venerdì 1 luglio 2022

BLOGTOUR ULFHEDNAR STORIES: LA RECENSIONE DEL LIBRO


Sette storie di genere fantastico sui lupi di Odino, gli Ulfhednar

 

 


 

Cari lupeschi,

 con la recensione siam giunti all’ultima tappa del blogtour dedicato a  Ulfhednar stories, sette storie di lupi di Alessio Del Debbio, Nps edizioni.

 

Trama:

 

Italia, terra di santi, cacciatori e lupi.

Terra ospitale, accogliente, ma anche impaurita. Da ciò che non conosce. Da ciò che non comprende.

Nella sorte degli ulfhednar di Odino vive questo dualismo: sono uomini e lupi. Uomini ma anche lupi. Attirati dal mondo degli umani, ma invisi, cacciati, perseguitati dai Figli di Cardea. Sempre pronti a stringere i denti e lottare, sempre pronti a resistere. A mostrare alla vita chi sa azzannare più forte.

Il volume comprende sette racconti ambientati nella penisola italiana e lungo le coste del Mediterraneo, dal ‘400 ai giorni nostri. Sette storie autonome dedicate ai personaggi della saga “Ulfhednar War”: Il cavaliere (Alois), La bestia errante (Markus), Il libraio (Aristide), Il berserkr (Daniel), Il Messia (Raul), La valchiria (Marina),  Gli esploratori (Ascanio).

 

I sette racconti sono dedicati ad altrettanti personaggi della saga Ulfhednar War, edita da Il Ciliegio, di cui presto uscirà il terzo e ultimo volume, e vanno ad approfondire le storie personali dei medesimi.

In questo excursus che va dl medioevo ai giorni nostri, l’autore Alessio Del Debbio descrive in profondità cosa significhi essere un lupo di Odino, un Ulfhednar. Emergono quindi il contatto con la Natura, perlopiù la rigogliosa terra Toscana, lo spirito selvaggio e indomito, la libertà, il branco che vuol dire fiducia e amicizia ma anche regole severe,  i tormenti di chi è differente dagli altri, viene cacciato e temuto, deve combattere con una fame ancestrale ogni momento (come me, ma no, non sono una ulfhednar! J ) , deve nascondersi dalla gente e da anche da creature oscure.

 


 

Il primo racconto, Il Cavaliere, già apparso in “Quando Betta filava” (qui recensione), si svolge nel 1400, conosciamo le basi del mondo creato da Alessio, col protagonista Alois che incontra un  personaggio leggendario, preso dalla saga arturiana come si evince anche dalla frase introduttiva. Insieme, i due gireranno tra i paesi  della Toscana per aiutare il popolo sopraffatto da mostri vari, sempre in fuga dai Figli di Cardea, la temibile organizzazione dalle origini antiche che caccia le creature di ogni genere. Un racconto avventuroso ed epico, dove avviene la formazione dell’ulfhednar Alois.

 

Il secondo racconto, La bestia errante, già apparso in Bestie d’Italia volume 2  (qui la recensione), ha un tono più cupo e drammatico: qui troviamo i drammi interiori di chi vive da uomo-lupo, con le vicende dei due fratelli Roland e Markus. Il racconto è narrato da un punto di vista particolare, che si scoprirà nel corso della narrazione.

 

Il terzo racconto, Il libraio, vede protagonista il giovane libraio errante Aristide, che gira con la famiglia per le campagne della Garfagnana. Siamo nell’Italia post-unitaria e il giovane libraio, avo di uno dei protagonisti di Ulfhednar War, scopre il suo retaggio di officiante e anche come il potere malvagio si possa insinuare in ogni autorità governativa.

 

Segue Il Berserkr, il cui protagonista è uno dei personaggi principali di Ulfhednar, Daniel. In questo racconto scopriamo come si è riunito alla cara sorella Marina, andata in sposa a un uomo violento; scopriamo anche la parte bestiale degli Ulfhednar e quanto possa essere doloroso avere due nature. Anche stare in un branco non è sempre tutto bello e rassicurante…

 

Il racconto successivo, Il Messia, cambia completamente ambientazione. Il protagonista è Raul, che si trova nel deserto israeliano insieme a un piccolo branco di seguaci, per un’avventura sulle tracce di antichi reperti che lo porteranno a una sorta di percorso iniziatico, onirico e mistico, in cui ritrova sé stesso. Siamo in epoca contemporanea, e anche il linguaggio si fa attuale e anche più crudo, stile il romanzo “Berserkr” , edito da Dark Zone. Interessanti le creature del folklore mediorientale che appaiono nella storia.

 

Segue La Valchiria, dedicato a Marina, già incontrata nel racconto Il Berserkr. Questo racconto è già apparso in Bestie d’Italia vol  3 (qui la recensione) ed è ambientato in epoca contemporanea, in Sardegna. Troviamo qui molte creature e leggende del folklore sardo; lo stile è fresco, scorrevole, la trama avventurosa e unisce momenti drammatici a momenti più leggeri.

 

L’ultimo racconto dell’antologia s’intitola Gli Esploratori. Questo racconto è dedicato ad Ascanio, erede dell’Aristide del racconto  Il libraio. Il giovane insieme a un paio di amici, che sono presenti anche nei romanzi principali, si scontra con creature del folklore alquanto particolari; è proprio con quest’avventura che prende coscienza delle sue abilità di officiante, ereditate dal nonno.

 

Nel complesso, i racconti sono molto avventurosi e di piacevole lettura, con uno stile che si adegua al periodo storico narrato restando però coerente e omogeneo nel complesso. Interessanti sono le creature del folklore locale esplorate dall’autore, amante dell’argomento.  Le caratteristiche descritte della vita in branco possono essere lette come metafore sul pro e il contro del far parte di determinati gruppi, o dell’essere outsider. Un bell’arricchimento della storia dei personaggi protagonisti di Ulfhednar War, il cui terzo volume è di prossima uscita. Per le recensioni dei volumi precedenti, qui e qui.

 

 Qualora non l'abbiate fatto, recuperate le tappe precedenti del blogtour !

Per ulteriori info sul libro, cliccate qui.

Wof!

 

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