
moltitudine di altri personaggi strampalati. L’ispirazione per questo racconto
mi è venuta leggendo “Nessun dove” di Neil Gaiman, romanzo che ho anche citato
nel racconto; il clou delle vicende si svolge a piazza Vittorio, tra gli
storici magazzini Mas e la famosa Porta magica, una misteriosa porta custodita
da due Gargoyle che faceva parte dalla villa seicentesca del Marchese Savelli
Palombara di Pietraforte, villa che sorgeva nei pressi dell’Esquilino.
La Porta magica a Roma, Piazza Vittorio. Ph by Alessandra Leonardi |
Il
Marchese era un noto alchimista frequentatore del salotto della regina Cristina
di Svezia; i simboli incisi sulla Porta secondo la leggenda provenivano da un arcano
manoscritto e spiegherebbero come creare la famigerata pietra filosofale. Invece
nel mio racconto la Porta ha tutt’altro utilizzo!
La
storia ha un lieve collegamento con il mio altro racconto pubblicato in IMDF
VI, “I Cosiddetti fantasmi” : fanno infatti parte dello stesso “universo”,
magari un giorno i due protagonisti Jessica e Fabio, si incontreranno per una
nuova mirabolante avventura… chissà! ;-)
Segue
“Il vecchio Oak” di Marco Losi , un fantasy ecologista che si svolge su due
piani temporali, intenso e disturbante. Buona idea e buona la realizzazione.
Il
racconto successivo è il divertente fantasy “Il giorno della protesta”, in cui
il mercante Knurf si ritrova sotto processo. Una riuscita metafora della
giustizia italiana attuale? Molto originale.
Non
so in che categoria letteraria inserire “L’ultimo branco” di Claudio Lei,
racconto molto particolare che parla di cani, padroni e reincarnazioni. Non
chiarissimo, ma efficace; bel finale.
Segue
il fantasy/noir “Franco il Nero” di Mirko Morotti, un racconto ben congegnato e coinvolgente il
cui killer protagonista deve svolgere un compito particolare.
“Il
disegno grigio”, fantasy di Sagas
Original Works, parla di una prigioniera e di una inquietante creatura, un
racconto di quelli che avrebbero avuto bisogno di più spazio per essere
adeguatamente sviluppati, poiché i rapporti tra i personaggi, interessanti,
avrebbero dovuto essere scavati più a fondo. Il finale non mi è del tutto
chiaro.
“Sogno
in nero” di Massimo Tivoli è un distopico che mi è piaciuto molto, ha uno stile
particolare che non è sempre lineare ma in questo genere di storia, a tratti
onirica, sta più che bene.
“La
vedetta” di Marco Scaldini è un altro dei miei racconti preferiti: con un
linguaggio scorrevole e una struttura che riesce a coinvolgere mi ha
appassionato dall’inizio alla fine. Riuscirà a fuggire la solitaria vedetta in
cima alla Torre? E cosa troverà una volta giunta in basso?
Segue
“Il re pescatore” di Alessandro Fresta, un horror con vari personaggi diviso in due parti collegate tra loro,
magari non amalgamate alla perfezione. Mi è piaciuto il finale.
Chiude
la rassegna di racconti “Ruggine” del sempre ottimo Marco Bertoli, che ci
trascina insieme ai suoi anomali personaggi in un’avventura molto coinvolgente
e divertente, con sorpresona nel finale, da cui si evince la capacità
linguistica dell’autore.
Un’antologia
da non perdere, per la diversità e la
varietà di stili, argomenti e personaggi!
Bell'articolo e bel volumetto! :)
RispondiEliminaGrazie per il bellissimo commento! Arrossisco!
RispondiEliminaInteressante.
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