Con “La Pittrice delle Fate” di Simona Cremonini fantasy e pittura si incontrano anche a “Bedlam”
Una nuova avventura che
unisce fairy painting, folklore e storia della pittura sullo sfondo della
Londra vittoriana e dello spaventoso manicomio di Bethlem
È arrivato in libreria “La Pittrice delle Fate”, il nuovo
romanzo fantasy di Simona Cremonini, che affronta il tema del fairy
painting, la “pittura delle fate” vittoriana, già motivo ispiratore dell’opera
uscita lo scorso anno “Il Pittore delle Fate”.
Edito dall’associazione culturale e casa editrice PresentARTsì di
Castiglione delle Stiviere (Mantova), “La Pittrice delle Fate” è ambientato
nel 1861, otto anni dopo i fatti del precedente, e riprende in parte le
situazioni e i personaggi già noti ai lettori, ma con una inedita avventura
autoconclusiva che può essere letta del tutto a sé.
A fare da sfondo al romanzo è la Londra ottocentesca del lungo regno
della Regina Vittoria (che fu sovrana dell’impero inglese dal 1837 al 1901),
nella quale le scene che
si svolgono nella misteriosa Waterhouse nell’immaginaria contea di Thorn
si alternano a momenti con ambientazioni cittadine e, in particolare,
presso Buckingham Palace e presso il famoso manicomio londinese di
Bethlem, l’istituto dove il celeberrimo pittore delle fate Richard Dadd,
dopo aver ucciso il proprio padre, trascorse gli ultimi 20 anni della sua vita realizzando
alcuni dei suoi dipinti più significativi, fra cui “The Fairy Feller's
Master-Stroke” (quadro raccontato anche dal poemetto “Eliminazione di un
Quadro e del suo Soggetto” dello stesso Richard Dadd, di recente edito
nella prima traduzione italiana a cura di Simona Cremonini).
La storia narrata in “La
Pittrice delle Fate” vede alternarsi il racconto delle vicende e il punto
di vista di quattro diversi personaggi, che dopo otto anni sono ormai
pronti a entrare nell’età adulta: si tratta di Rose e John, nipoti
del giornalista Jonathan Sanders, e dei loro due coetanei già incontrati a
Waterhouse, Arthur e Iris.
Nella Londra del 1861
Rose Sanders frequenta la British Academy of Artists ed è allieva del
pittore Robert Huskisson, ma nessuno sa che la ragazza è la misteriosa
“Pittrice delle Fate”, emancipata protagonista di una mostra che sta facendo
scalpore in città, mentre la madre trama per organizzarle una prestigiosa presentazione
a corte e trovarle un marito di alto lignaggio.
John, suo fratello, dovrebbe seguire
la carriera militare sulla scia di quanto fatto dal padre Percy: ma il giovane
ambisce invece a fare il medico e da tempo collabora con l’ospedale St. Mary
dove cura i poveri e costruisce “casette delle fate” per allietare i
figlioletti delle pazienti.
Dall’altra parte, a
Waterhouse, fra le “Dame” fervono i preparativi per la partenza per la capitale
di tre personaggi: il “Pittore delle Fate” Edmund Wright, il signor Jonathan
Sanders che è scomparso da Londra da sette anni, nonché il giovane Arthur, figlio
della regina delle fate Morgause e del pittore Richard Dadd, pronto a cercare
la propria strada nel mondo.
A non accettare di essere
esclusa dal viaggio è Iris, a sedici anni considerata troppo
piccola per andare con loro, che per avere la possibilità di partire sfida la
magia delle fate e, nascondendosi sul calesse, con una serie di rocambolesche traversie
giunge a Londra per poi perdersi nella grande città.
Con l’imperscrutabile regia magica tracciata dal drago barbuto Merlin,
le vicende dei quattro giovani intercetteranno una serie di coincidenze e
imprevisti, fra i quali il ritorno dell’oscuro ordine segreto introdotto
nel romanzo precedente, ovvero la Fratellanza Ermetica Dorata (che fa riferimento alla
Golden Dawn che fu l’opportunità di ascesa per Aleister Crowley), che da sempre
brama di dominare le creature magiche e che, ancora una volta, metterà i
bastoni fra le ruote a tutti i personaggi.
“La Pittrice delle
Fate” interseca uno sfondo storico e un’avventura con elementi
fantastici, attingendo dettagli da materie come pittura, fantasy, folklore,
esoterismo nonché steampunk, e per la prima volta porterà i lettori a
viaggiare nel manicomio criminale di Bethlem attraverso un fantasy.
All’interno del libro c’è
un omaggio anche a Catullo (molto popolare nella Londra vittoriana,
tanto che anche Arthur Conan Doyle lo cita in Sherlock Holmes), a Sirmione e
al lago di Garda.
Il dipinto riprodotto in copertina e le illustrazioni interne sono di
Sara Elia (instagram: sara_elia_painter).
Giunta con “La Pittrice delle Fate” al suo quinto romanzo edito, Simona
Cremonini è appassionata da sempre di folklore e dal 1998 conduce una ricerca
sulle storie dimenticate della “Regione del Garda”; ha pubblicato racconti
in numerose antologie e riviste, una serie di saggi sulle leggende dell’area
gardesana fra cui “Fantastico Garda”, unico bestiario sulle creature magiche
della zona, nonché il romanzo precedente “Il Pittore delle Fate”, le cui
vicende si svolgono otto anni prima del romanzo in uscita. Su Instagram sul suo
profilo @simonacremonini cura la rubrica #Scoprendoilfairypainting sulla
pittura di fate vittoriana, per aiutare i followers a conoscere le opere di
questa corrente artistica.
“La Pittrice delle Fate” è in distribuzione da gennaio 2024 nel
circuito nazionale delle librerie fisiche e online e sarà protagonista dei
prossimi appuntamenti elencati alla pagina Eventi del sito dell’autrice
leggendedelgarda.com.
Rose Sanders frequenta la British Academy of Artists:
è lei la misteriosa “Pittrice delle Fate”, l’emancipata artista che ha sorpreso
i salotti culturali con una mostra di dipinti di una leggiadra fata, mentre la
madre trama per organizzare la sua presentazione a corte e trovarle un marito
di alto lignaggio.
John, suo fratello, secondo i piani della famiglia
dovrà seguire la carriera militare, come ha fatto il padre: ma la sua vera
ambizione è di fare il medico e da tempo, presso l’ospedale St. Mary che
accoglie i poveri che hanno necessità di cura, il ragazzo costruisce “casette
delle fate” per i figlioletti delle pazienti.
Arthur è il figlio della regina delle fate Morgause e
del pittore Richard Dadd: da Waterhouse, la meravigliosa residenza del “Pittore
delle Fate” Edmund Wright e delle “Dame” che lo attorniano, è in viaggio nella capitale con il signor Wright e con
Jonathan, zio di Rose e John scomparso da sette anni.
Iris è troppo piccola per accompagnare Arthur e i due uomini che viaggiano
con lui, ma non vuole rinunciare all’opportunità di vedere il mondo: così,
sfidando la magia delle fate, sul loro stesso calesse in segreto giunge da
Waterhouse a Londra per poi ritrovarsi tutta sola ad affrontare la grande
città.
Quattro giovani
coraggiosi,
l’oscuro ordine chiamato Fratellanza Ermetica Dorata che brama di
dominare le creature magiche, una scia fatata tracciata
dall’imperscrutabile drago barbuto Merlin: ispirata dalla corrente
artistica del fairy painting, un’avventura fantastica a sfondo
storico che in un romanzo autoconclusivo unisce pittura, fantasy,
folklore, esoterismo nonché steampunk, e che trascinerà i protagonisti fra gli
ambienti della Londra vittoriana e i minacciosi pericoli custoditi fra
le mura del luogo più inquietante d’Inghilterra, il manicomio di Bethlem.
L’autrice:
Simona Cremonini
Simona Cremonini è nata nel 1979 e vive a
Montanara (Mantova) ma fin da bambina ha trascorso le estati nella casa di
famiglia a Manerba del Garda.
Giornalista, editor di libri e copywriter per
professione, è appassionata da sempre di folklore e per i suoi romanzi si
ispira alle leggende popolari di varie tradizioni. È ospite fissa di Radio
Gamma Cinque con una rubrica mensile su leggende e tradizioni d’Italia e
collabora con la rivista Mistero Magazine con una rubrica fissa sugli eventi a
tema magico.
È
autrice di racconti horror e fantastici, pubblicati su numerose antologie e
riviste (Inchiostro, Cronaca Vera) e vincitori in diversi concorsi letterari
(1° posto Premio Akery, 1° posto Turno di Notte sez. Giallo Garda, 2° posto
Premio Ghost).
Dal
1998 conduce una ricerca sulle leggende della “Regione del Garda”, che è stata la
base per numerosi saggi del mistero pubblicati con PresentARTsì (“Leggende,
curiosità e misteri del lago di Garda”, “Misteri Morenici”, “Mincio
Magico” con menzione speciale al premio nazionale Publio Virgilio Marone,
il bestiario delle creature fantastiche “Fantastico Garda”, “La
leggenda vien mangiando” su storie di cibi e vini di tutta Italia) e per la
“Saga delle Streghe Quinti”, la trilogia di fantasy esoterico ispirata
alle leggende del lago di Garda, composta dai tre romanzi autoconclusivi “Il
Sigillo di Sarca” (2016), “Le streghe del Monte Corno” (2017) e “La
leggenda degli amanti del lago” (2019) e completata dai racconti dell’antologia
“Gardesaniana” (2019).
Nel
2022 ha pubblicato il romanzo fantasy di ambientazione vittoriana “Il
Pittore delle Fate” nato dalle suggestioni della corrente artistica del fairy
painting, che ha fatto da spunto anche al nuovo romanzo “La Pittrice
delle Fate” (2023).
Nel
2023 ha curato la prima traduzione italiana del poemetto “Eliminazione di un
Quadro e del suo Soggetto” di Richard Dadd, con cui l’artista raccontò la
genesi del suo dipinto-capolavoro “The Fairy Feller's Master-Stroke”.
Su Instagram sul
suo profilo @simonacremonini cura la rubrica #Scoprendoilfairypainting
sulla pittura di fate vittoriana, per aiutare i followers a conoscere le opere
di questa corrente artistica.
Instagram: @simonacremonini
Facebook: www.facebook.com/leggendemisteridelgarda
Per approfondimenti sul fairy painting: https://www.leggendedelgarda.com/fairy-painting-pittori-di-fate-vittoriani
Recap:
- TITOLO: La Pittrice delle Fate
- AUTORE: Simona Cremonini
- EDITORE: PresentARTsì
- PUBBLICAZIONE: 2024
- GENERE: Romanzo fantasy di ambientazione vittoriana.
- ILLUSTRAZIONI DI COPERTINA e INTERNE: Sara Elia
- PREZZO CARTACEO: 17 euro
- NUMERO DI PAGINE: 397
- Link: Ibs
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